Non vi è nulla di più fugace che il cibo ... ma nella memoria il suo ricordo rimarrà immortale ...


sabato 31 agosto 2013

ULTIMA CHIAMATA PER ... SALUTIAMOCI DI AGOSTO ....

E' tutto il mese che mangio mirtilli raccolti in montagna .... ma non sono riuscita a fotografare il mio dessert preferito perché l'ho preparato in occasione di un pranzo con ospiti .... e non mi sembrava molto elegante fare aspettare mentre mi barcamenavo con la mia macchina fotografica e il cavalletto ... così stavo per rinunciarvi ma, in questo momento, ho ricevuto un pensiero ... proprio come l'ultima chiamata all'imbarco in aeroporto ... Dopo più di un anno non posso perdere l'aereo per
salutiamocismall
http://lericettedisalutiamoci.blogspot.it
così eccomi, di corsa, trafelata e con la ricetta che trascino velocemente sulla tastiera come un trolley ... la foto la inserirò domani, quando replicherò questo dessert sfizioso ... eccomi cara  Bri  ... spero proprio di non trovare le porte chiuseeeee

FRENCH TOAST CON ZUPPETTA DI FRUTTI DI BOSCO E MIRTILLI SCIROPPATI

Per il french toast
6 fette di pane integrale a pasta madre, meglio di un paio di giorni
1,5 C di farina integrale bio
100 ml. di latte di soia o cereale a piacer
2 C di malto di riso
un pizzico di sale e di vaniglia
la buccia di un limone grattugiata 

1 -2 C di olio di girasole bio

Per i mirtilli sciroppati
400 gr. di mirtilli freschi (meglio se selvatici)
3 C di malto di riso
1/4 c di vaniglia in polvere

Per la zuppetta di frutti rossi 
250 gr. di lamponi freschi
50 gr. di ribes rosso  fresco
100 gr. di more fresche
150 gr. di yogurt di soia naturale
50 gr. di malto di riso

100 gr. di yogurt di soia dolcificato a piacere e foglioline di menta per decorare
  1. Saltare 200 gr. di mirtilli con il malto e la vaniglia, solamente il tempo che si ammorbidiscano e creino un bello sciroppo colorato. Spegnere e unire i rimanenti; mettere da parte.
  2. Frullare 50 gr. di yogurt di soia con i frutti di bosco misti e il malto, regolandone il gusto a piacere; passare il composto attraverso un colino e suddividerlo in fondine.
  3. Nel frattempo preparare una pastella con la farina e il latte, unendo il malto, la buccia di limone, il sale: dovrà essere fluida ma vellutata.
  4. Scaldare bene una padella unta con poco olio di girasole, bagnare le fette di pane nella pastella preparata, scolarle leggermente e mettere in padella, rosolandole a fuoco mediobasso finché diventeranno ben dorate su entrambi i lati.
  5. Sistemare nel centro della fondina il french toast dorato e caldo, decorare con un cucchiaio di yogurt di soia naturale (meglio se precedentemente scolato da un po' di siero per renderlo più compatto) e decorare con i mirtilli sciroppati. Per cambiare presentazione, il french toast può essere tagliato a dadotti e infilati su un piccolo spiedino di bambù.
  6. Decorare con foglioline di menta fresca e servire come dessert o come portata di un fresco brunch estivo.
I frutti di bosco sono da sempre una sorpresa nelle passeggiate di montagna e cercarli muniti di un piccolo cestino, stile Cappuccetto Rosso,  risveglia i ricordi delle fiabe o le puntate della casa nella prateria ... E' davvero difficile riuscire a portarne a casa un bel peso ... visto che le dita furtive passano dal frutto alla bocca in un batter d'occhio :D
Oltre alla loro bontà naturale, questi piccoli frutti sono ricchi di ferro, vitamine, sostanze antiossidanti e molto altro e sono un'inesauribile fonte di benessere con le loro caratteristiche antinfiammatorie e protettrici del cuore, nonché rinfrescanti, toniche e depurative .... così buoni ... così incredibilmente utili ... approfittiamone no? Non capita certo tutti i giorni che ciò che fa bene sia così gustoso !!!!

venerdì 30 agosto 2013

UN PIATTO DEL RICORDO ... LE MIE RADICI PROFUMANO DI UVE MANTOVANE

Parlando dell'uva americana, qualche giorno fa, ho citato un dolce rustico e antico che è il Sùgolo Mantovano.
Una preparazione che profuma di vendemmia, perché è proprio una di quelle ricette create dalle massaie per deliziare la famiglia a costo quasi zero, preparato con ingredienti semplici e sempre disponibili nella dispensa di campagna.
Un dolce che si cucinava solo nei mesi di settembre e ottobre proprio perché l'ingrediente principale era il mosto di uva ma che, in origine, era preparato con la crepàda ovvero con l'uva cotta sul fuoco, finché spaccava i suoi chicchi rilasciando le sostanze tanniche e il loro profumo e colore inebriante ....
Veniva poi filtrata e addizionata con farina di grano setacciata e cotta nel camino o sulla stufa economica in grandi paioli di rame, a cui si aggiungeva una chiave di ferro per neutralizzare gli eventuali effetti tossici dell'ossidazione nella pentola .... altro che periti chimici neh ?
Il Sùgolo veniva poi distribuito nei piatti fondi o nelle ciotole e lasciato raffreddare all'aria, permettendo così la formazione di una delle chicche di questo budino: la pellicina in superficie, tanto aborrita nella cucina dei più, stavolta rende il piatto perfetto :D
Si preparavano e si conservavano in dispensa o in cantina (i frigoriferi non erano ancora nemmeno un'idea) coperti solo da un velo per preservarli dagli insetti golosi che magari gironzolavano in zona.
Cristalli che si formano in superficie sono solamente una trasformazione naturale degli zuccheri che si agglomerano e risalgono in superficie, così come il "pelouche" delle muffette bianche che si formavano in superficie e che venivano debitamente accantonate prima di consumarlo senza tante storie .... ma che erano segni della fermentazione vitale che cominciava .... le ricette del ricordo sono un tuffo nella vita verace e naturale ..... un viaggio che affonda i suoi passi nelle radici delle tradizioni di famiglia ... di quella famiglia grande e semplice che era l'umanità .... 
E visto che siamo ancora in tempo di vacanza ho deciso di intraprendere, anche per quest'anno, la consueta passeggiata nel

SUGOLO MANTOVANO
dosi per 4 - 8 persone

500 gr. di acini di uva americana
80 gr. di farina 0 o di amido di mais per intolleranti al glutine
un pizz. di sale
  1. Lavare accuratamente gli acini e scolarli, poi versarli in un tegame con fondo pesante e cuocere su fiamma vivace per pochi minuti, mescolando, finché gli acini si spaccheranno.
  2. Trasferire il composto in un passaverdure con il disco a fori piccoli o in un colino a maglie fitte e passare l'uva scottata per eliminarne semi e buccia eccedente.
  3. Versare la farina o l'amido nel tegame usato precedentemente e stemperare con una tazza di purea di uva; unire tutta la frutta, il pizzico di sale e portare a bollore cuocendo per 10 minuti circa se si utilizza farina e per 4 minuti se si utilizza l'amido.
  4. Distribuire il budino in bicchieri, ciotole, fondine ... quello che si ha a disposizione, coprire con un canovaccio o un telo e lasciare raffreddare a temperatura ambiente per almeno 4 ore.
  5. Trasferire in frigorifero se vogliamo conservarli a lungo.
PS: La preparazione in origine non prevede l'aggiunta di zuccheri perché sfrutta la dolcezza dell'uva che dovrebbe sempre essere di tipo moscato. A necessità si può addolcire con qualche cucchiaio di sciroppo di riso .... io lo preferisco verace.
Anche per quanto riguarda la modalità di servirlo mi piace usare bicchieri o ciotole e piatti anche diversi fra loro .... bando ai servizi fini e abbinati ... siamo in piena campagna.

NB: Ho visto servirlo, in alcuni casi, come un budino accompagnato da creme pasticcere e altro .... ritengo sia un peccato trasformare ricette così antiche.
Ogni salsa o crema con ingredienti diversi dall'uva fragola, andrebbe ad alterare il gusto di questo frutto "peccaminoso" ... sarebbe u po'  come mettere la panna in un bicchiere di buon vino novello ;) 
Se proprio voglia arricchire il sùgolo lo accompagneremo con una bella sbrìsolona .... che mi sa diventerà una dei prossimi post !!!

mercoledì 28 agosto 2013

... NATURALMENTE ... CUCINA VELOCE

Passare velocemente per i fornelli ci da' l'opportunità di fare della necessità virtù .... piatti pronti in pochi minuti colorati e saporiti anche quando abbiamo poco tempo renderanno allegra la nostra cucina e anche noi :D
In vacanza applico spesso la decisione di non dedicare troppo tempo alla preparazione dei pasti .... altrimenti che vacanze sono?
E così facendo ti ritrovi nel piatto delle pietanze davvero deliziose, come questo

SPEZZATINO VELOCE DI TEMPEH

350 gr. di tempeh (magari autoprodotto ;) )
300 gr. di piselli (io li congelo freschi in primavera così da averne anche per qualche mese a venire)
una cipolla rossa a dadini (meglio di Tropea)
sale e pepe q.b.
2 C di olio di sesamo
una manciata di erbe fresche a piacere (menta, basilico, prezzemolo ecc...)
un rametto di salvia fresca
2 C di amido di mais (o farina a piacere)
1/3 T di vino bianco secco
2 C di tamari (o shoyu per chi non è intollerante al glutine)
  1. Tagliare a tocchetti il tempeh e passarlo nella farina scelta, tenendo da parte anche quella che avanza.
  2. Scaldare l'olio in un tegame con la salvia, versarvi la cipolla e un pizzico di sale e saltarla per un minuto a fuoco vivace, unire il tempeh infarinato e farlo rosolare a fuoco lento per 5 minuti.
  3. Sfumare con la salsa di soia, poi spolverare con la farina rimasta e mescolare, tostare per 30 secondi poi sfumare con il vino sempre mescolando, unire i piselli e qualche cucchiaio di acqua se necessario perché il composto non sia troppo denso.
  4. Lasciare cuocere coperto per pochi minuti, il tempo che i piselli si ammorbidiscano leggermente ma senza perdere la loro croccantezza, regolare il sapore con sale e pepe a proprio gusto, spegnere e condire con le erbe spezzettate grossolanamente.
  5. Servire caldo .... in meno di 15 minuti ;)

lunedì 26 agosto 2013

LA FRAGOLA NELL'UVA .... DOLCE PROFUMO DALL'AMERICA

Profumata, dolce e unica nel suo sapore, l'uva americana o uva fragola è il frutto che mi ricorda che l'estate se ne sta andando cedendo gentilmente e in punta di piedi il passo all'autunno.
Era l'uva che raccoglievano i miei nonni paterni durante la vendemmia, dagli immensi vitigni bianchi e neri, che il nonno Luigi e lo zio Emilio spruzzavano col famoso verderame ... Tralci di uva Fraga, Fragola, Moscato, che profumavano il Lambrusco novello che veniva imbottigliato e le poche bottiglie di Fragolino che mia madre gustava quando andavamo da loro in visita .... e il sùgolo mantovano, un semplice budino a base di mosto, di cui mio padre era ghiotto....
E che altro dire: un gusto inebriante che non manco mai di riassaporare ogni anno.
Nella dispensa della montagna la scelta delle farine cominciano a mancare ma avevo voglia di una torta mostosa dove gli acini di questa uva rilasciassero il loro sciroppo ... un dolce senza glutine profumatissimo ... anche il marito che non ama i dolci alla frutta e il mostrillo sempre molto critico nella pasticceria vegana hanno gradito: non vi resta che provarlo !!!

TORTA ALL'UVA AMERICANA
Dosi per una teglia d. 24/26 cm. 
opp. per 15 muffins medi

400 gr. di uva americana
150 gr. di farina di riso
150 gr. di amido di mais
50 gr. di semolino di riso fine
300 ml. di latte di soia
280 gr. di malto di riso (sciroppo per intolleranti al glutine)
120 gr. di yogurt di soia naturale
50 gr. di margarina di girasole bio 
opp. 30 gr. di olio di girasole
1/2 c di vaniglia in polvere
1/2 bustina di lievito naturale per dolci
un pizz. di sale

  1. Riscaldare il forno a 180° e ungere lo stampo scelto per infornare.
  2. Setacciare le farine in una ciotola con il lievito, il sale, la vaniglia.
  3. Aggiungere lo yogurt, il malto, la margarina morbida o l'olio, mescolando con una frusta e, per ultimo, il latte di soia poco alla volta, sempre sbattendo il composto.
  4. Unire l'uva americana, mescolare, versare nello stampo e infornare per 45 minuti circa, finché la superficie diventerà dorata e, inserendo il solito spiedino di legno al centro del dolce, ne uscirà asciutto.
  5. Sfornare, lasciare riposare nello stampo per 10 minuti, poi sformare e raffreddare su una griglia.
  6. E' buona anche tiepida.

domenica 25 agosto 2013

QUANDO LO SMOOTHIE DIVENTA UN VICE ....

Una delle cose che mi piacciono di più delle vacanze è "l'evaporazione" della sveglia e dell'agenda impegni.
Si dorme a necessità ... e soprattutto nei primi giorni il sole me lo vedo quando è già piuttosto alto :D
Ma anche queste mattine non rinuncio al rito della mia ricca colazione, così a pranzo si va di "beverone" ma di quelli buoni, freschi e naturali.
Guardi il cesto della frutta e già assapori i suoi profumi e i sapori che sanno d'estate e che ti saziano i modo leggero e rinfrescante.
Questo è arricchito da un ingrediente che ormai è super pubblicizzato come superalimento: i semi di Chia.
Ci troviamo a parlare di un altro seme utilizzato fin dall'antichità dal popolo Azteco, relativo a una pianta botanicamente denominata Salvia Hispanica.
Sono ricchi di Omega 3 ma solo parzialmente convertibili per adattarli al nostro assorbimento, di importanti amminoacidi essenziali, di proteine poco assimilabili se non macinati e dalla quantità invece interessantissima di fibre del tipo solubile che favorisce l'abbassamento del colesterolo e la stabilizzazione degli zuccheri nel sangue.
Insomma, un altro ingrediente utile da inserire nella nostra dispensa, da usare con equilibrio (si consigliano 15 gr. quotidiani al massimo) perché come ripeto sempre: se un ingrediente fa bene non se ne deve abusare o otterremo l'effetto contrario.

SMOOTHIE RICCO AL MANGO
dosi per 4 persone

1 mango maturo e sodo
1 banana matura
6 fragole 
2,5 T di latte di riso (di mandorle autoprodotto per versione crudista)
1 C di semi di Chia (schiacciati grossolanamente in un mortaio)
1 C di crema di cocco (si può sostituire con crema di mandorle)
3 C di fiocchi di avena piccoli
un pizzico di sale fino
10 cubetti di ghiaccio
  1. Versare tutti gli ingredienti in un frullatore tranne il ghiaccio.
  2. Frullare ad alta velocità per pochi minuti, poi unire metà dei cubetti di ghiaccio e frullare nuovamente.
  3. A piacere si può dolcificare.
  4. Servire subito in bicchieri trasparenti corredati da una cannuccia colorata.

sabato 24 agosto 2013

INGREDIENTI SEMPLICI PER UN CONTORNO DA RE !!! TACCOLE DEL MEDITERRANEO

E' facile nella preparazione di un pasto lasciare per ultimi i contorni.
Così, all'ultimo momento, ci si salva in corner con un'insalatina mono o mista, pomodori o crudité varie.....
Ma è così semplice improvvisare dei contorni gustosi e veloci da cucinare, grazie ai sapori unici e infiniti che le verdure possiedono in eredità dalla ... nascita ;)
Così, mentre mi occupavo della cena ho arricchito le taccole fresche fresche dall'orto dei "verdurai" di Gromo con i profumi tipici del mediterraneo: un piatto da 10 e lode !!!!

TACCOLE DEL MEDITERRANEO

400 gr. di taccole novelle spuntate del picciolo
1 cipolla media rossa a dadini
una manciata di olive nere Kalamata
2 C di capperi dissalati
1 c di origano essiccato
1/2 C di purea di pomodori secchi (o concentrato)
sale q.b. ma non troppo
un pizz. di aglio essiccato
5 foglie di basilico fresco
1 C di olio extravergine di oliva

  1. Versare l'olio in un tegame largo assieme all'aglio e alla cipolla e scaldare il tutto su fiamma media.
  2. Aggiungere le taccole e un pizzico di sale e rosolarle per 30 secondi mescolandole accuratamente.
  3. Unire il pomodoro, l'origano, le olive e i capperi, mescolare poi chiudere il tegame con il coperchio e cuocere su fuoco medio- basso per 10 minuti, controllando che non attacchino sul fondo; eventualmente unire un cucchiaio di acqua ma non dovrebbe essere necessario, poiché le verdure sigillate col coperchio rilasceranno la loro umidità, permettendo così di esaltarne il sapore naturale.
  4. Controllare la cottura che dovrà essere al dente, spegnere e servire calde o a temperatura ambiente cospargendo con basilico fresco spezzettato.

giovedì 22 agosto 2013

LETTURE DAVANTI A UN BUON CAFFE' ...

"Nell'estate del 2005 sono capitato per caso in un orfanotrofio. In quel luogo che appariva povero e triste, ho trovato nascosta una straordinaria abbondanza di gioia.
Da allora ci sono tornato spesso, trascorrendovi circa cinquecento giorni: l'ho fatto perché mi sono reso conto che lì si trovava nascosto il segreto della felicità.
E io volevo scoprirlo."
Nicola Lecca si ispira a questa esperienza per scrivere il libro che ho appena finito di leggere ..... schietto e accattivante, curioso e profondo quanta basta ... come leggere il diario di una vita reale .... perché Imi è lo specchio di molte realtà lavorative, di sogni che riempiono vite ordinarie per trasformarle in esistenze assolutamente straordinarie ..... buona lettura !!!!

mercoledì 21 agosto 2013

UNO + UNO = IL GUSTO E' SFORMATO ....

Per rendere un piatto gustoso bastano pochi ingredienti .... a volte è meglio usarne uno in meno che uno in più e non mi stancherò mai di ripetere, durante i miei corsi di cucina, che basta cambiare il taglio di una verdura per ambiare il risultato nel piatto.
Così quando in cucina si va di fretta, e succede mooolto spesso, la creazione di pietanze gustose ma semplici rallegrano la tavola .... e la cuoca !!!

SFORMATO DI PATATE E TOFU
3 patate grandi 
200 gr. di tofu naturale
1 salsiccia veg (facoltativa)
2 C di mix aromatico essiccato composto da alloro, salvia, rosmarino, aglio, maggiorana, coriandolo, basilico e sale fino
1 c di paprica dolce
3 C di olio extravergine di oliva

1 C di foglioline di timo fresco per decorare

  1. Scaldare il forno a 190° e preparare un cartoccio rettangolare o 4 piccoli con la carta forno.
  2. Affettare sottilmente (con una mandolina) le patate e versarle in una ciotola.
  3. Allo stesso modo affettare il tofu e metterlo nella ciotola.
  4. Condire con l'olio, il mix aromatico, la paprica, la salsiccia veg se usata e mescolare accuratamente con le mani.
  5. Distribuire nel cartoccio spianando bene gli ingredienti con le mani e infornare per 35-40 minuti circa, finché sulla superficie si formerà una crosticina dorata.
  6. Sfornare e servire in tavola caldo, decorando con foglioline di timo fresco spezzettate.
  7. Volendo si può servire freddo tagliato a losanghe come finger food di un buffet o aperitivo.

lunedì 19 agosto 2013

IL FRUTTO ... DELLA PASSIONE ....

"Le donne sono come le ciliegie, una tira l'altra ...." così la pensava il famoso Giacomo Casanova ..... 
E così penso anche io di questi frutti ... dolci, succosi e ... irresistibili !!!!
Siamo verso la fine della stagione e oggi ne ho sacrificata una manciata per preparare questi frivoli 
MUFFINS VANIGLIA & CILIEGIE
Dosi per 14 dolcetti

1,5 T di farina integrale
1/2 T di farina 0
1/4 T di amido di mais 
1 T di malto di riso
3/4 T di margarina bio opp. 1/2 T di olio di girasole
1 T di yogurt di soia naturale
2 c di lievito naturale per dolci 
3/4 T di ciliegie a pezzetti
1/4 c di sale fino
2 c di essenza di vaniglia opp. 1 c raso in polvere
  1. Scaldare il forno a 185° e preparare 14 stampini per muffins medi oppure i relativi pirottini.
  2. Versare il malto e la margarina in una ciotola e mescolare con una spatola per amalgamarli.
  3. Unire le farine, il sale, la vaniglia, lo yogurt, le ciliegie e per finire il lievito, mescolando accuratamente per ottenere un composto omogeneo.
  4. Distribuire l'impasto negli stampi preparati che dovranno essere colmi per circa 3/4, infornare e cuocere per 30-35 minuti finché, inserendo al centro uno spiedino di legno, ne uscirà asciutto.
  5. Sfornare, lasciare intiepidire negli stampi, poi sformare i muffins (se sono stati cotti in stampi) e lasciarli raffreddare su una griglia.

domenica 4 agosto 2013

UNO SCAMBIO DI ..... COTTURE

Già 30 anni fa mi divertivo a cuocere la pasta come se fosse un risotto e qualche giorno fa mi è ritornata in mente questa tecnica.
I ceci erano stati cotti, morbidi morbidi come piacciono a me e giacevano ancora nella pentola in attesa di destinazione ....e a volte basta solo cambiare una tecnica di cottura per ottenere risultati molto molto interessanti !!!
Così ho pensato di preparare questo primo piatto sostanzioso e gustoso servito un po' come piatto unico, accompagnato solo con la fresca insalata dell'Anita, una simpatica ed energica vecchietta sempre in movimento, che ci delizia con la sua verdura montana.
Ne è nata una pastasciutta davvero deliziosa dal gusto tondo, come si sul dire, che riempie la bocca attizzando le papille gustative al punto da assaporarla con gli occhi chiusi .... insomma: dal piatto queste penne integrali sussurravano davvero a ogni boccone "provami ancora" :)

PENNE INTEGRALI RISOTTATE CON CECI IN CREMA ALLO ZAFFERANO
















1,5 T di ceci cotti in brodo vegetale e conservando almeno 900 ml. di acqua di cottura
1 cipolla media tritata finemente
320 gr. di penne integrali bio
2 carote a dadini
3 foglie di salvia fresca
1 foglia di alloro 
sale e pepe q.b.
1 bustina di zafferano
2 C di olio extravergine di oliva
1 C di formaggio vegan tipo vegusto o lievito in scaglie (facoltativi)
2 foglie di menta fresca
una manciata di prezzemolo fresco
  1. Schiacciare parzialmente i ceci nel brodo di cottura, aiutandosi con una forchetta.
  2. Tenere ceci e brodo caldi.
  3. Versare in un tegame basso la cipolla, l'olio, le carote, la salvia e l'alloro.
  4. Rosolare a fuoco basso con un pizzico di sale, poi versarvi la pasta, mescolare e cominciare a bagnarla abbondantemente con il brodo e i ceci, aspettando che sia evaporato il precedente prima di aggiungerne dell'altro e mescolando saltuariamente e delicatamente gli ingredienti.
  5. A cottura ultimata il brodo dovrà essere terminato e tutti i ceci nella pasta; la consistenza dovrà essere all'onda e l'aspetto cremoso, proprio come per un risotto.
  6. Unire lo zafferano e il formaggio vegan o il lievito se utilizzati, regolare di sale e pepe a piacere, aggiungere la menta e il prezzemolo tagliuzzati grossolanamente, mescolare e servire caldo.

venerdì 2 agosto 2013

CROCCANTE .... DOLCE .... UNO SNACK VERSATILE DALLA MAGICA INDIA

Ho una passione particolare per la tradizione gastronomica indiana ... i profumi delle loro spezie, i sapori pungenti delle loro erbe, i colori delle ciotole dei Thali, il gusto di una cucina antica e famigliare e che sa creare a tavola un'atmosfera conviviale .... 
Unica nota dolente: sono sempre troppo piccanti :D
Ecco perché decisi anni fa di cimentarmi nelle loro ricette, così da dosarne la piccantezza secondo il mio palato "nordico" ....
I dolci indiani meritano una nota di attenzione ... con la loro cremosità, i profumi di cardamomo e cocco ma l'eccesso di zucchero che li rende, a volte, un po' stucchevoli ... proprio per questo vengono serviti in piccolissime porzioni ... un po' come i pasticcini arabi ....
Ovviamente mi diverto a replicarli in versione senza latticini e dolcificandoli con il nostro ormai noto malto :D ... e questo divertimento si è, spesso, rivelato un'impegnativa sfida !!!
I Paratha sono dolci tipici dell'India ma anche di altri paesi del sud asiatico ... si tratta di focaccine farcite il cui nome deriva proprio da Parat Atta ovvero strati di impasto cotto e le loro origini sembrano avere radici nell'antica tradizione vedica quando, farciti di lenticchie e verdure, venivano offerti alle divinità del fuoco durante le relative cerimonie.
Secondo la zona in cui si preparano vengono farciti con carne, verdure, legumi, spezie .... ma anche in versione dolce con ripieni di noci zucchero mandorle ...
Comunque, qualsiasi origine o ripieno abbiano, diventano la colazione più diffusa nel sud asiatico accompagnati a salse e creme ... ma sono ottimi spuntini e sfiziosi finger food in un buffet.
Questa volta li ho preparati in una versione della serie ... quel che trovo in dispensa ... quindi cocco cioccolato superextrafondente, malto di riso e cannella generosamente aggiunta al ripieno.
Sono veloci (li ho preparati mentre cucinavo la cena) e in questa versione, durano diversi giorni chiusi in una scatola di latta. Li ho accompagnati a una bella tazza di Masala Tea ... tanto per restare in tema ... 
provateli e mi saprete dire !!!!

PARATHA DOLCI
Dosi per 4 focacce d. 15 cm.

Per l'impasto:
1 T di farina integrale
1/4 c di sale fino
1 C di olio di girasole bio
1 C di fiocchi di avena piccoli
1/3 T + 2-3 C di acqua tiepida
  1. Versare la farina, i fiocchi di avena, il sale in una ciotola.
  2. Piano piano versare l'acqua mescolando con un cucchiaio di legno e proseguire poi con le mani fino a ottenere un impasto omogeneo ed elastico: non deve essere appiccicoso.
  3. Coprire con un panno umido e lasciare riposare per 20 minuti al fresco.
  4. Nel frattempo preparare gli ingredienti 
Per il ripieno
1/3 T di cocco essiccato grattugiato
1/3 T di cioccolato extrafondente
cannella in polvere a piacere
un pizz. di sale fino
4-5 C di malto di riso
  1. In un mixer frullare tutti gli ingredienti fino a ottenere un composto omogeneo e dalla consistenza  fine ma granulosa.
Assemblaggio:
  1. Prendere l'impasto e dividerlo in 4 pezzi formando con le mani una sfera.
  2. Stendere ogni pallina col mattarello, su un piano leggermente infarinato, ottenendo dei dischi dallo spessore di 3 mm. circa e con un diametro di 14-15 cm.
  3. Distribuire il ripieno al centro di ogni focaccia, cospargere a filo con un cucchiaio di malto e chiuderle unendone i lembi esterni e formando dei piccoli fagottini.
  1. Scaldare una padella di ferro o una simile a quelle adatte per le crepes su fuoco medio basso e ungerla leggermente con olio di girasole; assorbirne l'eccesso con carta da cucina.
  2. Su una superficie leggermente infarinata, schiacciare delicatamente i fagottini con l'aiuto di un mattarello, fino a ottenere delle focaccine dallo spessore di 4 mm. circa.
  1. Cuocerle su entrambi i lati, nella padella calda, fino a quando si formeranno le classiche bolle scure tipiche dei chapati.
  2. Servire calde, tiepide o a temperature ambiente, accompagnate da salse, creme o bevande a piacere.