Non vi è nulla di più fugace che il cibo ... ma nella memoria il suo ricordo rimarrà immortale ...


sabato 1 novembre 2014

MUCO? NO GRAZIE .....



L’AUTUNNO & LE SUE ENERGIE

L’autunno segna uno dei periodi più intensi, dal punto di vista della trasformazione.

E’ il passaggio tra la “luce” dell’estate e le “tenebre” dell’inverno, simbolicamente tra il “visibile” e “l’invisibile”.

L’energia si trasforma da veloce, acuta, leggera, frizzante ed estroversa e che sale verso l’alto, a un’energia lenta, tonda, riflessiva, raccolta e che spinge verso il basso.

E’ la stagione delle programmazioni, dell’analisi interiore, il periodo in cui si tirano le somme dei mesi già trascorsi e si elaborano nuovi progetti che sbocceranno in primavera ….

È il tempo delle bevande calde, delle coccole e della calma interiore.

Così come la natura si alleggerisce dell’energia prorompente dell’estate, attraverso la caduta delle foglie e il letargo di piante e animali, anche sul nostro organismo agisce cercando di eliminare gli eccessi freddi e umidi, accumulati durante la stagione calda, per rafforzarlo e prepararlo ad affrontare l’inverno.

Questa energia si chiama “Terra” nella prima parte “La Tarda Estate” e la si nota attraverso i colori con cui la natura si riveste, con le sfumature che partono dal rosso e con l’aiuto del bianco (energia Metallo), attraversano le tinte del giallo, fino a scurirsi nuovamente e arrivare al marrone più intenso, trasformandosi in un’energia chiamata “Metallo” nella seconda parte dell’autunno inoltrato; queste energie si avvicendano ciclicamente e, in autunno, passano dallo yang del calore forte estivo e delle lunghe giornate ricche di luce e di impegni quotidiani, allo yin delle giornate che si accorciano e, piano piano, si raffreddano, diventando sempre più buie e che ci costringono a rallentare il nostro movimento vitale.
 


Così il sistema immunitario, aziona l’eliminazione degli eccessi che hanno rinfrescato il nostro corpo durante l’estate e ricerca un’energia che possa, invece, riscaldarlo e rafforzarlo.

Ecco apparire, di conseguenza, i primi sintomi dell’autunno: raffreddore, tosse …. in poche parole: muco, che in quantità minime è una necessaria transizione ma, se prosegue per settimane e settimane, denota uno squilibrio.

E’ la stagione che più ci regala frutti di Madre Natura …. I raccolti nei campi sono opulenti, proprio perché le nostre dispense si riempiano, in visione di una stagione più avara.

I prodotti della terra durano nel tempo e possono essere essiccati o conservati a lungo nelle cantine o in luoghi freschi.

Nella dispensa appaiono ingredienti tipicamente invernali:

grano saraceno, avena e riso a grana grossa e rotonda che agisce direttamente su polmoni e intestino crasso, asciugando l’umidità in eccesso, miglio che rafforza, riscalda e rilassa stomaco e pancreas, verdure tonde (cavolo cappuccio, zucche, cipolle, cavolfiori, broccoletti, verze …) e radici (daikon, rape, barbabietole, cavoli rapa, sedano rapa, bardana …);

In cucina le cotture si allungano, proprio perché gli alimenti si carichino di energia riscaldante e contraente, che lavori sui nostri organi interni più profondi, come il pancreas, lo stomaco e la milza, ma anche il fegato richiede foglie verdi come le cime di rapa, la rucola e la catalogna.; l’olio extravergine di oliva si alterna a quello di sesamo e diminuisce a crudo, per arrotondarsi in cottura; le zuppe sono un’ottima abitudine da inserire nei nostri menù quotidiani e permettono di consumare grosse quantità di verdure, cereali in chicco e legumi anche da soggetti che non li amano particolarmente.

Soprattutto nel caso si sia particolarmente predisposti a formazione di muco e debolezze intestinali, i cibi che devono essere eliminati o diminuiti drasticamente sono cereali e ingredienti raffinati, così come zuccheri semplici, latticini freschi, e cibi a temperature fredde; la frutta si trasforma in cottura, creando dessert deliziosi e light.

E’ il periodo ottimale per rafforzare la digestione e migliorare, di conseguenza, problemi legati alla stessa: infatti, per patologie legate allo stomaco, questa è la stagione peggiore.

Impariamo a masticare a lungo, a fare settimanalmente bagni, pediluvi e maniluvi con sale marino di buona qualità (specialmente se si frequentano spesso le piscine), a frizionare la pelle con guanti e prodotti esfolianti, prima della doccia, a camminare a passo sostenuto, meglio al mattino presto, con testa e collo coperti adeguatamente, a respirare profondamente ricordandosi del diaframma: la tipica respirazione a pancia, come quella dei neonati …. Tutti gli organi di eliminazione, sono messi in gioco, nelle stagioni di transizione :)

Ottimo periodo, quindi, per occuparsi anche dell’energia Acqua e dei suoi organi correlati (reni & vescica); visto che la cucina tenderà ad asciugare l’organismo, nutrendo l’energia Acqua con legumi e condimenti salati come la salsa di soia, l’umeboshi, il miso, il gomasio, permetteremo l’equilibrio dei liquidi che è alla base del nostro benessere.

Il gusto piccante dello zenzero, spremuto fresco sulle pietanze, in cottura oppure essiccato nei dolci, completa questa carrellata di super ingredienti ....

Equilibrio & benessere in autunno?

Questioni di scelte ;)

NABE-RYORI DI VERDURE 
Dosi per 8 persone 

La parola Nabe (pronunciato "nah-bay") determina una pietanza giapponese, cucinata utilizzando un tegame  di ceramica o terracotta, la "Donabe".

La sua caratteristica è che viene cucinato utilizzando verdure che hanno energie diversificate e che rendono la pietanza ottima per l’autunno, energizzante, riscaldante, rivitalizzante e antiossidante:


Per il brodo base (Dashi)
10 cm. di alga kombu a pezzetti
3 funghi shiitake, ammollati per 30 minuti e affettati sottilmente 
1,2 lt. di acqua 
3 C di sakè
3 C di mirin
3 C di Shoyu
2 C di miso bianco
2 C di miso di orzo 
2-3 C di tahin

Verdure che crescono verso il basso:  
1 piccolo daikon o qualche ravanello, tagliati a tocchetti (conservandone la parte finale della radice) 
3 carote a tocchetti 
1 rapa a tocchetti

Verdure che crescono verso l’alto:  

Un broccoletto a cimette 
4 cavolini di Bruxelles tagliati a pezzetti
2 coste di sedano croccante, affettate 
¼ di cavolo cappuccio bianco a pezzetti
¼ di cavolo cinese a pezzetti
¼ di cavolo rosso a pezzetti 
Qualche fungo fresco a piacere
50 g di cime di rapa a pezzetti 
1 porro affettato con uno spessore di 2 cm. circa 
3 cipollotti affettati

Altri ingredienti a piacere:  

Pezzetti di mochi 
Udon o riso, già cotti
Qualche pezzetto di tofu fritto a immersione (naturale per un piatto senza olio aggiunto)
  1. Tenere le verdure suddivise in un vassoio.
  2. Portare a ebollizione l'acqua in un tegame capiente, assieme ai funghi shiitake e all'alga kombu; lasciare sobbollire lentamente, finché saranno morbidi, poi condire con gli altri ingredienti elencati per la preparazione base del Brodo.
  3. Aggiungere, una alla volta, le verdure preparate, cominciando da quelle più dure e cuocerle per qualche minuto, finché si ammorbidiranno.
  4. Proseguire con il resto degli ingredienti (seguendo l’elenco degli stessi), lasciando per ultimi cipollotti e germogli, che richiedono solo pochi secondi di cottura.
  5. Questa pietanza va cucinata, senza mescolare mai gli ingredienti !!!
  6. Se necessario, aggiungere poca acqua, fino a ottenere un tegame coloratissimo, dalle verdure lucide e brillanti.
  7. Servire caldo

venerdì 26 settembre 2014

ABBRACCI .... QUASI DOLCI ....

Un confort food profumato e friabile, da servire al mattino a colazione, quando le coccole non sono mai troppe, oppure per un dopocena .... con una bella tazza fumante di tisana alla frutta .... 
Una ricetta semplice e veloce e che può essere interpretata secondo le stagioni, utilizzando frutti sugosi e profumati come le prugne, le pesche, le pere, l'uva....

PANDIMAIS AI LAMPONI


130 g Di farina 0
130 g di farina dimais fioretto 
(quella macinata finemente, adatta alla pasticceria)
1 bustina di lievito di birra liofilizzato
oppure 20 g di quello fresco
90 g di latte di riso
90 g di latte di mandorle non zuccherato
25 g di olio extravergine di oliva
100 g di malto o sciroppo di riso
un pizzico di vaniglia in polvere
la buccia di un limone bio grattugiata
un pizzico di sale fino
300 g di lamponi freschi, lavati e scolati
  1.  In una ciotola capiente, versare le farine, il lievito, il sale e la vaniglia e miscelare gli ingredienti con un cucchiaio di legno.
  2. Poco alla volta, unire il latte di riso e quello di mandorle, la buccia del limone, il malto di riso e amalgamare gli ingredienti, ottenendo un composto omogeneo e morbido (dovrà essere maneggiabile con le mani, anche se molto morbido non deve essere appiccicoso).
  3. Se necessario aggiungere poca farina di frumento.
  4. Sigillare la ciotola con pellicola trasparente e mettere a lievitare fino a raddoppiarne il volume.
  5. Accendere il forno a 180° e foderare una teglia rotonda d. 24 cm., con della carta forno.
  6. Prendere l'impasto lievitato e trasferirlo nella teglia preparata, distribuendolo accuratamente.
  7. Distribuire i lamponi sulla superficie, premendoli leggermente affinché affondino nell'impasto.
  8. Infornare per circa 40 minuti, fino a quando il pandolce diventerà dorato.
  9. Spennellare  la superficie con 2 cucchiai di malto riscaldato con un cucchiaio di succo di limone e rimettere per 40 secondi in forno spento.
  10. Levare fal forno, lasciare riposare per 5 minuti, poi togliere dallo stampo e intiepidire o raffreddare su una griglia prima di servire.

martedì 5 agosto 2014

TOFU O NON TOFU ?

Deliziose, leggere e nutrienti, diventano una valida alternativa per una pietanza gustosa ed equilibrata !!!!

SCALOPPINE DI TOFU AL MARSALA
Dosi per 4 persone
200 g di tofu naturale
150 g di Marsala secco 
2 C di succo di limone
2 C di amido di mais
sale e pepe q.b.
3 C di tamari
un pizzico di aglio in polvere
2 C di olio extravergine di oliva
  1. Tagliare il tofu in fettine dallo spessore di mezzo centimetro circa e infarinarle da entrambi i lati con l'amido che renderà la consistenza più cremosa.
  2. Scaldare su fiamma medio bassa l'olio in una padella, distribuendolo su tutta la superficie, poi rosolarvi entrambi i lati delle fettine di tofu fino a renderle delicatamente dorate.
  3. Sfumare con la salsa di soia e col succo di limone, unire un pizzico di sale e di pepe, poi aggiungere l'aglio in polvere e, infine, il marsala.
  4. Lasciare restringere il liquore fino a glassare le scaloppine; levare dal tegame e distribuire nei piatti accompagnando con contorno a piacere (io ho utilizzato dei piselli saltati velocemente con scalogno, sale e pepe).

I prodotti derivanti dalla soia, contengono dei composti antiossidanti chiamati isoflavoni, chimicamente simili agli estrogeni. Sono questi fito-estrogeni che provocano spesso polemiche nel mondo della nutrizione.



I sostenitori di una dieta ricca di soia, dichiarano che prodotti come il tofu possono:

  1. ridurre il rischio di sviluppare alcuni tumori
  2. abbassare il colesterolo
  3. ridurre la probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari
  4. risolvere le vampate di calore
  5. prevenire l’arteriosclerosi

Di contro, i sostenitori anti-soia sostengono che le diete ricche di fitoestrogeni possono devastare il sistema ormonale, portando gli estrogeni ad un valore troppo elevato e con conseguenze per la tiroide e altri aspetti importanti per l’equilibrio ormonale.

Diversi studi di ricerca sull’effettiva efficacia della soia sono risultati inconcludenti. 


Per esempio, uno studio pubblicato dall’ American Association for Cancer Research non è riuscito ad accertare alcun legame tra l’aumento del consumo di tofu e l’abbassarsi del rischio di cancro alla prostata.



un esempio viene dal Journal of National Cancer Research Institute, che ha pubblicato uno studio dell'Università Johns Hopkins, concludendo che è ancora prematuro raccomandare un elevato apporto di isoflavoni per prevenire il cancro al seno o la reiterazione di esso.

Nella cucina naturale spesso succede che, alle donne che subiscono gli effetti collaterali e indesiderati dati dalla menopausa, come le vampate di calore, siano spesso invitate a consumare una quantità maggiore di tofu e di altri prodotti a base di soia per compensare l'estrogeno perduto. 


Ma alcuni studi universitari, hanno dimostrato che la soia non necessariamente può aiutare le donne durante la menopausa. 
la mia personale esperienza, per quanto riguarda la menopausa, è stata proprio determinata dalla scelta sbagliata di aumentare i prodotti a base di soia, soprattutto il tofu, nella mia quotidiana alimentazione.
Risultato?
Debolezza per eccesso di energia yin (la soia assorbe dai terreni un'altissima percentuale di azoto) soprattutto a carico dell'intestino, con conseguente necessità di tirare i remi in barca e ricorrere a un periodo di regime alimentare molto preciso ... e che non ha previsto il tofu per parecchio tempo :D

Allora mi domando: dove si trova la verità?

Come in tutto ciò che riguarda il flusso della vita ….. da qualche parte nel mezzo…..  ovvero nel punto dell’equilibrio !!!!

Mangiare troppi prodotti “preparati” a base di soia, soprattutto per quanto riguarda quelli  rielaborati  e trasformati  come i wurstel di tofu e i burgers di soia, potrebbero potenzialmente attivare troppi recettori degli estrogeni nel proprio organismo, oltre a non sottovalutare la quantità di addensanti e grassi che possono contenere e che, anche se di origine vegetale, non devono mai eccedere nel nostro piatto.



Consumare, invece, una moderata quantità di tofu naturale può diventare una parte integrante molto importante in una dieta equilibrata, sia vegetariana che onnivora: in questo ultimo caso diventa una valida alternativa al consumo eccessivo di prodotti animali come la carne e i suoi derivati.


Mangiare tofu e prodotti a base di soia ogni giorno, potrebbe quindi portare a sviluppare dei problemi di salute, ma questo è l’errore che facciamo sempre noi occidentali: prendiamo qualcosa che fa bene agli orientali …. E lo usiamo anche noi: ma nel modo errato !!!

In Asia, il tofu viene consumato praticamente ogni giorno ma mettendone, per esempio, un paio di quadratini nella zuppa di miso, non sostituendo 200 g di carne con 200 g di tofu :D

Tenendo presente che 120 g di tofu naturale contengono alll'incirca:
  • 10 g di proteine; 
  • Il 25 % del valore giornaliero raccomandato di calcio 
  • L'11% di ferro; 
  • 5 g di grassi, prevalentemente polinsaturi e acidi grassi omega-6;
  • Percentuale elevata di minerali come fosforo, magnesio, rame, selenio, manganese e soprattutto (il 40% del valore giornaliero raccomandato)
Possiamo dedurre che 70 g di tofu al giorno sarebbero più che sufficienti in un'alimentazione che deve essere varia e comprendere diversi ingredienti quotidiani :D

Il principio del cambiamento è, per me, il consiglio che non sia sufficiente sostituire un prodotto con un altro per alimentarsi in modo equilibrato ….. non tutto è legato a tabelle perfette o a istruzioni per l'uso.
Quello che diventa importante è imparare ad ascoltare il proprio corpo e le proprie sensazioni, lasciandosi un po’ andare al flusso della vita ….. anche a tavola e cercando di essere sempre consapevoli che la rigidità non porta al vero cambiamento ma a commettere, spesso, scelte sbagliate ….. con inutili sacrifici !!!!!

venerdì 1 agosto 2014

A TUTTA .... GRIGLIA 3: PATATE GRIGLIATE AL LIMONE

Le patate: ingrediente frequentemente discusso per la sua appartenenza alla famiglia delle solanacee, ma buone e sfiziose a tavola.

Mi piace osservare qualunque cosa da diverse prospettive e, soprattutto, cercando il bicchiere mezzo pieno piuttosto che quello mezzo vuoto.
Ti rende la vita decisamente più semplice, interessante e ... simpatica :D

Così, l'ingrediente gustoso della ricetta di oggi, sono proprio loro in versione leggera, non nella solita forma arricchita da salse e quantità di olio industriali, ma esaltate dall'acidità del succo di limone e cucinate con una tecnica semplice semplice per risparmiarsi su eccessivi condimenti:


PATATE GRIGLIATE AL LIMONE E BASILICO

700 g di patate
2 C di olio extravergine di oliva
sale e pepe q.b.
2 rametti di rosmarino
5 foglie di basilico fresco
un pizz. di aglio in polvere
il succo di 1 limone + q.b.
  1. Pelare le patate, affettarle sottilmente con uno spessore di 2-3 mm. e risciacquarle sotto acqua corrente.
  2. Versarle in una ciotola, condirle con l'olio, sale e pepe a piacere, il pizzico di aglio in polvere, il rametto di rosmarino, un paio di foglie di basilico spezzettato e il succo di un limone; mescolare bene con le mani e lasciare riposare per 30 minuti.
  3. Trascorso il tempo di riposo, versare le patate condite in un grande tegame antiaderente, oppure foderato con della carta forno, coprire e cuocere a fuoco medio basso per circa 15 minuti, senza mescolare; le patate dovranno essere morbide ma non spappolate.
  4. Foderare una griglia di ghisa con carta forno così da evitare che le patate si attacchino, vista la minima quantità di olio utilizzato, e distribuirvi le patate in modo tale che formino un solo strato, cuocendo qualche minuto a fiamma vivace, finché diventeranno dorate e avendo l'accortezza di arrostirle su entrambi i lati.
  5. Ripetere il punto 4 con la rimanente verdura, poi servire spruzzando con poco succo di limone e decorando con le rimanenti foglioline di basilico.
Le patate sono una buona fonte di vitamina B6 e vitamina C, ricche di potassio, manganese, rame, fosforo, niacina, fibra alimentare e acido  pantotenico.
Recenti studi ne hanno rilevato un'importante azione protettiva cardiovascolare.
Sarebbe meglio consumarle integralmente, complete di buccia .... cosa più gradevole nel caso delle patate novelle.
Importante conservarle al buio, poiché la luce solare stimola la produzione della fatidica solanina, sostanza alcaloide tossica e in luogo fresco e asciutto ma non in frigorifero: la composizione amidacea, in questo caso, si trasformerebbe velocemente in zuccheri rendendone sgradevole il gusto; anche la vicinanza di cipolle causa una degradazione, di entrambi gli ortaggi, molto più veloce.
In qualsiasi luogo si decida di conservarle, è buona norma stoccare le patate in sacchetti di carta o di cotone per mantenerle fresche più a lungo.

giovedì 31 luglio 2014

CIOCCOLATO & NOCCIOLE IN ... LEGGEREZZA


La pasticceria naturale offre diverse opportunità per cucinare deliziose golosità, senza necessariamente avere un risultato eccessivamente calorico.

Il burro viene sostituito da olio vegetale, normalmente quello di mais o di girasole perché più neutri come sapore, o dalla frutta secca a guscio, come in questo caso dalle nocciole.

Le uova trovano diversi sostituti: in questa ricetta ho utilizzato yogurt di soia e farina di semi di lino che conferiscono morbidezza e umidità, oltre che fare un buon lavoro come leganti dell'impasto.

Il risultato della pasticceria naturale light è sempre goloso senza appesantire, soprattutto se si parla di dessert a base di frutta fresca ma la carne è debole & capricciosa .... ragion per cui, ogni tanto qualche dolcetto al cioccolato ci vuole e questa ricetta è perfetta anche per regimi ipocalorici .... uno dei consigli, in questi casi, è quello di assaporarli a colazione o a merenda .... evitando di mangiarli come "dopopasto" :D

TORTINE LEGGERE AL CIOCCOLATO & NOCCIOLE  (dose per 12 pezzi)


per l'impasto:
80 g di farina 0
40 g di farina integrale
20 g di cacao amaro
140 g di malto di riso
1,5 c di lievito naturale per dolci in polvere 
20 g di olio di girasole
20 g di yogurt naturale di soia
120 g di latte di riso o di soia
1 C di farina di semi di lino
40 g di nocciole tostate
1 pizzico di sale
1/2 c di vaniglia in polvere
un pizzico di cannella in polvere

Per la glassa:
3 C di latte di riso o di soia
50 gr di cioccolato fondente min. 70%

12 pirottini di carta per muffins oppure 12 stampini in alluminio

  1. Preriscaldare il forno a 170° ; distribuire su una teglia bassa i 12 pirottini oppure ungere e infarinare leggemente i dodici stampini.
  2. Tritare le nocciole a granella.
  3. Versare in una ciotola le farine, il cacao, il lievito, un pizzico di sale e la vaniglia e mescolare con un cucchiaio di legno.
  4. Poco alla volta, unire l'olio, il malto di riso, lo yogurt di soia e, per ultimo, il latte, mescolando con una frusta per amalgamare gli ingredienti.
  5. unire due terzi della granella di nocciole e malagamarle al composto che dovrà avere una consistenza vellutata e morbida.
  6. Distribuire l'impasto, con la'iuto di un porzionatore da gelato o con un piccolo mestolo e infornare per circa 20 minuti fino a quando, inserendo uno spiedino di bambù, ne uscirà asciutto.
  7. Nel frattempo preparare la glassa, sciogliendo il cioccolato a bagnomaria, con qualche cucchiaio di latte di riso o di soia, unire le nocciole rimanenti e mescolare il composto accuratamente: la consistenza dovrà essere fluida e non troppo liquida.
  8. Sfornare le tortine e lasciarle intiepidire per cinque minuti, poi bucherellarne la superficie con lo spiedio di bambù, creando quattro o cinque piccoli fori; distribuire la glassa di cioccolato sulle dodici tortine e lasciare raffreddare su una gratella da pasticceria.
Variazione:   
per una versione leggermente alcolica, unire alla glassa un paio di cucchiai di rum e spennellare la superficie delle tortine con una bagna ottenuta mescolando altri due cucchiai di rum con un cucchiaio di latte di riso o soia.




Le nocciole, oltre che gustose e profumate, contengono un alto livello di acidi grassi, come gli omega-3 e gli omega-6, nutrizionali molto importanti per il nostro benessere, poiché aiutano ad abbassare i livelli di colesterolo e di trigliceridi nel sangue. 
Ma non solo: questi acidi grassi hanno caratteristiche antinfiammatorie, riducono il rischio di ipertensione, malattie coronariche e creano vantaggi in condizioni quali artrite reumatoide, schizofrenia, depressione e morbo di Alzheimer ..... si può proprio dire che .... una nocciola al giorno leva il medico di torno :D  

La cioccolata, invece, ha sicuramente un elevato contenuto calorico ma nella cucina naturale andiamo sempre ad analizzare una serie di aspetti differenti per trovare l'equilibrio nel piatto:
eh sì, il cioccolato, è ormai risaputo, contiene flavonoidi - importanti antiossidanti - che aiutano nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, ma anche sostanze che agiscono sul sistema nervoso e quindi stimolano il buon umore ..... 

Queste caratteristiche salutari, sono biodisponibili solo consumando cioccolato extrafondente, ovvero, superiore al 70% di cacao e sarebbe sufficiente una dose pari a 20 g ogni 3 giorni !!!!

martedì 29 luglio 2014

FRESCA .... ESTATE .... PIATTO LIGHT ... MIX DI INSALATE E AGRUMI ALLE ERBE

E' vero che, secondo le classiche aspettative, questa estate lascia un po' a desiderare ma, si sa,  in ogni famiglia che si rispetti, c'è sempre una pecora nera ..... e allora, vogliamo "non volerle bene" lo stesso?

Ne sto apprezzando i  lati positivi: non si crepa di caldo e si suda poco o niente, non c'è un alto tasso di umidità, si dorme bene e non mi faccio intimorire dalle temperature altalenanti .... così, sulla mia tavola, compaiono anche le mie amate insalate di verdura e frutta, ricche di vitamine, sali minerali , profumi e sapori.

Come questa che oggi vi racconto, arricchita dagli agrumi in versione spicchio e succo, così da renderla generosa di gusto ma parsimoniosa di condimenti ..... tanto per proseguire la saga dei "For....light" ;)

MIX DI INSALATE E AGRUMI ALLE ERBE

Dosi per 4 persone


100 g di lattuga
100 g di scarola a piacere (indivia, riccia ecc...)
80 g di radicchio rosso
100 g di spinacini novelli
30 g di rucola
un ciuffo di foglie di ravanello, fresche
una manciata di bietine rosse
una manciata di menta fresca
un ciuffo di prezzemolo fresco
un ciuffo di basilico fresco
2 pompelmi
2 arance
il succo di un limone
1,5 C di olio extravergine di oliva 
oppure 2 C di semi di girasole tostati
1 C di acidulato di umeboshi o sale q.b.

200 g di pane ai cereali tostato 
(facoltativo e senza glutine a necessità)
  1. Lavare accuratamente verdure ed erbe e asciugarle con l'aiuto di una centrifuga.
  2. Distribuirle in ciotole individuali oppure in un unico piatto da portata.
  3. Pelare a vivo gli agrumi e ricavarne gli spicchi, distribuendoli sull'insalata e tenendo da parte gli scarti.
  4. Al momento di servire, condire con l'olio o i semi di girasole, l'acidulato di umeboshi o il sale e il succo di limone.
  5. Finire il condimento "strizzando" sopra le verdure il succo rimasto negli scarti degli agrumi.
  6. Servire accompagnando con il pane tostato se utilizzato e senza glutine in caso di problemi di celiachia e intolleranze.
Le erbe aromatiche sono considerate sempre e solo ingredienti di "condimento" .... peccato, invece, non utilizzarle per arricchire le pietanze utilizzandole come ingredienti veri e propri, importanti e non solo "di servizio".
Così le foglie fresche di prezzemolo, aggiunto alle insalate in quantità moderata (mai eccedere con le erbe), ci fornisce un apporto notevole di vitamina C, A e K nonché di sali minerali importanti (calcio, potassio e fosforo).
Proprio per la sua caratteristica ricchezza di vitamina C, è indicato in caso di carenze di ferro, poiché ne aiuta l'assorbimento a livello intestinale.
Ha proprietà diuretiche e favorisce l'eliminazione delle scorie accumulate nei reni stimolando anche le funzioni del fegato e contiene sostanze antiossidanti.

Contenendo una buona quantità di potassio e favorendo l'eliminazione di liquidi, ritorna utile anche per abbassare la quantità di sodio presente nel sangue, così da favorire l'abbassamento della pressione arteriosa.

Alla luce di queste informazioni, diventa un prezioso alleato contro cellulite e ritenzione idrica e per rafforzare pelle e capelli.

Attenzione a non abusarne: come sempre, le erbe sono preziosi alleati ma hanno sempre delle controindicazioni:
200 g di prezzemolo sono una dose letale :o
meglio utilizzarlo a crudo , aggiungendolo alle pietanze a fine cottura.

Controindicazioni: 
in caso di problemi gastrici, durante la gravidanza non usarne quantità eccessive poiché stimola le contrazioni uterine così come durante l'allattamento perché potrebbe interferire con la produzione del latte materno e nel caso in cui si segua una terapia anticoagulante perché potrebbe interferire con i medicinali.

giovedì 17 luglio 2014

CHIACCHIERE LIGHT ..... CURIOSITA' SUI CEREALI & I CARBOIDRATI

Cresciamo bombardati da una miriade di convinzioni tra cui molte girano attorno all'alimentazione.
Prima fra tutte è la convinzione che per mangiare sano si debba mangiare "triste" .... così impazzano sul web fotografie di piatti che sani saranno .... ma alla vista ti fanno passare la voglia di mangiare: ottimi per dimagrire ;)

L'altra è che per perdere peso si debba soffrire .... questa faccenda del "sacrificio" e della sofferenza ce la portiamo addosso da un bel po': penso derivi, in primis, da malsani principi religiosi che promettevano vita eterna e beata a chi più soffrisse sulla terra ..... orrore !!!!
Mi dico sempre che sono qui sulla terra per godere di tutto ciò che ho attorno a me .... dei piaceri della vita .... quelle piccole o grandi cose che rendono godereccia questa fantastica esistenza su un fantastico mondo tutto da scoprire ... che nemmeno dieci vite mi basteranno !!!!

La tavola è uno di questi piaceri che, senza esagerare, crea legami, passioni, soddisfazioni e .... gioia.
Mio padre diceva sempre "A tavola e a letto si è fatta gran parte della Storia..." e quanto aveva ragione :D
Così, dopo i miei primi sette anni di vita durante i quali non ho mangiato quasi nulla se non latte .... ho scoperto le sensazioni del gusto.

Il tempo passa e tutto cambia, anche il nostro metabolismo e, quando arriva la stagione della menopausa .... cominciano spesso alcuni "dolori" che arrivano dall'ago della bilancia.
 La stagione "estiva", intesa anche come età :D,  è il momento ideale per ritoccare la propria dieta, non solo per le prove costume, ma proprio per ricercare e studiare un regime alimentare che ci aiuti ad affrontare i piccoli problemi legati a questo passaggio fisiologico, così come dovremmo adeguare l'alimentazione seguendo il ritmo stagionale.

Affronterò l'argomento menopausa, con la mia personale esperienza, nelle prossime settimane, per ora (e l'avrete già notato) mi occuperò di parlare di alimentazione light ma equilibrata.
Comincerò dal punto più discusso quando si parla di alimentazione ipocalorica: i cereali !!!

E' errata convinzione che i cereali, visti tra l'altro semplicemente come carboidrati, siano controproducenti in un regime alimentare ipocalorico: niente di più scorretto !!!
Dobbiamo analizzare gli ingredienti in cucina, non solo dal punto di vista calorico, ma anche nutrizionale ed energetico; questa attenzione ci porta a osservare il piatto sulla nostra tavola a 360° , così ci soffermeremo a scoprire come agiscono i carboidrati sul nostro organismo e non semplicemente sulle loro calorie.

I cereali (pasta, cereali in chicco, patate, pane ecc...) sono la fonte principale di energia per il nostro organismo e, trattandosi di zuccheri composti, sono a rilascio lento.
Questo significa che questo tipo di zuccheri, viene accumulato sotto forma di scorta, necessaria alla prima occasione per essere utilizzata anche nei giorni seguenti.
In massa grassa si trasformano solo se consumati in eccesso e, soprattutto, abbinati a un eccesso di grassi e zuccheri semplici. Sotto forma di chicco, rispetto agli sfarinati, hanno un valore energetico migliore (soprattutto se integrali, che diventano anche un'ottima fonte di fibre).

Questo significa anche che, nonostante la convinzione del contrario, i carboidrati si possono consumare tranquillamente anche nel pasto serale. 

Ne deduciamo che, quello a cui bisogna fare attenzione riguardo i cereali in un'alimentazione ipocalorica, saranno la quantità e la modalità con cui si consumano; la quantità sarà proporzionale soprattutto rispetto a quanta attività quotidiana e sportiva giornaliera pratichiamo: più il nostro stile di vita è simile a un “bradipo", meno bisognerà consumarne. Una porzione equilibrata, per quel che mi riguarda, non deve comunque superare gli 80 g circa di cereali a crudo così mi rimane spazio anche per un bel pezzetto di pane integrale che non guasta mai :D

Ma l'occhio di riguardo, sto mettendolo nell'uso dei grassi: anche se "buoni" e nutrienti come semi, noci e derivati, sempre grassi sono .... e quest’attenzione assieme ad altri semplici accorgimenti, funzionano davvero :D
Ultimamente mi scopro a cucinare pietanze gustose con l'aggiunta di solo mezzo cucchiaio di olio e, se utilizzo altre fonti di grasso come semi e derivati, nemmeno quello: l'importante è che una piccola parte di grassi sia sempre presente nel piatto, poiché alcuni nutrienti sono liposolubili e, senza la loro presenza sarebbero poco o per nulla assorbibili dall'organismo.

Un trucco per evitare o diminuire i condimenti, è quello di versare tutti gli ingredienti nel tegame, senza fare soffritti in precedenza, e saltarli velocemente, aggiungendo i cereali cotti nell'ultimo minuto e mantecandoli con qualche cucchiaio di acqua di cottura (nel caso della pasta): in questo modo i sapori resteranno freschi, genuini e si amalgameranno in modo splendido .... il tocco finale è dato dalle erbe che, in questa stagione, abbondano e profumano di "buono" le nostre pietanze..... non siate avari .... spezzettatele a mano in gran quantità !!!!

Altra chicca valida soprattutto per quanto riguarda la pasta, è legata alla consistenza: una pasta scotta, non solo è più pesante da digerire soprattutto perché, essendo molle, scivolosa e mortificante per il palato :D, verrà masticata poco o niente così da formare un impasto colloso che potrebbe creare difficoltà nel transito intestinale e dolori addominali, ma l'assorbimento dei relativi zuccheri sarà molto più veloce e provocherà picchi di glicemia; la cottura al dente, invece, viene assorbita più lentamente così da fornire energia da consumare gradualmente e in tempi più lunghi, evitando depositi e alterazioni del sangue inutili ..... lo slow food colpisce ancora, non solo nel piatto ma anche nel corpo !!!!!

Quindi, quando consumiamo i cereali, soprattutto sotto forma di pasta, cotti al dente (non alla gengiva) e mangiati non proprio bollenti, così daremo il tempo agli amidi di "rientrare" ....
Insomma, le parole equilibrio e buon senso sono le più importanti nell'alimentazione naturale: gli eccessi non vanno mai bene anche quando si parla di cibo "sano" e aiutano a fare "pace" con l'ago della bilancia !!!!

Ma adesso, bando alle chiacchiere e veniamo alla ricettina di un primo piatto tradizionale .... in versione molto light, gustoso sia tiepido che a temperatura ambiente, adatto per tutte le occasioni, anche per un buffet d'estate ....


ORECCHIETTE DI ORZO AI PROFUMI D'ESTATE
Dosi per 4 persone

320 g di orecchiette integrali di orzo 
o pasta senza glutine per celiaci e intolleranti
400 g di pomodorini datterino
2 spicchi di aglio pelati e schiacciati
2 C di olio extravergine di oliva (facoltativo)
80 g di olive verdi denocciolate tritate grossolanamente
4 c di capperi dissalati o sott'aceto
sale e peperoncino q.b.
un ciuffo di prezzemolo fresco
2 c di origano essiccato
6 foglie di basilico fresco
  1. Lessare le orecchiette in abbondante acqua salata (senza eccedere col sale), mantenendo una cottura al dente.
  2. Nel frattempo versare in un tegame basso e ampio l'olio (se utilizzato) e gli altri ingredienti, regolare di sale e peperoncino a piacere e saltare per due minuti.
  3. Unire la pasta non troppo scolata e amalgamare gli ingredienti aggiungendo, se necessario, poca acqua di cottura.
  4. Servire tiepido  o a temeratura ambiente.
 Variazione:  al posto della pasta ci staranno benissimo sia farro che kamut in chicchi, precedentemente cotti per assorbimento con un rapporto cereale/acqua di 1 a 2,5/3.

lunedì 14 luglio 2014

A TUTTA .... GRIGLIA 2

Altro ortaggio che, secondo me, viene esaltato dalla cottura alla griglia: il radicchio rosso !!!
Si tratta di una verdura che non amo particolarmente come, d'altronde, tutto ciò che riguarda il gusto "amaro", ma cerco sempre di trovare il modo migliore per realizzare pietanze di mio gradimento, anche con ingredienti non molto amati ma importanti per un'alimentazione equilibrata e varia.

La varietà degli ingredienti da utilizzarsi nella cucina naturale e non solo, è un punto molto importante: 
  • Ogni alimento è ricco di principi nutrizionali differenti e l'ampia scelta che Madre Natura ci offre, fornisce la nostra dispensa di una vera e propria "farmacia naturale"
  • Utilizzare una vasta scelta di prodotti, ci offre l'opportunità di usufruire di colori, sapori, profumi differenti per rendere buoni e belli i nostri piatti.
  • La noia è nemica di qualsiasi cuoco: tanti prodotti = tante ricette

Il radicchio, come le altre foglie appartenenti alla famiglia della cicoria, ha un apporto calorico molto basso: 23 per 100 g di radicchio fresco. 
Il principio amaro del radicchio lo rende un agente anti-malarico potente e possiede un effetto sedativo e analgesico (antidolorifico).
Le sue foglie sono un'ottima fonte di flavonoidi antiossidanti come i carotenoidi (che donano alle verdure il colore giallo oro ma che, grazie all’unione con altre sostanze, si può trasformare in rosso, violetto e arancio) e la luteina che si fissano soprattutto nella parte centrale della retina dell’occhio, hanno caratteristiche antiossidanti con proprietà rafforzanti e protettive dell’occhio, nonché miglioratori della vista, soprattutto notturna :D
Le foglie fresche contengono discrete quantità di gruppi essenziali del complesso B delle vitamine, come l'acido folico, le vitamine B5, B6,  B1 e B3.
Queste vitamine sono essenziali per il buon funzionamento metabolico del corpo riguardo l’elaborazione di grassi e proteine, del sistema nervoso, per dare tono muscolare all’area gastro- intestinale, per rafforzare cute, cuoi capelluto e capelli, per bocca e occhi e, cosa da non sottovalutare, convertono i carboidrati in glucosio, passaggio indispensabile per una corretta ed efficace alimentazione.
Il radicchio crudo è un’ottima fonte di vitamina K che ha un ruolo essenziale per la salute delle ossa sia come formazione  che come potenziamento di attività. Inoltre, adeguati livelli di vitamina K nella dieta, sembra siano di aiuto a limitare i danni neuronali al cervello, come nel caso di pazienti affetti da morbo di Alzheimer. 

E' anche una buona fonte di minerali come manganese (antiossidante) rame, ferro, zinco e potassio (importante perché aiuta a contrastare gli effetti ipertensivi del sodio).
Il radicchio favorisce la perdita di peso in virtù della sua elevata fibra che “compie un giro completo” nella digestione e ci mantiene sazi più a lungo, aiuta l’evacuazione delle feci e  promuove la produzione di bile (gusto amaro), che a sua volta migliora la digestione e riduce il colesterolo.
Viene utilizzato, in campo di rimedi naturali, per combattere vermi intestinali e parassiti in generale.

Ora si comprende perchè lo abbia introdotto nella mia alimentazione settimanale, sia in versione cruda aggiungendolo alle insalate che in versione scottata .... o meglio grigliata !!!

RADICCHIO ROSSO ALLA GRIGLIA
Dosi per 4 persone
600 g di radicchio rosso (Chioggia, trevisana, tardivo ecc...)
1,5 C di olio extravergine di oliva (facoltativo)
un pizzico di sale macinato
un pizzico di pepe macinato 
1 c di origano essiccato
2 C di aceto balsamico o a piacere
  1. Lavare e asciugare il radicchio sfogliandolo e conservando intatti i cuori.
  2. Scaldare bene una piastra per griglia (o una padella antiaderente) e versarvi il radicchio, spolverare con una macinata di sale e pepe, cospargere con l'origano e lasciare cuocere a fuoco medio-alto per un paio di minuti, avendo l'accortezza di girare le foglie un paio di volte, con l'aiuto di una paletta da cucina.
  3. L'aspetto dovrà essere leggermente appassito e il colore un po' più bruno, ma non dovrà bruciare per evitare di seccare le foglie e accentuarne l'amaro.
  4. Levare dalla piastra, distribuire con garbo nei piatti singoli o in un solo piatto da portata, condire con poco olio, se utilizzato, e con l'aceto balsamico e servire accompagnato da pane tostato.

giovedì 10 luglio 2014

QUESTIONE DI TAGLI ....

Il risultato finale, quando si parla di verdure, è spesso determinato dal tipo di taglio che utilizziamo per la preparazione della pietanza stessa.
Questa regola vale ancor di più nella cucina naturale, dove grassi e condimenti abbondanti diventano spesso superflui, per lasciare spazio al gusto vero .... del mondo vegetale :D

Così nella zuppa di miso le carote verranno tagliate a punta di matita, mentre per scottarle le taglieremo a zoccolo di mulo o triangolo, in modo tale da esaltarne al massimo gusto ed energia.

Il taglio a coltello è sempre più consigliato ma spesso siamo di corsa e, di conseguenza, piuttosto che optare per verdure pronte o surgelate meglio fornire la nostra cucina di preziosi elettrodomestici che ci vengano in aiuto sui tempi di preparazione delle basi di cui abbiamo necessità per cucinare in modo sano e semplice.

Per questa insalata veloce e gustosa, abbiamo bisogno di un buon coltello .... o di un semplice mixer (non frullatore) :D

Il taglio brunoise consiste nell'ottenere dalle verdure piccoli quadretti dalle dimensioni di circa 2mm x 2mm, che ci permettano di utilizzarle anche come decorazione finale di polpettine e sformatini dalla consistenza morbida, creando un piacevole contrasto croccante al piatto finale.


BRUNOISE DI VERDURE  
& TOFU AFFUMICATO

200 g di carote fresche
200 g di rucola fresca e croccante
200 g di tofu affumicato
2 cipollotti freschi col verde
1 C di aceto di mele o di riso
1/2 c di sale fino 
oppure
1 C di acidulato di umeboshi q.b.
2 C di olio extravergine di oliva (facoltativo)
pepe macinato a piacere
3 foglie di basilico fresco
2 foglie di menta fresca 
100 g di cubetti di pane integrale tostato (facoltativo)
100 g di pomodorini datterino tagliati a metà e svuotati dai semi
  1. In questo caso consiglio di utilizzare il mixer con la funzione Pulse, ovvero quella funzione che ci permette di azionare l'apparecchio a "colpetti", per non rischiare di spappolare le verdure ottenendo un "battuto" e non una similtudine meccanizzata di brunoise :D
  2. Versare nel vaso del mixer la rucola lavata e asciugata, azionare l'apparecchio tritando grossolanamente per qualche secondo l'insalata.
  3. Unire le carote, i cipollotti e il tofu affumicato, il basilico, la menta, l'aceto di mele e il succo di limone e l'olio se utilizzato; azionare ancora con modalità pulse il mixer, ottenendo un trito fine ma non spappolato e acquoso.
  4. Versare l'insalata in una ciotola e regolarne il gusto a piacere.
  5. Servire in ciotole singole foderate con foglie di lattuga fresca lavata e asciugata e cospargere con il pane tostato se si desidera, decorando con i datterini.

mercoledì 9 luglio 2014

ESTATE .... A TUTTA GRIGLIA

Tra le cotture consigliate nella stagione estiva, possiamo utilizzare la grigliatura, metodo veloce e che rende gustose anche le meravigliose verdure che madre natura ci offre generosamente in questa colorata e allegra stagione.
E' una cottura intensa e "yanghizzante", quindi adatta a cibi dall'energia leggera e "yin" come i frutti dell'estate.

La cottura alla griglia può avvenire in due modalità: per irraggiamento, utilizzando i ben noti barbecue, dove la brace è distante dalla griglia su cui cuociono i cibi e per contatto, come nel caso di piastre su cui gli alimenti vengono appoggiati direttamente.
E' un tipo di cottura che può diventare nociva nel momento in cui non si seguono alcuni piccoli accorgimenti, nel caso si utilizzi il metodo con barbecue:
  1. La temperatura di questa cottura, raggiunge altissime temperature (attorno ai 1000°), per questo motivo i cibi possono alterarsi, soprattutto in presenza dei grassi, elementi più soggetti a trasformazioni poco salutari con il superamente del famoso punto di fumo.
  2. La presenza di parti bruciate o carbonizzate, rende gli alimenti soggetti a formazione di sostanze potenzialmente cancerogene, soprattutto nei grassi animali.
  3. Bisogna, quindi, che la griglia sia sempre pulitissima e priva di rimasugli da precedenti utilizzi.
  4. Utilizzare quantità minime di olio e sistemare la griglia di acciaio a una distanza minima di 15 cm. dalla brace .... brace non fiamme !!!!!  
  5. Bere molta acqua ed evitare gli alcolici, limitando anche il sale.
  6. Accompagnare le grigliate (specie se di carne) con contorni freschi quali verdure pressate e insalate miste.
Anche una semplice e classica padella/griglia di ghisa è sufficiente ma, ultimamente, ho scoperto una serie di pentole meravigliose: base di alluminio pressofuso (ottimo conduttore di calore) e ricoperte di polvere di pietra lavica ..... si cucina di tutto e senza necessità di ungere..... magari ne farò un post per la rubrica "caccavelle" :D
Finalmente verdure grigliate veloci e gustose , ma soprattutto sane!!

E veniamo alla ricetta di oggi, come sempre semplice e veloce .... caratteristica che, soprattuto d'estate, è indispensabile.
Ho sempre pensato che le classiche verdure da griglia fossero melanzane, peperoni e zucchine ma ho scoperto, tempo dopo, che anche i porri e i cipollotti marinati sono una meravigliaaaaa.
Ovviamente è necessario procurarsene di taglia piccola e sottile cosa che, soprattutto qui in montagna, è facile da farsi .... procurandomeli dai miei verdurai che li espongono in negozio tra le primizie del loro orto :D

MINI PORRI MARINATI, ALLA GRIGLIA

12 porri "baby"
8 cipollotti freschi col verde

per la marinatura:
 
2 C di shoyu o tamari per cucinare senza glutine
1 C di olio extravergine di oliva (facoltativo)
1 C di aceto di mele o di riso
1 c di sciroppo di acero
4 C di acqua
un pizzico di aglio in polvere
peperoncino fresco o in polvere a piacere 
  1. Lavare le verdure accuratamente, eliminando le barbette terminali e le eventuali foglie rovinate (possono essere riutilizzate per la preparazione di brodo vegetale), incidendole leggermente lungo la lunghezza per eliminare eventuali residui di terriccio.
  2. In una pirofila bassa mescolare  gli ingredienti della marinatura, regolarne il gusto a piacere e immergervi porri e cipollotti.
  3. Sigillare con pellicola trasparente e lasciare riposare per almeno 2 ore, sbattendo saltuariamente il vassoio perchè le verdure si cospargano bene con la marinata.
  4. Al momento di servire, scaldare una griglia su fiamma alta, poi ridurre a fuoco medio e appoggiarvi le verdure, lasciandole grigliare pochi minuti, il tempo che si ammorbidiscano, rimanendo però sempre al dente.
  5. Nel frattempo recuperare la marinatura rimasta e restringerla leggermente in un padellino; servire le verdure su un vassoio, irrorando con la salsa ristretta.
  6. Ottimi anche serviti il giorno successivo.

martedì 8 luglio 2014

INSEGUENDO LA CAROTA ....




Charles Bukowski
INSEGUENDO LA CAROTA 
La poesia perfetta
non sarà mai scritta.
esco di casa
alle 11 di mattina,
mi giro,
lancio un saluto a mia moglie,
guido oltre la collina.
entro nel mondo.
la poesia perfetta
non sarà mai scritta,
mai scritta
qui,
ovunque,
su una pagina,
nelle strade,
sui muri,
a Parigi,
in Perù,
al gabinetto,
alla stazione,
su un tabellone pubblicitario,
sulla capocchia di uno spillo,
la poesia perfetta
non sarà mai scritta.
e di questo,
ringraziamo gli dei.

Le carote sono importanti radici, non solo per quanto siano noti mezzi figurativi per definire premi meritati (o meno) con cui stuzzicare le "golosità" umane e animali :D,  ma che possiedono qualità nutrizionali davvero interessanti e preziose, assicurando un apporto notevole di carotenoidi, precursori della vitamina A che, prima di trasformarsi, svolgono funzioni essenziali e benefiche al nostro organismo, come proteggere la cute dai radicali liberi prodotti dalle radiazioni solari. 


Una volta trasformati in vitamina A, i carotenoidi facilitano la vista notturna, rafforzano l'apparato di riproduzione a livello di produzione di sperma, favoriscono la crescita degli epiteli in caso di ferite, aiutano la guarigione delle mucose e proteggono dall'invecchiamento.

Contengono anche vitamina C che aiuta a mantenere in equilibrio il tessuto connettivo, denti e gengive e acido folico, nonché vitamina B6.
Le mandorle, invece, sono ricchissime di Omega-3 e Omega-6, acidi grassi che aiutano a tenere bassi i livelli di colesterolo e utili integratori naturali in caso di stati di affaticamento nervoso.
Da diversi studi scientifici di questi semi gustosi, risulta una buona capacità di ridurre il rischio di malattie cardiache, in parte dovuta alla presenza di Vitamina E con le sue proprietà antiossidanti: magnesio e potassio concludono un quadro nutrizionale delle mandorle, molto interessante e valido che fornisce un buon motivo a introdurle in modo regolare in un'alimentazione naturale e sana.

E allora quale modo migliore per introdurle in questa buonissima torta light & sana?

        TORTA DI CAROTE & MANDORLE       
Dosi per 8 porzioni

130 g di carote grattugiate finemente  
(se freschissime si può mantenere la buccia, altrimenti eliminarla per evitare un retrogusto amarognolo)
60 g di farina integrale bio
40 g di farina 0
100 g di farina di mandorle
40 g di yogurt di soia naturale
90 g di malto di riso
1  C di farina di lino
1/2 T di latte di soia, mandorle, riso o altro cereale a piacere
1 bustina di lievito naturale per dolci
un pizzico di sale
1 C di buccia di arancia bio grattugiata

  1. Riscaldare il forno a 180°; ungere e infarinare leggermente una teglia d. 22 cm. o una rettangolare 20x15.
  2. Versare in una ciotola capiente il malto, lo yogurt e la farina di lino e mescolare con un cucchiaio di legno.
  3. Aggiungere le farine, il lievito, il sale, la buccia di arancia, mescolare e unire poco a poco il latte, sempre mescolando fino ad amalgamare gli ingredienti.
  4. Per ultime aggiungere le carote grattugiate e mescolare fino a ottenere un impasto omogeneo e morbido, ma non troppo fluido.
  5. Versare nello stampo preparato, livellando con una spatola, e infornare per 30/35 minuti circa, finché la superficie diventerà di un bel colore dorato e, inserendo uno spiedino al centro della torta, ne uscirà asciutto.
  6. Levare dal forno e lasciare riposare nello stampo per 5 minuti, poi sformare e proseguire il raffreddamento su una gratella da pasticceria.