Non vi è nulla di più fugace che il cibo ... ma nella memoria il suo ricordo rimarrà immortale ...


sabato 1 novembre 2014

MUCO? NO GRAZIE .....



L’AUTUNNO & LE SUE ENERGIE

L’autunno segna uno dei periodi più intensi, dal punto di vista della trasformazione.

E’ il passaggio tra la “luce” dell’estate e le “tenebre” dell’inverno, simbolicamente tra il “visibile” e “l’invisibile”.

L’energia si trasforma da veloce, acuta, leggera, frizzante ed estroversa e che sale verso l’alto, a un’energia lenta, tonda, riflessiva, raccolta e che spinge verso il basso.

E’ la stagione delle programmazioni, dell’analisi interiore, il periodo in cui si tirano le somme dei mesi già trascorsi e si elaborano nuovi progetti che sbocceranno in primavera ….

È il tempo delle bevande calde, delle coccole e della calma interiore.

Così come la natura si alleggerisce dell’energia prorompente dell’estate, attraverso la caduta delle foglie e il letargo di piante e animali, anche sul nostro organismo agisce cercando di eliminare gli eccessi freddi e umidi, accumulati durante la stagione calda, per rafforzarlo e prepararlo ad affrontare l’inverno.

Questa energia si chiama “Terra” nella prima parte “La Tarda Estate” e la si nota attraverso i colori con cui la natura si riveste, con le sfumature che partono dal rosso e con l’aiuto del bianco (energia Metallo), attraversano le tinte del giallo, fino a scurirsi nuovamente e arrivare al marrone più intenso, trasformandosi in un’energia chiamata “Metallo” nella seconda parte dell’autunno inoltrato; queste energie si avvicendano ciclicamente e, in autunno, passano dallo yang del calore forte estivo e delle lunghe giornate ricche di luce e di impegni quotidiani, allo yin delle giornate che si accorciano e, piano piano, si raffreddano, diventando sempre più buie e che ci costringono a rallentare il nostro movimento vitale.
 


Così il sistema immunitario, aziona l’eliminazione degli eccessi che hanno rinfrescato il nostro corpo durante l’estate e ricerca un’energia che possa, invece, riscaldarlo e rafforzarlo.

Ecco apparire, di conseguenza, i primi sintomi dell’autunno: raffreddore, tosse …. in poche parole: muco, che in quantità minime è una necessaria transizione ma, se prosegue per settimane e settimane, denota uno squilibrio.

E’ la stagione che più ci regala frutti di Madre Natura …. I raccolti nei campi sono opulenti, proprio perché le nostre dispense si riempiano, in visione di una stagione più avara.

I prodotti della terra durano nel tempo e possono essere essiccati o conservati a lungo nelle cantine o in luoghi freschi.

Nella dispensa appaiono ingredienti tipicamente invernali:

grano saraceno, avena e riso a grana grossa e rotonda che agisce direttamente su polmoni e intestino crasso, asciugando l’umidità in eccesso, miglio che rafforza, riscalda e rilassa stomaco e pancreas, verdure tonde (cavolo cappuccio, zucche, cipolle, cavolfiori, broccoletti, verze …) e radici (daikon, rape, barbabietole, cavoli rapa, sedano rapa, bardana …);

In cucina le cotture si allungano, proprio perché gli alimenti si carichino di energia riscaldante e contraente, che lavori sui nostri organi interni più profondi, come il pancreas, lo stomaco e la milza, ma anche il fegato richiede foglie verdi come le cime di rapa, la rucola e la catalogna.; l’olio extravergine di oliva si alterna a quello di sesamo e diminuisce a crudo, per arrotondarsi in cottura; le zuppe sono un’ottima abitudine da inserire nei nostri menù quotidiani e permettono di consumare grosse quantità di verdure, cereali in chicco e legumi anche da soggetti che non li amano particolarmente.

Soprattutto nel caso si sia particolarmente predisposti a formazione di muco e debolezze intestinali, i cibi che devono essere eliminati o diminuiti drasticamente sono cereali e ingredienti raffinati, così come zuccheri semplici, latticini freschi, e cibi a temperature fredde; la frutta si trasforma in cottura, creando dessert deliziosi e light.

E’ il periodo ottimale per rafforzare la digestione e migliorare, di conseguenza, problemi legati alla stessa: infatti, per patologie legate allo stomaco, questa è la stagione peggiore.

Impariamo a masticare a lungo, a fare settimanalmente bagni, pediluvi e maniluvi con sale marino di buona qualità (specialmente se si frequentano spesso le piscine), a frizionare la pelle con guanti e prodotti esfolianti, prima della doccia, a camminare a passo sostenuto, meglio al mattino presto, con testa e collo coperti adeguatamente, a respirare profondamente ricordandosi del diaframma: la tipica respirazione a pancia, come quella dei neonati …. Tutti gli organi di eliminazione, sono messi in gioco, nelle stagioni di transizione :)

Ottimo periodo, quindi, per occuparsi anche dell’energia Acqua e dei suoi organi correlati (reni & vescica); visto che la cucina tenderà ad asciugare l’organismo, nutrendo l’energia Acqua con legumi e condimenti salati come la salsa di soia, l’umeboshi, il miso, il gomasio, permetteremo l’equilibrio dei liquidi che è alla base del nostro benessere.

Il gusto piccante dello zenzero, spremuto fresco sulle pietanze, in cottura oppure essiccato nei dolci, completa questa carrellata di super ingredienti ....

Equilibrio & benessere in autunno?

Questioni di scelte ;)

NABE-RYORI DI VERDURE 
Dosi per 8 persone 

La parola Nabe (pronunciato "nah-bay") determina una pietanza giapponese, cucinata utilizzando un tegame  di ceramica o terracotta, la "Donabe".

La sua caratteristica è che viene cucinato utilizzando verdure che hanno energie diversificate e che rendono la pietanza ottima per l’autunno, energizzante, riscaldante, rivitalizzante e antiossidante:


Per il brodo base (Dashi)
10 cm. di alga kombu a pezzetti
3 funghi shiitake, ammollati per 30 minuti e affettati sottilmente 
1,2 lt. di acqua 
3 C di sakè
3 C di mirin
3 C di Shoyu
2 C di miso bianco
2 C di miso di orzo 
2-3 C di tahin

Verdure che crescono verso il basso:  
1 piccolo daikon o qualche ravanello, tagliati a tocchetti (conservandone la parte finale della radice) 
3 carote a tocchetti 
1 rapa a tocchetti

Verdure che crescono verso l’alto:  

Un broccoletto a cimette 
4 cavolini di Bruxelles tagliati a pezzetti
2 coste di sedano croccante, affettate 
¼ di cavolo cappuccio bianco a pezzetti
¼ di cavolo cinese a pezzetti
¼ di cavolo rosso a pezzetti 
Qualche fungo fresco a piacere
50 g di cime di rapa a pezzetti 
1 porro affettato con uno spessore di 2 cm. circa 
3 cipollotti affettati

Altri ingredienti a piacere:  

Pezzetti di mochi 
Udon o riso, già cotti
Qualche pezzetto di tofu fritto a immersione (naturale per un piatto senza olio aggiunto)
  1. Tenere le verdure suddivise in un vassoio.
  2. Portare a ebollizione l'acqua in un tegame capiente, assieme ai funghi shiitake e all'alga kombu; lasciare sobbollire lentamente, finché saranno morbidi, poi condire con gli altri ingredienti elencati per la preparazione base del Brodo.
  3. Aggiungere, una alla volta, le verdure preparate, cominciando da quelle più dure e cuocerle per qualche minuto, finché si ammorbidiranno.
  4. Proseguire con il resto degli ingredienti (seguendo l’elenco degli stessi), lasciando per ultimi cipollotti e germogli, che richiedono solo pochi secondi di cottura.
  5. Questa pietanza va cucinata, senza mescolare mai gli ingredienti !!!
  6. Se necessario, aggiungere poca acqua, fino a ottenere un tegame coloratissimo, dalle verdure lucide e brillanti.
  7. Servire caldo

2 commenti: