Non vi è nulla di più fugace che il cibo ... ma nella memoria il suo ricordo rimarrà immortale ...


domenica 31 dicembre 2017

ZUPPA DI PATATE & FUNGHI ALLA POLACCA ... LA RIVISITAZIONE DELLO ZUREK A SAN SILVESTRO

Della Polonia, mia preferita meta di viaggi, amo tutta la cucina ma, in particolar modo, le zuppe.
Tra queste ne spicca una chiamata "zurek" che nasce tradizionalmente come pietanza tipica di Pasqua ma che ora si prepara più frequentemente anche durante il resto dell'anno.

La caratteristica principale è che viene preparata con una base di "acqua fermentata" chiamata "zakvas"che richiama il "kvas" russo , bevanda a base di acqua, farina di segale e uvette e che dona un retrogusto saporito e acidulo alla minestra.

Per il pranzo di oggi, giusto per stare leggeri 😅, ne ho preparata una versione più semplice cucinandola con quello che avevo in casa.
Nella versione originale vengono aggiunti circa 400 g di salsiccia affumicata, prodotto tipico dell'est che, nella versione vegetale ho sostituito con del tofu affumicato.

E' una delle poche minestre che, quando finisce, suscita le lamentele dei miei commensali .... quindi vi consiglio di abbondare con le quantità !!!!

ZUREK DI SAN SILVESTRO
1,600 lt. di acqua
15 g. di funghi secchi, rinvenuti in acqua bollente per 30 minuti
1 grossa cipolla, tagliata a dadini
4 foglie di alloro, preferibilmente fresco
1/4 di cucchiaino di pimento in polvere (facoltativo)
oppure 10 bacche di ginepro
sale & pepe q.b.

versione vegetariana:
150 g di panna acida
150 g di panna fresca
versione vegana:
150 g di yogurt di soia naturale, non zuccherato, mescolato a due cucchiai di succo di limone
150 g di panna di soia o di avena

600 g di patate, tagliate a dadini 
300 g di tofu affumicato a dadini 

  1. Portare a bollore l'acqua con i funghi tagliati a pezzetti, le foglie di alloro, le bacche di ginepro, il pimento, la cipolla, un pizzico di sale e pepe macinato, abbassare la fiamma  lasciando cuocere per 10 minuti circa.
  2. Aggiungere le patate, eliminare le bacche di ginepro e proseguire la cottura senza coperchio, fino a quando saranno morbide (circa 10 minuti)
  3. Con un pressapatate schiacciare gli ingredienti della minestra poi aggiungere il tofu affumicato e lasciare cuocere per 5 minuti.
  4. Levare dal fuoco, condire con la panna acida e la panna fresca, mescolando fino ad amalgamare gli ingredienti.
  5. Regolare il sapore a piacere e servire calda con una macinata di pepe.

sabato 30 dicembre 2017

PICCOLI APPUNTI PER UN BUON CAPODANNO !!!!


Non ho mai amato festeggiare l’ultimo dell’anno partecipando a malmesse cene e ammucchiata in qualche locale dove assistere all’assalto del buffet come se non ci fosse un domani .



Per me le feste di tutto il periodo natalizio hanno il profumo di casa e il calore della famiglia.

Ricordo quanto mi piacesse da bambina attendere la mezzanotte alzata e vestita della festa, la tavola apparecchiata con la tovaglia natalizia, rigorosamente rossa, il servizio di porcellana bianca col bordo d’argento, corredato con sottopiatti e posate anch’essi d’argento, conservati religiosamente per il resto dell’anno negli appositi panni blu e i bicchieri di cristallo.

Il centrotavola luccicante di lustrini dorati, le pigne spruzzate di neve che avevamo fatto assieme e l’albero di Natale maestoso e regale con tutte le luci accese che, da 80 cm iniziali era cresciuto in altezza mano a mano che crescevamo anche noi….

Di conseguenza, per me, festeggiare San Silvestro significa restare in famiglia ma decidendo ogni anno un tema differente e una modalità di servizio e presentazione che permetta di non esagerare con le portate ma che sia divertente e goloso.


Così è nato il “toast party”
il “plate&board del buon augurio”

e, quest’anno, l’etnico “Bollywood party” .... ancora in fase di allestimento :)

Organizzare il cenone di Capodanno richiede un approccio differente dal pranzo di Natale poiché quest’ultimo ci porta a pianificare un menù che, anche se arricchito da nuove tradizioni, mantiene sempre il fil-rouge di quelle familiari …



L’atmosfera di San Silvestro invece dovrebbe stimolare nuove idee anche per quanto riguarda la scelta di un menù e il relativo tema della tavola, proprio per mantenere il filo logico che lega la fine di un anno all’inizio di uno nuovo, momento della vita in cui ognuno di noi spera sempre in cambiamenti sia materiali che spirituali.


L’elenco degli ospiti è il punto di partenza: meglio scegliere tra amici o parenti con cui si ha un legame intenso e che, comunque, rallegrino il nostro cuore e la nostra festa con la loro presenza.

In caso di festa a tema sarà necessario informarli tutti dello stesso, così che si presentino “agghindati” in modo appropriato, seguendo il mood della serata, magari aiutandoli con delle idee che siano semplici, economiche ma d’effetto o procurando personalmente accessori che possano essere d’aiuto !!!

A questo punto bisogna concentrarsi sul menù che dovrà richiamare il tema scelto, organizzandosi in cucina facendo un elenco delle portate che si prepareranno in casa e di quelle che saranno ordinate all’esterno.

Una volta organizzato il menù sarà necessario occuparsi anche della tavola e della casa che saranno decorate sempre mantenendo il tema scelto, ricordandosi di preparare una collection musicale adatta alla serata.Per questo tipo di cena è consigliabile organizzare il servizio a buffet comprensivo di frivolezze “finger food” ma anche piatti da portata con cibi caldi serviti con cura e garbo, facendo attenzione ai colori e alle consistenze.

No alle teglie di alluminio e ai contenitori usa e getta comuni …. Sul mercato se ne trovano di ottimo livello e che fanno una bellissima figura .

I dolci in quest’occasione non potranno mancare …. Meglio dimenticare il classico panettone e pandoro già propinato a Natale e durante tutto il periodo dell’avvento … a meno che lo si presenti “vestito a festa”.

E, a proposito di vestiti, possiamo mantenere qualche piacevole tradizione come quella che prevede l’indossare un abito nuovo di zecca … o accontentarsi di un accessorio nuovo che ravvivi il proprio guardaroba.

I rumori forti servono a spaventare gli spiriti maligni assicurandosi un anno nuovo senza problemi …. Ma basteranno i battiti delle nostre mani e i tappi delle bollicine che spareranno al soffitto .

Il vischio appeso sopra lo stipite della porta del soggiorno potrà diventare luogo di dispensazione di baci e relative fotografie.

Concludendo, per trascorrere un ultimo dell’anno indimenticabile, non servirà organizzare cose impensabili ammazzandosi di lavoro in cucina … Basterà pianificarlo col cuore perché, in cucina, sarà sempre l’arma vincente …



Vi auguro un sereno 2018 …. Goloso e profumato come i biscotti di pandizenzero … spumeggiante come le bollicine di Champagne e, colorato con un mercato delle spezie !!!!!!

venerdì 6 ottobre 2017

IL CLUB DELLE PRIME COLAZIONI: CREMA DI RISO IN LATTE DI COCCO & AVENA CON MELE AL FORNO

La nostra “riverenza” per la colazione di prima mattina è relativamente “recente”.
Prima del XIX secolo alla colazione non veniva attribuita un’importanza particolare, semplicemente si mangiava ciò che era rimasto, spesso dalla sera prima, e che si trovava nella dispensa accompagnandolo con del caffè di cicoria o dell’acqua.

Poi, col passare del tempo, la colazione “del contadino” cominciò a presentarsi sulla tavola acquisendo un aspetto più “formale”.

Successivamente, con l’avvento della rivoluzione industriale, l’esigenza che questo pasto iniziale della giornata fosse ridimensionato “alleggerendosi” diventò importante dato che,  la grande massa lavorativa si spostò dai campi alle fabbriche e agli uffici.


Consumare cibi troppo calorici e pesanti da digerire, per un impiegato o un operaio che stava alla catena di montaggio, diventava deleterio.

Al nord e specialmente nei Paesi Anglosassoni, le uova cominciarono a essere l’alimento sempre presente: veloci da preparare così come da abbinare, per esempio, a fettine di bacon che, essendo un insaccato, era pronto all’uso.

Fu in seguito a queste esigenze organizzative del quotidiano,  che la ricerca di uno stile di vita più sano e adeguato alle nuove abitudini urbane diventò importante e che i cereali si trasformarono nei pilastri della colazione mattutina.

In Italia il pane fu al centro di questa rivoluzione, sempre in funzione del fatto che fosse un alimento sempre presente nelle case anche dei meno abbienti; a seconda della disponibilità economica, veniva accompagnato da burro, marmellate fatte in casa e caffè … normalmente di ceci e orzo (chiamato caffè di cicoria) nelle famiglie più povere.

Negli Stati Uniti, la scelta dei cereali soprattutto in fiocchi come i corn-flakes, fu determinata dalla comparsa di religioni che imponevano un’alimentazione vegetariana che fosse attenta al benessere del proprio corpo, sacro tempio di Dio.

CREMA DI RISO IN LATTE DI COCCO & AVENA CON MELE AL FORNO

Per la crema di riso:
¾ di Tazza di riso Basmati integrale, risciacquato e scolato
1,5 Tazze di latte di cocco
1 tazza di latte di avena 
(certificata, in caso di necessità senza glutine)
⅓ di tazza di sciroppo di riso
1 Cucchiaio di estratto naturale di vaniglia
Un pizzico di sale fino

1. Versare gli ingredienti in una casseruola dal fondo pesante, mescolarli poi portare a bollore, abbassare al minimo la fiamma e cuocere coperto per circa 30 minuti o fino a quando il riso sarà morbido e la consistenza generale cremosa.
2. Ogni tanto mescolare controllando che non si asciughi eccessivamente il composto; eventualmente allungare con qualche cucchiaio di acqua. Nel frattempo cuocere le mele.

Per le mele al forno:

6 piccole mele (tipo melannurca)
1 Cucchiaio di sciroppo di riso
1 Cucchiaio di sciroppo d’acero
½ cucchiaino di sale fino
1 cucchiaino raso di cannella in polvere
1 Cucchiaio di buccia di limone bio, grattugiata

Una manciata di semi di zucca tostati

2. Lavare le mele accuratamente, eliminarne il torsolo dal basso con l’aiuto dell’apposito attrezzo o di un coltellino.
3. Mescolare un cucchiaio di sciroppo d’acero con la cannella e la buccia di limone, poi distribuirlo all’interno del foro ottenuto nella mela.
4. Sistemare le mele su una teglia bassa foderata con carta antiaderente, cospargere con lo sciroppo di riso e la rimanente cannella e infornare a 180° per circa 15-20 minuti fino a quando le mele risulteranno cotte ma non eccessivamente. Mettere da parte.

5. Distribuire in tre ciotole la crema di riso e due mele cotte a testa; servire cospargendo con semi di zucca a piacere e lo sciroppo di cottura delle mele stesse.

mercoledì 4 ottobre 2017

CAROTE .... INGREDIENTE IDEALE PER IL DETOX AUTUNNALE

E' uso comune impegnarsi in programmi detox soprattutto durante la primavera ma in natura troviamo vegetali importanti nell'alimentazione autunnale, che hanno un ottimo effetto detossinante (e non solo) anche e soprattutto in questa stagione.

Sto parlando delle radici, tipiche verdure che abbondano negli orti proprio in autunno e che, consumate regolarmente, trasmettono al nostro organismo una forte energia, la stessa che sviluppano per crescere sotto terra.

Un'energia di tipo contraente che rafforza il sistema immunitario preparando il costro corpo ad affrontare la stagione fredda e una ricchezza di beta-carotene, le rendono preziose alleate nellal'alimentazione naturale quotidiana.

Analizzando in particolare le carote, presenti spesso alla base di molte ricette e cucinate in molteplici modi, possiamo scoprire parecchie informazioni interessanti circa il loro consumo regolare, sorprattutto sotto forma di succhi estratti "di fresco":

  • Ha la capacità di alcalinizzare il sangue bilanciandone i livelli di acidità.
  • Possiede potenti funzioni detossinanti che aiutano ad alleggerire il fegato e i reni, migliorandone le funzioni
  • Le molecole che compongono le carote sono simili a quelle dell'emoglobina umana, diventando preziose per la sua "ricostruzione"
  • Consumandola integralmente ovvero, con la buccia ben spazzolata e lavata sotto acqua corrente, forniamo il nostro organismo di sostanze benefiche per l'eliminzione di scorie nelle arterie.
  • Gli antiossidanti proteggono efficacemente il sistema respiratorio, rafforzandolo nonchè il sistema ottico, di riproduzione con i relativi organi.
  • La pectina nella buccia delle carote, aiuta ad abbassare il colesterolo.
  • 5 parti di succo di carote abbinato a 1 parte di succo di spinaci diventa un metodo infallibile contro la stipsi cronica.
  • Si dice anche che aiuti a produrre un latte materno migliore.
  • Il succo è molto drenante, diventando preszioso alleato contro la ritenzione idrica.
DETOX D'AUTUNNO DEL BIANCONIGLIO
dosi per 1 persona

4 carote
1 cm. di zenzero fresco
1 mela verde
1/2 limone 
  1. Lavare sotto acqua corrente tutti gli ingredienti, storfinandoli con una spazzolina di setole naturale per radici.
  2. Ragliare a pezzettoni e inserire nel pressaverdure/centrifuga.
Bere subito ma lentamente.


Perché nel bicchiere ho messo:

La mela verde:    qui trovi informazioni

Lo zenzero fresco:  qui trovi informazioni

Il limone: lo trovi qui


venerdì 29 settembre 2017

IL CLUB DELLE PRIME COLAZIONI: PORRIDGE DI FARRO SPEZZATO CON SALSA DI UVA FRAGOLA

Il farro è ormai tornate in auge da parecchio tempo e Qui ne avevo già parlato abbondantemente.
Anche circa l'importanza della colazione al mattino appena svegli qui potete trovare qualche riflessione, quindi oggi voglio semplicemente approfondire l'argomento "porridge", una delle mie colazioni preferite in assoluto.

Da brava "cittadina" ormai abituata a vivere il quotidiano vicino a una grande metropoli, amo profondamente e mi incuriosisce molto il vecchio cibo contadino e le sue tradizioni, che sia italiano o che si tratti di ricette etniche poco importa.




Il porridge era la colazione per eccellenza del Regno Unito e prova ne è il fatto di quante volte venga citato in romanzi o favole britanniche: tra orsi e bimbe dai riccioli d'oro come quelle di Goldilocks, oppure tra i poveri e gli orfani come in "Oliver Twist" di Dickens, la caratteristica di questo piatto è che si trattava di una ricetta economica, che saziava la fame e che provvedeva a un sufficiente sostentamento poichè l'ingrediente principale era l'avena sotto forma di farina o di fiocchi, un cereale ricco di fibre che rilascia lentamente l'energia, prolungando il senso di sazietà nel tempo.
In realtà con la parola porridge si definisce una ciotola di cereale caldo che viene cotto in acqua, latte o altro liquido a scelta, fino a quando la consistenza diventerà cremosa.
Viene poi servito con l'aggiunta di frutta o verdure che spesso sono avanzate dalla cena, o arricchito da panna fresca come nelle campagne scozzesi o altri golosi condimenti.

Può essere cucinato anche con altri cereali come il grano oppure con il mais, come nel caso della nostra polenta e latte o nel champurrado, porridge di origine messicana cucinato con latte, zucchero e cioccolato.
Quello di riso, invece, prende il nome di congee ed è tipico dei Paesi orientali, specialmente la Cina.

Ma veniamo alla ricetta che ho preparato utilizzando del farro spezzato che avevo in dispensa.
Il cereale spezzato accelera i tempi di cottura.
E' possibile lasciarlo a bagno nel liquido scelto, la sera precedente, così da velocizzarne ulteriormente la cottura al mattino.


PORRIDGE DI FARRO SPEZZATO CON SALSA ALL'UVA FRAGOLA
Dosi per una ciotola individuale

30 g di farro spezzato 
100 ml di latte di soia (oppure vaccino intero a piacere)
200 ml di acqua 
una presa generosa di sale fino
cannella macinata q.b.
dolcificante a scelta (malto/sciroppo di riso, sciroppo d'acero ecc.)
semi di zucca o altro a piacere

100 g di acini di uva americana, lavati e scolati
il succo e la buccia di mezzo limone
  1. Versare il farro spezzato in una casseruola dal fondo pesante, tostarlo per un minuto mescolando poi unire l'acqua e il latte, mescolare per amalgamare gli ingredienti, portare a bollore, abbassare la fiamma e lasciare sobbollire per 15 minuti circa o fino a quando il cereale sarà morbido e la consistenza cremosa.
  2. Unire il sale, mescolare poi spegnere, coprire e lasciare riposare 5 minuti.
  3. Nel frattempo versare gli acini di uva in un tegame, portarli a bollore e lasciarli sobbollire fino a quando saranno morbidi e il sugo sarà fuoriuscito e leggermente caramellato.
  4. Setacciare il composto col passaverdure eliminando semi e bucce troppo dure.
  5. Versare il porridge in una ciotola, coprire la superficie con qualche cucchiaio di latte freddo, unire al centro la salsa di uva, cospargere con i semi leggermente tostati e la cannella e dolcificare a piacere, se necessario.
  6. Servire subito.

lunedì 25 settembre 2017

ANANAS + CURCUMA ... COPPIA VINCENTE PER UN DRINK SORPRENDENTE !!!

"Abbi buona cura del tuo corpo, è l’unico posto in cui devi vivere"

(Jim Rohn)

DRINK ANTINFIAMMATORIO
3 Tazze di ananas fresco a pezzetti
5 cm circa di zenzero fresco
3 pezzetti da circa 3 cm. di curcuma fresca
1 lime
qualche foglia di menta fresca
100 ml di acqua di cocco o a piacere (non zuccherata)
una macinata di pepe nero
  1. Eliminare la parte verde della buccia del lime.
  2. Lavare accuratamente, spazzolandoli, zenzero e curcuma.
  3. Passare attraverso la centrifuga o il pressaverdure l'ananas, la curcuma, lo zenzero e il lime.
  4. Versare in bicchieri da long drink, allungando il succo a piacere con acqua di cocco fresca di frigorifero.
  5. Decorare con foglioline di menta spezzettate, cospargere con una macinata di pepe e bere immediatamente.
NB: se si preferisce, le foglie di menta si possono aggiungere con gli altri ingredienti, durante l'estrazione del succo.

Perché nel bicchiere ho messo:

L'ananas & la menta:  Qui trovate qualche informazione che rende interessante questa bevanda

Lo zenzero fresco:
Il gingerolo è l'elemento attivo dello zenzero e, nell'organismo, agisce come agente antiossidante e antinfiammatorio.
Consumato assieme ad aglio e cipolla, sviluppa anche una capacità anticoagulante del sangue, beneficio interessante nella prevenzione di infarto e ictus.
L'utilizzo di zenzero fresco e di prodotti a base di zenzero è conosciuto per contrastare nausea e problemi digestivi, non per ultimo quello legato a stati di costipazione.
Il suo uso costante, aiuta a liberare l'organismo da tossine e accumuli conseguenti da eccessi a tavola, per esempio, di grassi.
E' anche un antidolorifico e i suoi impacchi riescono a rimettere in piedi chiunque, anche col famigerato "colpodellastrega" !!!
Nella versione essiccata e macinata è un elemento importante nella preparazione del curry, per profumare dolci e pietanze ma risulta meno efficace rispetto al fresco, per quanto riguarda le sue proprietà per migliorare la salute.

La curcuma fresca:
E' un potente antiossidante utilizzata da millenni nella tradizionale medicina Ayurvedica.
Integratore con caratteristiche antiossidanti fino a pochi anni fa, veniva utilizzata dagli occidentali soprattutto nell'industria alimentare, che ne sfruttava la capacità di donare un bel color giallo oro ai cibi preparati.
In India i futuri sposi vengono sottoposti a riti prematrimoniali durante i quali vengono spalmati con la pasta haldi, composta da curcuma in polvere, acqua di rose e polvere di sandalo, su piedi, ginocchia, braccia, mani e viso; questo rituale serve a purificarli detergendo corpo e anima ....
Con il consumo costante di curcuma rafforziamo la digestione, supportiamo cervello e sistema nervoso, mantiene elastici i movimenti articolari, regolarizza gli zuccheri nel sangue e sostiene il buon funzionamento del fegato, nonché il sistema immunitario .... Infine, la nostra bevanda sarà di un colore dorato splendido !!!
NB: la presenza del pepe nero macinato fresco è utile per potenziarne l'assorbimento.

Il lime o limetta:
Della stessa famiglia del limone hanno caratteristiche simili ma anche differenti a partire dalla quantità di acido citrico che, nella limetta, è maggiore; proprio per questo il suo profumo e aroma è più dolce ma non solo: la presenza massiccia di acido citrico stimola il metabolismo risultando un perfetto alleato nelle bevande detox.
Di contro il limone risulta più ricco di vitamina C rispetto il lime che, invece, contiene una quantità superiore di vitamina A: praticamente il doppio.
Gli 8 tipi di liminoidi contenuti nel lime sono principi attivi in grado di stimolare un enzima  nel fegato che elimina tossine dalle caratteristiche cancerogene.

L'acqua di cocco:
è l'acqua contenuta all'interno del cocco verde fresco , prima che si trasformi nella polpa del cocco che conosciamo.
In sanscrito la noce di cocco è chiamata "kalpa vriksha" che significa "albero che dà tutto ciò che serve per vivere".
L'acqua di cocco, contiene un alto numero di elettroliti a causa della presenza importante di potassio, rendendola utile per l'idratazione e bevanda preziosa per gli sportivi, riducendo lo stress, la fatica e promuovendo il rilassamento muscolare dopo lo sforzo degli allenamenti.
Altre proprietà riguardano l'abbassamento della pressione sanguigna, l'aiuto nella perdita di peso, la riduzione della cellulite e del colesterolo nel sangue.

domenica 24 settembre 2017

BISCOTTI DI CECI & MANDORLE ALLA LAVANDA & LIMONE - GLUTEN FREE

Questi biscottini sono deliziosi e la farina di ceci si nasconde perfettamente tra l'aroma della lavanda e il limone che ne esalta la fragranza dal gusto un po' retró.
Se l'impasto viene tagliato in biscottini della misura di 2,5 x 2,5 cm. saranno perfetti per accompagnare il momento del caffè o per essere tuffati nella tazza del "caffelatte" a colazione, come fossero cereali.

Tagliandoli in misura più grandi sono perfetti per un tè delle cinque .... Insomma, io li trovo sfiziosissimi con la loro croccante e profumata consistenza .... provateli !!!!

BISCOTTI DI CECI & MANDORLE 
ALLA LAVANDA & LIMONE, GLUTEN-FREE

200 g di farina di ceci
200 g di farina di mandorle
La buccia e il succo di un limone bio, grattugiata
1 cucchiaino raso di fiori di lavanda edibili
½ cucchiaino di sale fino
50 g di sciroppo di riso
30 g di sciroppo d’acero
20 g di olio di girasole o di mais
Da 60 a 80 ml di acqua a temperatura ambiente
150 g di marmellata di limoni

1. Versare le farine in una ciotola e mescolarle con una frusta per ossigenarle ed eliminare eventuali grumi.
2. Aggiungere i fiori di lavanda sbriciolati o tritati finemente, la buccia del limone e il succo di limone, il sale, i dolcificanti, l’olio e poco alla volta l’acqua, mescolando con un cucchiaio fino a ottenere un composto simile alla sabbia umida; poi continuare a mescolare con le mani formando una palla omogenea.
3. Avvolgere l’impasto in pellicola trasparente, schiacciarlo leggermente e lasciare riposare in frigorifero per almeno 40 minuti.
4. Scaldare il forno a 175° e foderare con carta antiaderente, delle teglia basse per il forno.
5. Stendere l’impasto con il mattarello, tra due fogli di carta forno fino a uno spessore di ½ cm circa.
6. Ritagliare dei biscotti quadrati della misura desiderata, sistemandoli sulle teglie preparate.
7. Con l’indice o il pollice premere delicatamente il centro di ogni biscotto formando una fossetta che verrà farcita con la marmellata di limone, senza eccedere con le quantità.
8. Infornare e cuocere per circa 20 minuti o fino a quando i bordi saranno dorati.
9. Lasciare raffreddare prima di servire e conservare in scatole di latta o vasi di vetro con coperchio fino a due settimane.

lunedì 18 settembre 2017

TRATTAMENTO DETOX IN VERDE .... NEL BICCHIERE

Continua la carrellata dei drink salutari parte delle sperimentazioni detox estive.
Qui alcune motivazioni che mi spingono a consigliare l'aumento di consumo dei vegetali "verdi".

TRATTAMENTO DETOX IN VERDE

2 coste di sedano fresco con qualche foglia
1/2 cetriolo
1 kiwi
1/2 limone
1/2 Tazza di prezzemolo
1/2 tazza di germogli a piacere

  1. Lavare accuratamente gli ingredienti, strofinando con un tovagliolo/canovaccio la buccia del kiwi per eliminarne la peluria, poi passare la frutta nel pressaverdure o nella centrifuga, raccogliendone il succo ottenuto.
  2. Bere immediatamente.
Perchè in questo bicchiere troviamo:

Il sedano
ha un effetto calmante sul sistema nervoso e importanti proprietà reidratanti (fornendo diversi sali minerali), diuretici, detossinanti e purificanti.
Il suo consumo quotidiano migliora il benessere del fegato e la struttura dell'intestino, il cui buon funzionamento diventa necessario per favorire l'assorbimento di importanti nutrienti, attraverso l'alimentazione.
Inoltre il succo di sedano neutralizza l'acidità del corpo favorendone l'alcalinizzazione e diminuendone gli stati infiammatori.

Il cetriolo
E' un ottimo vegetale diuretico che aiuta a sciogliere eventuali formazioni minerali nei reni e gli eccessi di acido urico.
Sono un prezioso apporto per ritrovare l'equilibrio dell'organismo poiché possiedono proprietà anti-ossidanti, anti-lipidiche e anti-diabetiche con effetto disintossicate e "detergente" per lo stesso.
Consumandone anche i semi interni, si ottengono effetti che contrastano la costipazione.


Il kiwi
Frutto ricchissimo di vitamina C e dalle preziose sostanze antiossidanti.
Consumato con la buccia, eliminandone solo la peluria, diventa un portentoso elemento ricco di fibre utili ad "agganciare" le tossine presenti nell'organismo, trasportandole nell'intestino ed eliminandole tramite la sua attività.
Possiede un basso indice glicemico che lo rende perfetto nei regimi alimentari ipocalorici e nel caso di presenza di diabete.

Il prezzemolo fresco
E' un potente antiossidante, aiuta a rigenerare le cellule e facilita la funzione renale (essendo un ottimo diuretico), rafforzando questi organi e ripulendoli da accumuli di grassi, tossine ed eccessi di sale.
Contiene un'interessante quantità di beta-carotene, vitamina C, K e folati, nonché la clorofilla 
Ingrediente da evitarsi in caso di gravidanza o durante l'assunzione di medicinali che fluidificano il sangue.

germogli
Contengono una quantità elevata di enzimi, utili per stimolare vari processi metabolici e le conseguenti reazioni chimiche nel corpo, soprattutto nell'ambito della digestione.
Una volta ingeriti contribuiscono alla scissione equilibrata del cibo nello stomaco, ottimizzandone l'assorbimento delle relative sostanze nutrizionali.
I germogli contengono una notevole quantità di folati, vitamina C, potassio, vitamina A e molto altro.
Ovviamente le caratteristiche cambieranno secondo la tipologia di germoglio consumata.
Per valorizzarne al massimo l'assorbimento delle varie sostanze nutrizionali, è importante consumarli a crudo e in maniera costante.
Per una funzione "detox" migliore, usare quelli di broccoli

mercoledì 13 settembre 2017

LABORATORI DI CUCINA PER BAMBINI/TEENAGERS


Si riparte con la nuova serie di laboratori di cucina a 4 mani,  con l'accompagnamento di un adulto, dedicata a bambini dai 4 ai 12 anni che cucineranno deliziose e divertenti ricette a tema.

Ci sono anche i corsi per "cucinieri" in erba, dai 9 ai 16 anni, che lavoreranno in cucina autonomamente !!!!


Al termine, mangeremo tutti assieme le creazioni cucinate !!!!

DATE & LUOGO DA DEFINIRSI



VIENI A CUCINARE:
TEENAGERS AI FORNELLI

un corso di cucina dedicato a ragazzi dai 9 ai 16 anni che metteranno mano ai fornelli per cucinare un pranzo giovane, goloso ma attento anche alla salute.


Al termine tutti seduti al “social-table” per gustare la cena preparata 

oppure sarà possibile confezionarla "da asporto" portandola a casa

STRASCICHI DI ESTATE ....CASERECCE DI RISO INTEGRALE CON ZUCCHINE MARINATE AL LIMONE

CASERECCE DI RISO INTEGRALE 
CON ZUCCHINE MARINATE AL LIMONE

300 g di caserecce di riso integrale (senza glutine)
200 g di zucchine sode
200 g di pomodorini maturi e sodi
2 spicchi di aglio
un ciuffetto di menta fresca
La buccia di un limone bio
Il succo di 2 limoni (circa)
3 Cucchiai di olio extravergine di oliva
Sale e pepe a piacere
100 g di olive nere o verdi, denocciolate
Una manciata di gherigli di noce

1. Sbucciare l’aglio e strofinarvi l’interno di una ciotola capiente, lasciandolo poi sul fondo della stessa.
2. Unire l’olio, il succo e la buccia di limone, le foglioline di menta spezzettate grossolanamente, sale, pepe, mescolare e lasciare riposare mentre si preparano le verdure.
3. Lavare le zucchine e affettarle molto sottilmente, magari con l’aiuto di una mandolina, poi versarle nella ciotola con la marinatura.
4. Lavare i pomodorini e tagliarli a pezzetti, poi versarli nella ciotola assieme al succo rilasciato dagli stessi.
5. Aggiungere olive e noci a pezzetti. mescolare, regolare il sapore a piacere e lasciare riposare a temperatura ambiente, coprendo con pellicola trasparente.
6. Nel frattempo lessare la pasta in abbondante acqua salata, scolarla al dente e versarla nella ciotola con le verdure.
7. Mescolare e servire tiepida o a temperatura ambiente.

lunedì 11 settembre 2017

ANGURIA INTEGRALE .... PER UN DRINK SORPRENDENTE

L'anguria è il frutto che simboleggia l'estate con la sua polpa succosa, dissetante e ipocalorica.

Non sempre se ne conoscono le sue importanti proprietà e, soprattutto, non sempre si consuma in modo "integrale" ovvero mangiandone anche la buccia, abitudine invece consueta nelle tradizioni culinarie sudamericane e del sud-est asiatico dove si cucinano piatti e condimenti a base di buccia d'anguria.

L'anguria, in generale, è ricca di licopene e altri flavonoidi e carotenoidi, inibitori di stati infiammatori (soprattutto legati all'apparato urinario), antiossidanti e vitamina C, potassio, magnesio e fosforo.

Oltre ai benefici nutrizionali, l'anguria possiede proprietà depurative, ben note in alcuni popoli africani che lo ritengono addirittura un frutto purificatore e sacro 😊

La parte bianca dell'anguria, così spesso "emarginata" dalle nostre tavole, è quella che vanta la presenza di una sostanza interessante chiamata "citrullina",  un aminoacido capace di dilatare i vasi sanguigni, caratteristica che la classifica come "afrodisiaca" .

La citrullina, però, è importante dal punto di vista nutrizionale perchè nel nostro organismo si trasforma in arginina, elemento utile a stimolare i sistemi circolatorio e immunitario, oltre a essere un ottimo integratore post allenamento sportivo che ripristina e sostiene la normalizzazione delle funzioni muscolari dopo gli sforzi.

Questo drink detox è fresco, dolce e rigenerante.
Potete usare, come sempre, estrattore per succhi a freddo, centrifuga oppure frullare la polpa, dopo aver eliminato i semi .... di cui parleremo in altro post 😉

ANGURIA INTEGRALE NEL BICCHIERE

Anguria matura: quanta se ne vuole ....
1 limone bio
  1. Lavare l'anguria sotto acqua corrente, prima di tagliarla se intera.
  2. Strofinarne la buccia esterna con una pezzuola o della carta da cucina, bagnata con aceto di mele; questo passaggio permetterà di eliminare residui vari.
  3. Lavare accuratamente anche il limone, toglierne la parte esterna della buccia che potrà essere tritata e utilizzata per aromatizzare qualche ricetta, oppure conservata in freezer per un uso futuro.
  4. A questo punto eliminare solamente la scorza verde più esterna e coriacea, poi tagliare a pezzi il frutto e procedere a estrarne succo e polpa con la tecnica preferita.
  5. Aggiungere il limone, comprensivo di parte bianca, versare in un bel bicchierone e consumare subito !!!
Note: 

La scorza verde più esterna dell'anguria, è davvero l'unica parte poco digeribile .... consumandola si potrebbero avere fastidiose e dolorose reazioni intestinali. 
per eliminarla, sarà sufficiente utilizzare un pelapatate.

La parte spugnosa del limone, chiamata albedo, è ricchissima di fibre tra cui dei flavonoidi; risulta quindi un ottimo antiossidante.
E' inoltre, una preziosa fonte antisettica e balsamica ottima, quindi, per gli stati infiammatori delle vie respiratorie.
Contiene, come la buccia delle mele, un discreta quantità di pectina, utile nella regolazione intestinale e della glicemia.
In questo drink, il dolce intenso dell'anguria, andrà a equilibrare l'amarognolo lasciato dall'albedo. 

domenica 10 settembre 2017

GALETTE ALL'UVA AMERICANA ... PROFUMO D'AUTUNNO FRANCESE IN CUCINA

La pasticceria comprende molte sfumature, dettagli, particolari tecniche che differenziano i risultati finali.

Così è facile che sorgano dubbi riguardo queste sfumature ma, alcune caratteristiche basi che bisogna conoscere, li chiariscono immediatamente.

Così succede con la famiglia delle crostate che vengono confuse con le galette, con i pie americani e così via.


Questa ricetta parla di “Galette” o “Galletta”, tipico dolce da dispensa di origine francese, ovvero una sfoglia di pasta che può anche essere frolla ma che, il più delle volte, è una brisée o una pasta matta, molto più semplice di una pasta frolla e priva di lievito e uova.
Il ripieno è a base di uva fragola o americana, dolce, profumata e aromatica .... un dolce rustico che sa proprio di autunno ....

La caratteristica principale di una galette:
  • l'impasto viene steso, farcito e cotto direttamente sul foglio di carta forno utilizzato per farlo riposare.
  • l'impasto ha uno spessore di pochi millimetri.
  • l'impasto non prevede l'uso di agenti lievitanti.
  • per l'impasto sono da prediligere farine integrali e deboli ovvero, con una bassa percentuale di glutine (es. farro) o anche addizionate di fiocchi di avena e/o frutta secca che ne migliora la friabilità e croccantezza.
  • le farce sono a base di frutta, leggermente cotta oppure semplicemente tagliata a pezzetti, con l'accortezza che venga mescolata con amido di mais che ne assorbirà la fuoriuscita di liquido, addensandolo e creando una consistenza cremosa.
  • L'aspetto di una vera galette deve essere rustico e irregolare, quindi niente cerchi perfetti alla Giotto 😏
  • Il fondo della galete può essere cosparso leggermente di biscotti secchi o fette biscottate sbriciolate per mantenere la croccantezza dello stesso e per evitare che diventi eccessivamente umido e molliccio.
  • la cottura è preferibile che avvenga lentamente, quindi con il forno in funzione statica.
GALETTE ALL'UVA AMERICANA

190 g di farina integrale - meglio se di farro -
1 cucchiaino raso di cannella in polvere
1 Cucchiaio colmo di zucchero di cocco
1/2 cucchiaino di sale fino
100 g di margarina bio a temperatura ambiente
opp. 60 g di olio di girasole
6 Cucchiai di acqua, circa
la buccia di mezzo limone bio, grattugiata
  1. Versare gli ingredienti in una ciotola e impastarli velocemente fino a ottenere un composto omogeneo.
  2. Formare una palla con l'impasto, sistemarla su un foglio di carta forno, schiacciarla leggermente col palmo della mano, avvolgere il piccolo disco con la carta e mettere a riposare in frigorifero per un'ora.
  3. Nel frattempo occuparsi della farcitura.
Per la farcia

300 g di acini di uva americana
4 biscotti secchi senza zucchero opp. 2 fette biscottate
un pizzico di vaniglia naturale
il succo di un limone bio
un pizz. di sale
1,5 Cucchiai di amido di mais
  1. Sgranare l'uva, lavarla accuratamente e metterla in un tegame.
  2. Aggiungere il sale, portare a bollore e cuocere su fiamma vivace, mescolando, fino a quando gli acini saranno morbidi e il composto risulterà succoso.
  3. Setacciare la salsa di uva con un passaverdure, eliminando così i semi interni e la parte più coriacea della buccia e raccogliendola in una ciotola. La consistenza dovrà essere fluida ma non troppo liquida. In caso contrario, mettere sul fuoco e lasciare restringere leggermente fino a quando diventerà vellutata.
  4. In alternativa frullare col minipimer e passare la salsa attraverso un setaccio, schiacciandola bene con un cucchiaio o con una spatola.
  5. Aggiungere la vaniglia, il succo di limone, mescolare e lasciare intiepidire.
  6. Scaldare il forno a 220°, poi prendere l'impasto preparato e stenderlo sulla carta usata per avvolgerla, in una sfoglia rotonda con uno spessore di circa 3 mm, lasciando pure che i bordi dell'impasto siano irregolari e frastagliati.
  7. Sistemare il foglio con l'impasto steso, su una teglia bassa, poi sbriciolarvi i biscotti manualmente, senza polverizzarli.
  8. Prendere la salsa di uva e stemperarvi l'amido, setacciandolo e mescolando con una frusta poi versarlo nel centro della sfoglia, lasciando un bordo libero alto almeno tre dita, che dovrà essere portato verso il centro ricoprendo la farcitura della stessa misura. 
  9. La differenza del diametro tra esterno e interno della sfoglia, creerà una sorta di ondulazione naturale della stessa: non schiacciare queste pieghe !!!!
  10. A piacere, cospargere il bordo con poco zucchero di cocco poi infornare per circa 30 minuti, fino a quando l'impasto risulterà leggermente dorato.
  11. Lasciare intiepidire prima di servire a piacere.
La galette può essere servita:
  • semplice per una deliziosa colazione
  • con panna leggermente montata (vaccina o vegetale a piacere) per il tè delle cinque
  • con gelato alla vaniglia per una cena con ospiti.... e non solo !!!

sabato 9 settembre 2017

MENTA TROPICALE PER UN RINFRESCANTE DRINK DETOX

Un altro drink a base di foglie verdi pressate ma ricco di profumi e freschi sapori.

Qui trovate una serie di indicazioni e spiegazioni circa l'importanza di consumare regolarmente vegetali a foglia verde.

TROPICAL MENTA

2 coste di sedano con qualche foglia
1/2 cetriolo
2 tazze di spinaci freschi
da 1 a 3 tazze di foglie di menta fresca, secondo il proprio gusto
1 tazza di ananas fresco
1/2 limone

  1. Lavare accuratamente gli ingredienti, eliminando la buccia esterna più coriacea dell'ananas e mantenendone il cuore.
  2. Bere immediatamente !!!

Perchè in questo bicchiere troviamo:


Il sedano
ha un effetto calmante sul sistema nervoso e importanti proprietà reidratanti (fornendo diversi sali minerali), diuretici, detossinanti e purificanti.
Il suo consumo quotidiano migliora il benessere del fegato e la struttura dell'intestino, il cui buon funzionamento diventa necessario per favorire l'assorbimento di importanti nutrienti, attraverso l'alimentazione.
Inoltre il succo di sedano neutralizza l'acidità del corpo favorendone l'alcalinizzazione e diminuendone gli stati infiammatori.


Il cetriolo
E' un ottimo vegetale diuretico che aiuta a sciogliere eventuali formazioni minerali nei reni e gli eccessi di acido urico.
Sono un prezioso apporto per ritrovare l'equilibrio dell'organismo poiché possiedono proprietà anti-ossidanti, anti-lipidiche e anti-diabetiche con effetto disintossicate e "detergente" per lo stesso.
Consumandone anche i semi interni, si ottengono effetti che contrastano la costipazione.

Gli spinaci
Tra tutte le loro proprietà troviamo anche quella che li definisce, fin dall'antichità, "detergenti del tratto digestivo".
Di conseguenza sono ottimi per rafforzare il sistema immunitario, tonificare l'organismo, eliminare parassiti intestinali, stimolare la secrezione biliare, pancreatica e gastrica, remineralizzare ecc.
Una tazza di succo di spinaci ogni mattina, è ottima nei periodi di affaticamento mentale o in caso di depressione, mentre mezzo litro di succo al giorno risolve in breve tempo le costipazioni più veraci 😉

La menta fresca
Questa profumata erba aromatica, viene solitamente presa in considerazione solamente come aromatizzante di gomme da masticare e dentifrici, ma possiede molte caratteristiche nutrizionali importanti per il nostro benessere.
La menta piperita, per esempio, possiede sostanze antiossidanti ma anche caratteristiche carminative ovvero, che hanno la capacità di eliminare aria e gas formati nello stomaco e nell'intestino con conseguente miglioramento digestivo e lenitivo nei casi di coliche.
Rafforza l'efficienza della bile e rilassa i muscoli del tratto digestivo.

L'ananas
Succulenti frutti tropicali dal vivace e dolce sapore che nascondono, in verità, anche preziose proprietà da sfruttare in un'alimentazione naturale come quella antiossidante, digestiva e antinfiammatoria.
Ricco di vitamina C diventa un ottimo supporto per il sistema immunitario.
La bromelina contenuta nella polpa ma, soprattutto nel gambo, ha diverse proprietà digestive ma anche che facilitano la ripresa del corpo quando ha subito traumi sportivi.
La sua azione diuretica facilità l'azione contrastante nella formazione della cellulite.

Il succo di limone
Il succo di limone, funge un po' da detersivo, ripulendo dalle "incrostazioni" il nostro organismo.
Sono ricchi di vitamina C che aiuta a migliorare l'assorbimento del ferro e moltissimi altri nutrienti come la vitamina B6 - A - E, vari antiossidanti e sali minerali importanti.
Qui troverete altri aspetti relativi a questo prezioso frutto.

martedì 5 settembre 2017

PEPERONI RIPIENI DI SPAGHETTI

I peperoni sono il tipico frutto dell'orto che richiama alla mente l'estate con i suoi colori brillanti, le consistenze croccanti e profumi e sapori leggeri ma intensi.

Nei peperoni sono presenti diverse caratteristiche interessanti a livello nutrizionale ma perchè i peperoni ne siano davvero ricchi, è importante che vengano consumati principalmente nella stagione di appartenenza anche per limitare la presenza di solanina, un alcaloide, che viene parzialmente eliminata anche tramite cottura dell'ortaggio  ed eliminandone la buccia.

- vitamina C, specialmente nella varietà di colore rosso e se consumato crudo, utile per rafforzare il sistema immunitario
- vitamina E, ottima per nutrire la pelle e mantenerla elastica e giovane
- vitamina B6,  necessaria per rafforzare il sistema nervoso 
- carotenoidi, compreso il licopene, con benefici antinfiammatori e antiossidanti
- capsaicina con i suoi effetti aiuta a ridurre il colesterolo, ha proprietà antinfiammatorie e collabora nella riduzione degli zuccheri nel sangue
- luteina, utile nel contrastare la comparsa di cataratta e la degenerazione maculare dell'occhio.
- il ferro contenuto nei peperoni è più facilmente assorbibile per la presenta alta di vitamina C
- sono ricchi di acqua e di fibre, quindi ideali in un regime alimentare ipocalorico.

GLI SPAGHETTI NEI PEPERONI


3 peperoni grandi e con forma regolare
300 g di spaghetti a piacere
1 piccola cipolla
1 spicchio di aglio
1 carota
1 costa di sedano
2 Cucchiai di olio extravergine di oliva + q.b.
un bicchierino di vermouth
400 g di passata di pomodoro
un bel ciuffo di basilico fresco, compreso il gambo
un pizzico di peperoncino
2 foglie di alloro
sale q.b.
1 cucchiaino di miso

2 Cucchiai di pangrattato
1 cucchiaio di mandorle bianche macinate
origano
  1. Accendere il forno a 180° e foderare una tegli bassa con carta antiaderente.
  2. Lavare due dei peperoni, tagliarli  a metà nel senso verticale per ottenere delle "barchette", eliminarne semi e filamenti interni, condirli con un pizzico di sale e di pepe, qualche goccia di olio e infornarli per 10 minuti, fino a quando saranno leggermente appassiti.
  3. Intanto, mondare cipolla, aglio, carota, sedano e tritarli grossolanamente, metterli in un tegame, unire l'olio, sale, un pizzico di peperoncino, il rametto di basilico e rosolare per 5 minuti a fuoco medio, mescolando, fino a dorare leggermente il battuto.
  4. Nel frattempo lavare e mondare l'ultimo peperone eliminandone i semi e i filamenti bianchi interni, poi tagliarlo a dadini e unirlo al battuto di verdure.
  5. Mescolare e lasciare cuocere per un paio di minuti, poi bagnare con il vermouth, fare evaporare e aggiungere la passata di pomodoro.
  6. Unire il miso, le foglie di alloro, mescolare, salare a piacere e cuocere per circa 15 minuti.
  7. Nel frattempo portare a bollore abbondante acqua salata e cuocervi gli spaghetti che dovranno essere scolati al dente e conditi con il sugo preparato, eliminando le foglie di alloro; la consistenza dovrà risultare piuttosto morbida.
  8. Prendere le barchette di peperone, farcirle con gli spaghetti conditi, sistemarle sulla teglia e cospargere con il pangrattato condito precedentemente con poco olio, sale, origano e mandorle macinate.
  9. Infornare per 5 minuti fino a quando la superficie sarà croccante e leggermente dorata.

lunedì 4 settembre 2017

LA TARDA ESTATE E IL SUO MINESTRONE

Non mi stanca mai l’osservare con attenzione il continuo e infinito movimento della natura che mi circonda e il consapevolizzare a ogni cambio di stagione, quanto sia importante essere attenti a tutto questo.

Il nostro benessere è decisamente influenzato dall’ambiente in cui viviamo il quotidiano e diventa necessario adattare le nostre abitudini a questi continui cambiamenti.

L’autunno è la stagione da dedicare al sistema immunitario, evitando un clima troppo secco o troppo ventilato e sfruttando quello ideale di fine estate ancora un po' caldo e umido.

Il passaggio tra l’estate e l’autunno transita attraverso un periodo definito “tarda estate”, "estate indiana", "Chang Xia" (Lunga Estate in cinese) o "quinta stagione", quella che comincia normalmente dopo il 20 di agosto per inoltrarsi nell’autunno pieno che comincerà all'equinozio di settembre, quando cadranno le prime foglie.


La tarda estate rinfresca le brezze serali e rende frizzante l’aria del mattino; la luce è dorata, dalle tonalità di un caldo e maturo arancione che diventa soffusa più velocemente, dando un senso di confort e di relax al paesaggio.

La terra, in questo periodo, restituisce i suoi frutti maturi e pronti per essere conservati durante le stagioni più fredde.
Così anche per la parte spirituale, diventa il tempo di rallentamento e di raccolta delle idee maturate durante l'estate.

L'elemento principale è la terra, quella ancora dorata e calda dal sole dell'estate e l'organo per eccellenza è la milza che regola il nostro benessere in questa quinta stagione, affiancata dallo stomaco.

La milza, in collaborazione con lo stomaco, è l'organo che estrae l'energia dal cibo (il Chi) per trasmetterla al corpo attraverso il sangue oltre a donare chiarezza di pensiero e concentrazione.
L'essere perennemente preoccupati indica proprio una debolezza della milza, organo che ama il caldo e teme gli sbalzi di temperatura.

Nella tarda estate sono benvenute le zuppe che, secondo la temperatura esterna, saranno consumate tiepide o più calde mentre i cibi molto freddi dovranno diminuire velocemente per evitare, in autunno pieno, che si trasformino in eccessi di muco.

Questo non significa che non si debbano consumare gli ultimi frutti estivi ma, l'importante, sarà proprio la temperatura dei piatti stessi.

Per riscaldare milza e stomaco si potranno inserire nell'alimentazione anche condimenti/ingredienti definiti "pungenti" come le cipolle, il cavolo cappuccio, il basilico, il coriandolo, i chiodi garofano, lo zenzero, la noce moscata, il rosmarino, la salvia, le bacche di ginepro e bevande a base di tè, oppure quelli definiti "neutri" come le patate dolci e le rape.

L'ultimo consiglio è che lo stomaco non ha i denti .... quindi la masticazione accurata del cibo che ingeriamo è indispensabile per il buon funzionamento del nostro sistema digestivo con annessi e connessi !!!!

MINESTRONE DI FINE ESTATE



1 cipolla piccola, a dadini
1 piccolo porro tritato grossolanamente
2 coste di sedano fresco, a dadini
1 piccolo peperone giallo o rosso, a dadini (facoltativo)
2 zucchine medie, a dadini
Un pezzo di zucca, a dadini
1 piccola patate dolce, a dadini
2 carote, a dadini
Una manciata di piselli scottati
Una manciata di fagiolini o taccole, a pezzetti
una manciata di fagioli borlotti, lessati
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
1 spicchio di aglio, tritato
2 foglie di alloro
Qualche rametto di timo fresco
3 foglie di salvia fresca
Una manciata di foglie di basilico fresco
2 foglie di menta fresca
1 cucchiaino di curcuma in polvere
Sale e pepe
Noce moscata, una grattata a piacere
2 Cucchiai di miso bianco

100 g di pasta corta, a piacere
(senza glutine per esigenze particolari)
1 manciata di mandorle bianche 
  1. Versare le verdure, le spezie e le erbe aromatiche (tranne il basilico e la menta) in una casseruola, coprire a filo con acqua calda, salare e pepare a piacere, portare a bollore e lasciare cuocere per 40 minuti circa, fino a quando saranno morbide ma non spappolate. 
  2. Aggiungere la pasta e portare a cottura. 
  3. Sciogliere con poco brodo il miso, unirlo al minestrone e lasciare sobbollire per 30 secondi mescolando. 
  4. Spegnere, lasciare intiepidire poi servire nelle ciotole cospargendo con basilico fresco e menta spezzettati a mano e cospargere con le mandorle grattugiate finemente.

domenica 3 settembre 2017

TRARRE BENESSERE DALLA CLOROFILLA con IL VERDE & PREZIOSO SUCCO: DRINK ELETTRIZZANTE IN VERDE

Esporre il corpo ai raggi del sole ha un effetto benefico e salutare ed è assolutamente indispensabile per mantenerlo in equilibrio.

Poi esiste un altro modo per favorire dei benefici del sole, ovvero attraverso l’alimentazione e, più nello specifico, attraverso l’assunzione di clorofilla.
Ci sono studi scientifici che hanno appurato quanto la molecola della clorofilla sia simile a quella ematica nel sangue umano.

Consumando prodotti che ci forniscono  clorofilla, forniamo  l’organismo internamente degli stessi benefici esterni dei raggi solari, depurando e rafforzando  gli organi e collaborando col sistema immunitario per affrontare e sconfiggere sostanze patogene come batteri, funghi,  cellule cancerogene ecc…

La clorofilla viene sintetizzata dai vegetali  che, attraverso la fotosintesi, trasformano la luce solare in carboidrati che servono, come nel caso del corpo umano, a nutrire la pianta stessa.

Così abbiamo la maggior parte degli zuccheri che finiscono nelle radici che diventano presenze indispensabili nella cucina della stagione fredda, in parte nutrono e arricchiscono gli eventuali frutti della pianta così da poter produrre semi che serviranno al mantenimento dell’equilibrio della specie e, la rimanente parte viene utilizzata per la crescita delle parti del fusto e del fogliame, elemento vegetale che risulta più ricco di carboidrati anche perché l’assorbimento dei raggi solari e del conseguente meccanismo di trasformazione, parte proprio dalle foglie stesse.

Le verdure a foglia verde risultano, quindi, i vegetali più ricchi di clorofilla ma anche di sali minerali e diventa quindi indispensabile inserirle in un’alimentazione equilibrata, soprattutto consumandole crude.

La clorofilla trasporta una notevole quantità di ossigeno nel nostro organismo, elemento indispensabile per nutrire i batteri buoni che compongono la flora intestinale, presenti abbondantemente (almeno così dovrebbe essere)  nel nostro intestino E che permette di sintetizzare parecchie sostanze nutritive come gli enzimi , le vitamine B e K e così via.

Infine, è importante ricordare che questa sostanza fornisce una buona quantità di ferro migliorando gli stati di anemia, contribuisce all’alcalinizzazione del corpo, favorisce l’eliminazione del muco, riduce le infiammazioni dolorose, cura i tessuti ulcerati e molto altro ancora.

Uno dei metodi più comodi per farne una bella scorta senza dover masticare quintalate di foglie verdi crude, è quello di consumarla attraverso frullati, centrifughe e succhi estratti a freddo.

La ricetta che segue è quella di un succo preparato con un estrattore di succhi a freddo con cui, a differenza della centrifuga, si otterrà un drink ricco di vitamine e sali minerali senza surriscaldarlo e, di conseguenza, non alterati.

Normalmente, con l'estrattore, non faccio niente altro che lavare accuratamente frutta e verdura, lasciandola il più integrale possibile, per poter usufruire delle sostanze nutritive contenute anche nelle bucce, nei semi e nei torsoli.

Una volta estratti i succhi, andrebbero consumati immediatamente per sfruttarne al massimo il potenziale ma, eventualmente, si potranno conservare in frigorifero per qualche ora, aggiungendo del succo di limone che ne rallenterà l'ossidazione e sigillato in un contenitore a chiusura ermetica, meglio se sottovuoto.

Bisogna distinguere tra i vari succhi, quelli che si bevono per "piacere" e quelli che si bevono per "farsidelbene" .... 

Estrarre i succhi da foglie verdi per fare rifornimento di clorofilla, non sempre significa godere di sfiziosi sapori ... anzi ... ma il gusto della bevanda potrebbe essere un problema solo per le prime volte poi, come sempre, ci si farà l'abitudine perché i benefici che seguiranno a questa sana abitudine, saranno visibili in breve tempo e davvero vantaggiosi !!!!

N.B.: è importante alternare il consumo delle foglie verdi sfruttandone le varie tipologie; questo perché contengono anche sostanze quali nitrati e nitriti, che variano in quantità secondo le caratteristiche di ogni pianta.
E', quindi, indispensabile che vengano lavate accuratamente e consumate sempre con ingredienti ad alto contenuto di vitamina C come il prezzemolo e il succo di limone.

ELETTRIZZANTE IN VERDE

1 cetriolo
1 tazza di prezzemolo fresco (le foglie)
1 tazza di spinaci freschi
2 mele verdi
  1. Lavare accuratamente gli ingredienti; se non di origine biologica si potrà pulire le parti esterne del cetriolo e delle mele, con carta assorbente (o una pezzuola) imbevuta con aceto di mele, per eliminare eventuali residui.
  2. Eliminare solo il picciolo legnoso delle mele e passare gli ingredienti in un estrattore oppure attraverso una centrifuga.
  3. Per ottenere un frullato che conterrà anche un buon apporto di fibre solubili,  lavare gli ingredienti, privarli delle parti più coriacee come gli apici del cetriolo, il picciolo, torsolo e semi delle mele, tagliare il tutto a pezzetti e frullare a piccoli scatti per non surriscaldare i vegetali con l'attrito delle lame.
  4. Consumare il drink almeno 45 minuti prima dei pasti.
NB: quando non si è abituati a consumare grandi quantità di succhi verdi (soprattutto con la presenza degli spinaci), potrebbero presentarsi inizialmente effetti collaterali come formazione di aria nell'intestino .... 
niente paura: è del tutto normale .... anche questo fa parte del detox  😊

Perchè in questo bicchiere troviamo:

Il cetriolo
E' un ottimo vegetale diuretico che aiuta a sciogliere eventuali formazioni minerali nei reni e gli eccessi di acido urico.
Sono un prezioso apporto per ritrovare l'equilibrio dell'organismo poiché possiedono proprietà anti-ossidanti, anti-lipidiche e anti-diabetiche con effetto disintossicate e "detergente" per lo stesso.
Consumandone anche i semi interni, si ottengono effetti che contrastano la costipazione.

Il prezzemolo fresco
E' un potente antiossidante, aiuta a rigenerare le cellule e facilita la funzione renale (essendo un ottimo diuretico), rafforzando questi organi e ripulendoli da accumuli di grassi, tossine ed eccessi di sale.
Contiene un'interessante quantità di beta-carotene, vitamina C, K e folati, nonché la clorofilla 
Ingrediente da evitarsi in caso di gravidanza o durante l'assunzione di medicinali che fluidificano il sangue.

Gli spinaci
Tra tutte le loro proprietà troviamo anche quella che li definisce, fin dall'antichità,   "detergenti del tratto digestivo".
Di conseguenza sono ottimi per rafforzare il sistema immunitario, tonificare l'organismo, eliminare parassiti intestinali, stimolare la secrezione biliare, pancreatica e  gastrica, remineralizzare ecc.
Una tazza di succo di spinaci ogni mattina, è ottima nei periodi di affaticamento mentale o in caso di depressione,  mentre mezzo litro di succo al giorno risolve in breve tempo le costipazioni più veraci 😉

Le mele verdi
"Una mela al giorno toglie il medico di torno" ....Soprattutto quelle verdi (granny smith) hanno importanti qualità nutrizionali (vitamine, minerali, fibre e proteine) utili a combattere disturbi digestivi, regolare i livelli di glucosio nel sangue e il colesterolo. Sono ricche di vitamina C e flavonoidi che agiscono come antiossidanti. Nella versione frullata, apportano una notevole quantità di fibre solubili ottime per favorire il transito intestinale.