giovedì 30 aprile 2015

METTI UN MUFFIN PER COLAZIONE....

.... Ma anche per un tè delle cinque o uno snack delle 11 ..... la modalità del muffin è comodo da conservare, servire e trasportare .... Oggi una versione semplice ma sostanziosa


MORBIDI MUFFINS ALLE MANDORLE

150 g di farina di farro
50 g di farina di mandorle, meglio se tostata
20 g di granella di mandorle, tostata
150 g di sciroppo di riso
2 C di sciroppo d'acero
50 g di olio di girasole
mezza bustina di lievito per dolci, bio
la buccia grattugiata e il succo di un limone, bio
100 g di latte di mandorle non zuccherato
1/4 c di sale fino
qualche goccia di estratto di mandorle, naturale

una manciata di mandorle in scaglie per decorare
  1. Riscaldare il forno a 175° e ungere leggermente 6 stampi per muffin.
  2. Setacciare in una ciotola la farina di farro con il sale e il lievito.
  3. Aggiungere la farina di mandorle, l'olio, lo sciroppo di riso e di acero, la buccia di limone e il suo succo, l'essenza di mandorle sempre mescolando ma senza eccedere. 
  4. Per ultimo unire il latte di mandorle e amalgamare.
  5. L'impasto deve essere cremoso e morbido; se necessario, unire qualche cucchiaio di acqua.
  6. Con l'aiuto di un dosatore per gelati o due cucchiai, distribuire negli stampi preparati l'impasto, che dovrà riempirli al massimo per 3/4.
  7. Cospargere con le lamelle di mandorle e infornare per mezz'ora circa o fino a quando, inserendo al centro uno spiedino di bambù, ne uscirà asciutto e bollente.
  8. Lasciare raffreddare prima di servire.
VARIAZIONE: si possono aggiungere pezzetti di cioccolato fondente o uvette a piacere.

lunedì 27 aprile 2015

UN DOLCE ..... RICORDO



Amici datati di recente .... di luoghi datati in origine ....

I Social network diventano un mezzo prezioso per ritrovare persone e per conoscerne altre .... fili sottili che si intersecano nella trama della mia vita .... fili che spesso mi riportano vicino a lontani ricordi del passato ..... Così una gita nel mantovano, con relativa scorpacciata in compagnia, mi riporta alla mente il ricordo di un dolce dell'infanzia: la sbrisolona.
Torta "simbolo" della pasticceria mantovana, il cui nome deriva proprio da "Brisa" ovvero briciola in dialetto, dalle origine antiche e contadine, nata attorno al 500 durante l'epoca dei Gonzaga, dall'unione di ingredienti poveri e contadini: 
la farina di mais, lo strutto e le nocciole; 
era chiamata anche torta delle tre tazze, proprio perchè la dose dei tre ingredienti era identica e pari a una tazza per ciascuno :)

Nel trascorrere degli anni, la sua consistenza grezza e ruvida si è, poco a poco, raffinata, mescolando la farina della polenta con quella di frumento, sostituendo lo strutto con il burro e le nocciole con le mandorle, dal gusto più delicato, ma le modalità di servirla sono rimaste le stesse: un dolce conviviale, che fa "calore" in famiglia e tra gli amici, spezzandolo a tocchetti, direttamente con le mani e che, prosegue la sua socialità con la raccolta delle briciole che restano nel piatto: azione che ci fa tornare tutti un po' bambini :)

Come sempre, questa è una rivisitazione in versione completamente vegetale e senza zuccheri semplici.... 
la mia nonna Lucia la serviva con bicchierini di rosolio o di liquore all'erba Luisa .....


SBRISOLONA

200 g di farina di mais (meglio tipo Fioretto)
200 g di farina di farro
200 g di margarina bio di girasole
200 g di mandorle pelate tostate e tritate grossolanamente
180 g di sciroppo o malto di riso
50 g di mandorle sgusciate (ancora con la pellicina)
la buccia di un limone bio, grattugiata
1/2 c di vaniglia in polvere
1/2 c di sale fino
2 C di farina di lino
  1. Riscaldare il forno a 170° e ungere accuratamente una teglia bassa rotonda, d. 26/28 cm.
  2. Versare le farine in una ciotola capiente assieme alle mandorle tritate, mescolando con le mani.
  3. Unire la margarina a pezzetti, il sale, la vaniglia, la buccia di limone e, per ultimo, il malto o sciroppo di riso.
  4. Mescolare con la punta delle dita, molto velocemente, fino ad amalgamare gli ingredienti ottenendo una consistenza granulosa e sabbiosa.
  5. Versare metà del composto, nella teglia preparata e premere delicatamente con il palmo delle mani, per compattare il fondo, poi unire il rimanente impasto, distribuendolo in modo omogeneo e premendo leggermente, senza eccedere.
  6. Distribuire le rimanenti mandorle con la buccia, premendo delicatamente affinché affondino nell'impasto, poi infornare e cuocere per 50 minuti.
  7. Lasciare raffreddare completamente e servire la sbrisolona in un piatto da portata, spezzandola a tocchi con le mani e accompagnando da una salsa al cioccolato oppure da liquore o vino liquoroso a piacere.