Non vi è nulla di più fugace che il cibo ... ma nella memoria il suo ricordo rimarrà immortale ...


sabato 31 dicembre 2011

... 3 ... 2 ... 1 .... BENVENUTO 2012 !!!

E sono già quarantasette questi  conti alla rovescia ....
Che bacio un vecchio anno spesso stanco che se ne va e saluto il nuovo che con tanta freschezza e allegria entra nella mia vita ....
Niente "buone intenzioni" che lastricano il famoso "inferno" :)
Niente "speranze" che finiscono "cantando"
Ma intenti e obiettivi .... precisi e diretti ... pronti, come un arpione, a raggiungere gli obiettivi prefissati ... già chiari o ancora in elaborazione .... ma destinati a realizzarsi ....
Questo è l'augurio che faccio a me stessa e ad ognuno di voi che siete nel mio cuore con un nome o senza, ma che state leggendomi con curiosità e voglia di cambiare ...
Perché è solo cambiando sé stessi che si può cambiare il mondo ... e visto che abbiamo voluto la bicicletta .... non ci resta che pedalareeeeeee :))))

AUGURI

mercoledì 28 dicembre 2011

C'E' SEMPRE UNA PRIMA VOLTA ...

http://ficoseccouvapassa.blogspot.com/2011/12/cucinando-per-nataleil-contest.html


... e questa è la mia prima partecipazione a quelli che ormai impazzano nel mondo dei blog: i contest .
Si tratta semplicemente di "concorsi" e oggi partecipo a questo con una ricetta ispirata a "lecca-lecca" di torta definiti cake-pops .....
Ovviamente l'ho personalizzata creando questi che, come base, hanno il panettone: un'idea per cambiargli vestito ma perché resti sempre il simbolo delle dolci feste natalizie !!!
Ottimi per il buffet di Capodanno ;)


CAKE POPS DI PANETTONE VEGAN o TRADIZIONALE


300 gr. di panettone vegan (o tradizionale)
3 C di composta di castagne (o altra a piacere) senza zucchero
2 C di brandy
un pizzico di vaniglia
spiedini da 15 cm. di bamboo

Per decorare (a piacere)


Cioccolato fondente extra bio
Cioccolato bianco bio (ne esistono versioni vegane)
Cioccolato al latte bio (ne esistono versioni vegane)
granella di mandorle, di nocciole o pistacchi
cocco grattugiato
zuccherini a piacere

un pezzo di spugna o polistirolo coperto di alluminio
  1. Sbriciolare il panettone in una ciotola.
  2. Unire il brandy e la vaniglia.
  3. Aggiungere un cucchiaio alla volta la composta scelta e impastare con le mani, fino ad ottenere un impasto amalgamato, morbido ma sostenuto.
  4. Formare delle palline grandi come grosse noci e sistemarle su un vassoio foderato con carta forno e refrigerare in freezer per almeno 40 minuti.
  5. nel frattempo fondere a bagnomaria il o i cioccolati scelti (separatamente) insaporendo a piacere con vaniglia, rum o cannella.
  6. Trascorso il tempo necessario infilare in ogni pallina uno spiedino e intingerla velocemente nel cioccolato fuso, fino a ricoprirla; se si decora con le granelle di frutta secca, cospargerne la superficie, poi infilare lo spiedino nella base preparata e mettere in frigorifero a raffreddare nuovamente.
  7. Decorare a piacere con un cioccolato di contrasto, usando dei cornetti di carta forno.
  8. Conservarli al fresco e servirli dentro tazze decorate a tema  o sulle forme di spugna da fioristi foderate con carte colorate.

domenica 25 dicembre 2011

FINALMENTE E' NATALE !

Il dolce di Natale più buono che ci sia
si prepara in famiglia, in pace e così sia!
Si prende una misura ben colma di pazienza;
di gentilezza un pugno, molta condiscendenza;
si aggiungono all'insieme comprensione e buon cuore,
si unisce un grosso pizzico di dolcissimo amore;
astuzia e tenerezza non possono mancare,
danno un tocco squisito, molto particolare.
E infine l'allegria in grande quantità:
si cuoce lentamente, una vera bontà.

(www.filastrocche.it)

Un abbraccio e Buon  Natale !!!!!

- 1 ... UN CLASSICO NEL NATALE NORDICO ...

Il Natale è una ricorrenza che profuma di tradizione e così anche i classici biscotti di pandizenzero non rischiano mai di diventare banali .....
Tipici dei paesi nordici e anglosassoni fanno subito festa con il loro profumo intenso e speziato e il colore bruno ... che dire poi della forma tradizionale divenuta famosa col personaggio della serie Shrek ?
Non posso e non desidero esimermi dal rispettare questa usanza ormai presente anche nel nostro paese, dove si usa preparare normalmente anche il famoso e stupendo panpepato.
Così, nonostante i mille impegni dell'ultimo momento (e quando mai non ne ho :DDD) ieri mattina ho impastato, infornato, decorato (ma solo col cioccolato) quasi un chilo di biscotti: Natale è ormai pronto !!!!!!

BISCOTTI DI PANDIZENZERO

250 gr. di farina Enkir (farro monococco)
170 gr. di farina di farro
150 gr. di margarina di girasole bio
150 di sciroppo di riso
160 gr. di malto di riso integrale
1 c di bicarbonato di sodio
1/4 c di noce moscata in polvere
2 c di cannella in polvere
1/2 c di chiodi di garofano in polvere
2 c di zenzero in polvere
5 ml. di aceto di mele
un pizzico di sale marino
buccia di un'arancia bio grattugiata
un pizz. di vaniglia in polvere


  1. 1. Versare in una ciotola gli ingredienti asciutti e mescolarli.
  2. Aggiungere quelli liquidi e cominciare ad impastare prima con un cucchiaio di legno, poi con le mani fino ad ottenere un composto omogeneo, compatto ma sempre morbido.
  3. Formare una palla e avvolgerla in carta da forno, lasciandola riposare in frigorifero per un paio di ore.
  4. Riscaldare il forno a 175° e foderare con carta forno delle teglie basse.
  5. Stendere l'impasto con uno spessore massimo di 4 mm., ritagliare le forme dei biscotti a piacere, direttamente sulla carta delle teglie, per evitare di deformare le sagome sollevandole (l'impasto è morbido e duttile), conservandolo in frigorifero tra un "ritaglio" e l'altro.
  6. Anche le teglie in attesa di essere infornate è meglio mantenerle al fresco.
  7. Infornare e cuocere per 9 minuti circa, finché i bordi diventeranno dorati. Lasciare raffreddare, poi decorare a piacere con cioccolato fuso a bagnomaria, utilizzando un cornetto preparato con carta forno.
  8. Se lo si utilizza, si possono decorare anche con della glassa di zucchero.
  9. Si conservano parecchio tempo nelle scatole di latta o in vasi vetro chiusi.

venerdì 23 dicembre 2011

- 2 ..... IL SUONO DELLE CAMPANELLE E IL PROFUMO DEL NATALE ...

Siamo agli sgoccioli e mentre finisco di decorare i biscotti di panzenzero, ascolto la versione di Jingle Bells che preferisco in assoluto ... quella di Bing Crosby & Andrew Sisters .... i ricordi affiorano a frotte fra il profumo di spezie e le formine che ogni Natale riemergono dalla scatola dei tagliabiscotti a tema ..... e mi rendo conto quale immenso potere hanno i profumi e i suoni, spesso non presi molto in considerazione perchè la vista la fa da padrona .... oggi, con gli occhi chiusi, dedico questo post al grande dono che sono udito e olfatto, complici discreti di splendidi ricordi che si vestono a festa, perchè ogni Natale risveglia in me emozioni infinite ... buon ascolto ....

Jingle bells, jingle bells
Jingle all the way!
Oh what fun it is to ride
In a one horse open sleigh!
Jingle bells jingle bells
Jingle all the way!
What fun it is to ride and sing
In a one horse open sleigh!

Dashing through the snow
In a one horse open sleigh
O'er the fields we go
Laughing all the way.
Bells on bobtail ring
Making spirits bright.
What fun it is to ride and sing
A sleighing song tonight.

(Jingle bells, jingle bells
Jingle all the way!
Oh what fun it is to ride
In a one horse open sleigh!

Jingle bells, jingle bells
Jingle all the way!
Oh what fun it is to ride
In a one horse open sleigh!)

Dashing through the snow
In a one horse open sleigh
O'er the fields we go
Laughing all the way.
Bells on bobtail ring
Making spirits bright.
Oh, what fun it is to ride and sing
A sleighing song tonight.

Jingle bells, jingle bells
Jingle all the way!
Oh what fun it is to ride
In a one horse open sleigh!

Jingle bells, jingle bells
Jingle all the way!
Oh what fun it is to ride
In a one horse open sleigh

* * * * * * * * * * * * * *

Jingle bells, jingle bells
Jingle all the way!
Oh what fun it is to ride
In a one horse open sleigh!

Jingle bells, jingle bells
Jingle all the way!
Oh what fun it is to ride
In a one horse open sleigh




giovedì 22 dicembre 2011

- 3 ... COL CAVOLO .... TI ACCOMPAGNO ANCHE IL NATALE :))

 Fra tutte le portate che presenteremo sulla tavola di Natale, non possiamo dimenticare un contorno che accompagni diligentemente l'importanza della pietanza, ne alleggerisca il gusto magari un po' più intenso e complesso perchè è la tavola delle feste e che ci ricordi che le verdure non hanno mai giorni di "riposo" e devono sempre essere abbonadantemente presenti nella nostra alimentazione.
Quello che presento oggi è un contorno che richiama i colori e i profumi dell'inverno e si accompagna benissimo ai piatti nobili del Natale.
Servitelo sistemato a corona attorno alla pietanza o sagomato con un coppapasta a forma di alberello o stellina e vedrete che gli ospiti gradiranno questo

CAVOLO CAPPUCCIO STUFATO ALLE BACCHE DI GINEPRO E MELE

1 cavolo cappuccio rosso medio
2 C di olio extravergine di oliva
1 c di semi di finocchio o cumino
1 c di bacche di ginepro
1 C di aceto di mele o di riso
1 C di aneto fresco tritato
sale e pepe q.b.
1 mela dolce
  1. Lavare ed affettare sottilmente il cavolo.
  2. Versare l'olio in un tegame, scaldarlo, poi unire le bacche di ginepro e i semi di finocchio (o cumino).
  3. Lasciare insaporire per 30 secondi, poi aggiungere il cavolo, condire con un pizzico di sale e saltarlo qualche minuto, mescolando con un cucchiaio di legno.
  4. Sfumare con l'aceto, aggiungere se necessario poca acqua, coprire e lasciare cuocere finché sarà tenero ma leggermente al dente.
  5. Due minuti prima di spegnere, unire la mela tagliata a pezzetti con uno spessore di 3 mm, lasciare insaporire per 2 minuti, regolare di sale e pepe a piacere, condire con l'aneto, spegnere e servire caldo.

mercoledì 21 dicembre 2011

- 4 ... LA TRADIZIONE SI "RIVISITA A FESTA "

Uno dei piatti tipici lombardi è il risotto alla milanese con i fegatini di pollo .... ed è anche uno dei piatti che definisco "del ricordo", in questo caso, davvero molto molto lontano :)))
E' proprio su questo piatto che ho deciso di sperimentare una versione vegana che, con la sua semplicità, riesce facilmente a indossare un vestito a festa. Un semplice risotto allo zafferano servito a corona con una piccola dadolata di seitan e funghi al centro .....servitelo sull'alzatina per dolci decorata con un bel fiocco rosso o dorato e vedrete che figurone: con poca spesa ... massima resa !!!!



CORONA DI RISO ALLO ZAFFERANO CON DADOLATA DI SEITAN E FUNGHI AL BRANDY



Per il risotto
240 g di riso Carnaroli semintegrale
2 scalogni tritati finemente

1 lt Di brodo vegetale ben saporito

1 Cucchiaio di lievito in scaglie (facoltativo)

Sale marino q.b.

2 Cucchiaio di olio extravergine di oliva

¼ Tazza di vino bianco secco

1 bustina di zafferano in polvere o un pizzico in pistilli



Per la dadolata di seitan
300 gr. di seitan naturale (tofu o tempeh in caso di intolleranza al glutine)
1 cipolla piccola tritata

2 C di olio extravergine di oliva

Una manciata di funghi secchi

1 bicchierino di brandy

Shoyu o tamari a piacere

1 c di aceto di mele o di riso

Un pizzico di aglio in polvere

Sale e pepe a piacere

Un pizzico di erbe essiccate a piacere

1 C di farina di riso



  1. Versare la gli scalogni in un tegame, unire l’olio e 2 C di acqua, un pizzico di sale e lasciare rosolare a fiamma bassa finché la cipolla comincerà a prendere colore.
  2. Versare il riso precedentemente risciacquato e scolato, unire un pizzico di sale e lasciarlo insaporire per qualche minuto, poi sfumare col vino bianco e lasciarlo evaporare sempre mescolando con un cucchiaio di legno.
  3. Aggiungere mano a mano il brodo vegetale, mescolando spesso e lasciare cuocere su fuoco medio-basso, finché il riso raggiungerà il livello di cottura preferito ma sempre al dente; regolare di sale, unire lo zafferano e attendere che si distribuisca, mescolando sempre con cura.
  4. Nel frattempo, in un altro tegame,  rosolare nell’olio la cipolla con un pizzico di sale, aggiungere i funghi rinvenuti facendoli bollire in acqua per 8 minuti con una fetta di limone, scolati e tritati grossolanamente. Condire con un pizzico di sale e lasciare insaporire qualche minuto. Unire il seitan (o il tofu o tempeh) tagliato a dadini, lasciare rosolare per 5 minuti. mescolando spesso.
  5. Sfumare con il Brandy, lasciare evaporare, aggiungere parte dell’acqua di cottura dei funghi senza usare la parte finale che potrebbe contenere terra.
  6. Regolare di sale, aggiungere le erbe aromatiche, l’aceto e lasciare cuocere coperto per 10 minuti.
  7. Cospargere con la farina di riso e mescolare perché si sciolga nel condimento del seitan, se necessario, unire qualche cucchiaio di acqua per ottenere una delicata salsa fluida e cremosa e cuocere per 5 minuti mescolando spesso. Spegnere e mettere da parte in attesa della cottura del riso.
  8. Una volta cotto il risotto, spegnere, condire con il lievito in scaglie e, a piacere, un cucchiaio di olio, mantecare per 30 secondi, coprire e lasciare riposare per qualche minuto.
  9. Bagnare velocemente sotto acqua corrente uno stampo a ciambella, riempirlo con il risotto e premere leggermente, capovolgerlo e servire in tavola riempiendo il buco al centro con la dadolata di seitan (o altro) e funghi.

Variazioni:

  1. Volendo prepararlo in anticipo, fermare la cottura quando il riso sarà bene al dente, foderare lo stampo con carta forno, oppure ungere lo stampo, cospargerlo di pangrattato e procedere con il riempimento dello stesso, poi conservarlo in frigorifero fino al momento di servirlo. Passarlo in forno a 170° per 15/20 minuti circa, capovolgerlo e procedere come sopra.
  2. Si può servire scodellandolo da stampi piccoli e individuali, distribuendo il seitan attorno invece che in centro.

martedì 20 dicembre 2011

- 5 ... LO SPIRITO DEL NATALE .... PASSATO, PRESENTE E FUTURO ....

"A Christmas Carol" di Charles Dickens ( in italiano "Racconti di Natale), è un libro che non si può non aver letto almeno una volta nella vita ..... La prima edizione è stata pubblicata nel 1843 e, da allora, non si sono mai interrotte ... Nel 1938 ne hanno fatto un primo film (bellissimo), nel 2001 un cartone animato e nel 2009 un nuovo film anche in versione tridimensionale .....
E' uno dei miei libri preferiti, l'ho letto più volte e l'ho fatto leggere prima a mia figlia Nausicaa e ora a Robert ... Ne esistono versioni anche dedicate ai bambini e, quindi, più semplici da leggere ... scegliete voi ... su carta o su video valgono tutti la pena di dedicargli del tempo .... hanno la capacità di creare un'atmosfera magica e sanno proprio di "Natale".

Sotto l'albero ci starebbe proprio bene; qualcosa per rinfrancare lo spirito e per ricordarci che l'aria del Natale non è fatta solo di lustrini, tavole imbandite e luci colorate ma di opportunità, che ci permettano di guardarci dentro, dandoci la possibilità di ritrovare la vera essenza di queste feste e di condividere momenti di gioia con le persone che hanno un posto speciale nei nostri cuori !!!
Che lo spirito del Natale passato ci aiuti a ricordare le persone che sono lontane e per altri viaggi senza lasciarci tristezza, che lo Spirito del Natale presente sia con tutti noi .... perchè è solo il presente che ci permette di cambiare lo Spirito del Natale futuro delle nostre vite :))


- 6 ... METTI LO STUZZICHINO A PRANZO

Poco tempo fa, avevo  trascritto la traccia di salatini tradizionali trovati su internet, con l'intenzione di trasformarli in versione vegana .... così ho colto l'occasione di un aperitivo natalizio con lo staff di  "Quaderni e Fornelli" del Luogo Ideale Iper per sperimentarli: semplici, veloci, buoni, adatti alle occasioni ma anche come snack spezzafame. Ovviamente cambiando i condimenti, si otterranno gusti sempre differenti.
Per lo "spilucco" che precede la grande abbuffata sono perfetti, tagliati a forma di alberelli, stelline e via di seguito .....

SALATINI ERBE E NOCI

200 gr. di farina Enkir
70 gr. di fioretto di mais
40 gr. di farina di grano saraceno
1 rametto di rosmarino
3 foglie di salvia fresca
150 gr. di margarina bio
30 gr. di vino bianco
20 gr. di acqua
2,5 c di sale marino
Una macinata di pepe
Una bella manciata di noci sgusciate + alcune tenute da parte per la decorazione
Qualche pomodoro secco morbido
Paprica dolce a piacere
Erbe essiccate a piacere
Latte di soia q.b.



1.  Versare le farine in una ciotola, unire le noci e le erbe fresche tritate finemente, quelle essiccate, pepe, sale, paprica, i pomodori tritati e la margarina a pezzetti.

2.   Impastare con le mani aggiungendo il vino e impastare qualche minuto, finché si otterrà un panetto omogeneo e compatto.

3.   Lasciare riposare un’ora in frigorifero.

4.   Foderare due teglie con carta da forno, riscaldare il forno portandolo a 175°.

5.   Stendere l’impasto in una sfoglia con spessore di circa 4 mm.

6.   Con dei taglia biscotti, ritagliare dall’impasto i salatini, distribuirli sulle teglie, spennellarli accuratamente con il latte di soia e decorare con un pezzetto di noce.

7.   Infornare e cuocere per 15 minuti. Si conservano in una scatola di latta o in un vaso di vetro chiuso.

domenica 18 dicembre 2011

- 7 ... SICILY IN A JAR: ALIVI CUNZATI (OLIVE CONDITE)

Per il settimo giorno del nostro conto alla rovescia, propongo queste olive schiacciate e condite alla siciliana (ovviamente personalizzate :)).
Stuzzicanti, gradevoli al proprio gusto perché decidiamo noi come aromatizzarle, facili da preparare e dono gradito per chi le riceve.
Sembra un lavoro lungo e macchinoso ma non lo è affatto: è la fase dell'ammollo che richiede diversi giorni di tempo, ma l'azione che dobbiamo fare quotidianamente è solo il risciacquo .... per regalarle o servirle con l'aperitivo di Natale, non abbiamo abbastanza tempo a disposizione, però si possono utilzzare delle grosse olive in salamoia già pronte e passare direttamente all'operazione di assemblaggio.
Vi consiglio, comunque, di provare la ricetta dall'inizio perchè sono davvero "notevoli" !!!!
ALIVI  CUNZATI (OLIVE CONDITE)

2 kg. Di olive verdi fresche
Sale marino Mothia q.b.
Olio extravergine di oliva q.b.
Origano q.b.
Una manciata di pomodori secchi a striscioline
Un cucchiaio di peperoni sott’aceto
Una manciata di capperi dissalati
Qualche strisciolina di buccia di arancia
Qualche spicchio di aglio a piacere
Semi di finocchio a piacere
peperoncino a piacere
Qualche cucchiaio di aceto di riso a piacere


  1. Lavare bene le olive sotto acqua corrente, scolarle, poi schiacciarle una per una aiutandosi con un batticarne (attenzione agli schizzi)
  2. Versarle in una ciotola o un vaso capiente, coprirle di acqua e lasciarle riposare per 24 ore. Il giorno successivo risciacquarle (l’acqua diventerà sempre scura) e rimetterle nel contenitore sempre coperte di acqua.
  3. Ripetere l’operazione per almeno 6 giorni, finché avranno perso l’eccessivo amaro.
  4. A questo punto portare a bollore una bella casseruola di acqua, versare le olive scolate e lasciarle bollire per 2 minuti. Scolarle e metterle da parte.
  5. Nel frattempo portare a bollore circa 3 lt. Di acqua con 600 gr. di sale marino (200 circa per litro). Lasciare bollire qualche minuto, finché il sale sarà completamente sciolto.
  6. Versare la salamoia sulle olive e lasciare riposare per 24 ore.
  7. Per 4 giorni ripetere l’operazione rinnovando la salamoia; le olive diventeranno sempre più scure e morbide.
  8. Trascorso questo tempo, risciacquarle sotto acqua corrente e lasciarle immerse in acqua dolce per 15 ore. Risciacquare e assaggiare per accertarsi che l’eccesso di sale sia stato eliminato. Se fossero ancora troppo salate, rinnovare l’acqua e lasciarle immerse fino al giorno successivo.
  9. Scolarle e lasciarle asciugare.
  10. Nel frattempo sterilizzare e asciugare perfettamente i vasi scelti per la conserva.
  11. Preparare gli spicchi di aglio, mondandoli, tagliandoli a metà ed eliminandone il germoglio interno.
  12. Distribuire le olive nei vasetti, alternandole a strati con i condimenti scelti (origano,pomodori secchi, peperoni, semi di finocchio, capperi, arancia, aglio etc…).
  13. Premere bene le olive, versare aceto di riso o di mele a piacere (qualche cucchiaio non di più) e coprire completamente con olio, inserire i dischetti di plastica appositi per tenere le conserve sotto il livello del condimento e lasciare riposare qualche giorno prima di consumare.
  14. Si conservano in frigorifero o in luogo fresco.

sabato 17 dicembre 2011

- 8 ... IL REGALO PER GLI AMICI APPASSIONATI DI FITNESS :))

Il numero 8 lo dedico agli  "apasionados" del fitness, quelli che lo fanno per mantenersi giovani e quelli che lo fanno per mantenersi in forma, ma questo regalino è adatto anche per quegli amici che sono sempre di corsa o che ci tengono alla linea ... così ho preso spunto dalle modalità utilizzate nel crudismo e l'ho personalizzata ....
Buone e sfiziose, a base di frutta fresca e di frutta secca .... ricca di sali minerali, proteine vegetali e vitamine tutta naturale, senza laggiunta di nessun diabolico ingrediente sintetizzato nei laboratori: sono piaciute anche alla mia metà che non ama nè la frutta secca, nè tantomeno quella fresca :)))
In questo caso è stato usato il kaki (è dolce, calorico e a me piace da morireeeee ) ma possono essere utilizzati altri frutti come la mela e la pera, così come la frutta essiccata può variare o può essere arricchita anche da fiocchi di avena piccoli o cereali soffiati .... cannella, zenzero .... arancia e gocce di cioccolato ..... insomma: chi più ne ha più ne metta !!!


BARRETTA DI FRUTTA SECCA E KAKI

4 kaki rossi e maturi
la buccia di 2 limoni bio grattuggiata
2 manciate di nocciole tostate
2 manciate di mandorle tostate
1 manciata di noci sgusciate
2 cucchiai di uvetta
1/2 c di vaniglia in polvere bio
un pizzico di sale
carta da forno, essiccatore
  1. Ricavare da kaki la polpa e versarla in una ciotola; frullare velocemente con il minipimer e mettere da parte.
  2. Aggiungere la buccia di limone, la vaniglia e il sale e mescolare.
  3. Tritare le nocciole, le noci e le mandorle assieme anche all'uvetta.
  4. Unire il composto di frutta secca al frullato di kaki, mescolare con cura fino ad ottenre un composto di consistenza morbida ma non troppo liquido; eventualmente aggiungere altra frutta tritata.
  5. Foderare i cestelli dell'essiccatore con carta da forno avendo cura che anche i bordi lo siano, e distribuirvi  il composto raggiungendo uno spessore massimo di 1 cm. 
  6. Lasciare essiccare a 40° per 30 ore circa o finché il composto sarà compatto e asciutto.
  7. Tagliare a losanghe e lasciare asciugare ancora per un paio di ore.
  8. Riporre in una scatola di latta o in vaso di vetro da confezionare con nastri se destinati per regalo.

venerdì 16 dicembre 2011

- 9 ... NEL PANE IL PROFUMO DI UN RUSTICO NATALE

Ho promesso un countdown dal profumo natalizio e per il "- 9" voglio condividere questo meraviglioso pane con l'uvetta, dal profumo tipico della Bäckerei altoatesina ... un omaggio al profumo di Merano e dintorni, dove tra mercatini di Natale, immensi pascoli verdeggianti e meli in fiore ho lasciato, nell'arco di molti anni di vacanze, un pezzetto di cuore .....

PANDUVETTA DI SEGALE CON PASTA MADRE

500 gr. di farina integrale di segale                    150 gr. di pasta madre fluida
½ c di sale fino                                                 300 gr. di uvetta
½ c di cannella in polvere                         1 pizz. Di chiodi di garofano in polvere
270 gr. circa di acqua                                       3 C di malto di riso       

  1. La sera prima versare il lievito madre in una ciotola, aggiungere due cucchiai di farina 0, 2 cucchiai di acqua, mescolare con energia per amalgamare il composto, coprire con pellicola trasparente e lasciare riposare tutta notte a temperatura ambiente.
  2. Il giorno dopo, versare la farina in una ciotola, il lievito madre rinvenuto, le spezie, il malto, l’uvetta e cominciare ad impastare aggiungendo poco alla volta l’acqua; aggiungere il  sale e amalgamare delicatamente tutti gli ingredienti “accarezzandoli”. Rovesciare su una spianatoia, formare un filone con il centro leggermente più alto di spessore.
  3. Foderare uno stampo da plumcake con un telo di cotone asciutto abbondantemente infarinato, sistemarvi il filone di impasto, infarinare la superficie, coprire con i lembi del telo e lasciare lievitare in n luogo tiepido per 4 ore.
  4. Riscaldare il forno a 240°.
  5. Trascorso il tempo di lievitazione, rovesciare la pagnotta su una teglia, infornare nella parte più bassa del forno, chiudere ed abbassare la temperatura a 160°. Cuocere per 1 ora e mezza circa. Lasciare riposare un giorno prima di consumare.
  6. Si mantiene per diversi giorni, avvolgendolo in un telo di cotone.

    - 10 .... PARTE IL CONTO ALLA ROVESCIA

    Mancano 10 giorni ...... le giornate diventano sempre più frenetiche, gli impegni sempre più incalzanti, le cose da fare si moltiplicano a vista d'occhio (o forse si "accumulano" perchè non si smaltiscono :))) 
    Ancora una volta "l'inferno si è lasticato dei miei buoni propositi", quelli che ogni anno mi propongo e quelli che ogni anno si traformano in "piastrelle" :))))
    A gennaio mi dico sempre che il prossimo Natale riuscirò a organizzare tutto con calma e con anticipo e che mi godrò il mio "calendario dell'Avvento" assaporando l'aria di festa .....
    Invece eccomi qui anche quest'anno nel turbinio degli impegni che mi fa sentire come un fiocco di neve nel vento della Tramontana e allora mi soffermo a pensare se davvero anche questa frenesia non sia parte del Natale ... perchè arrivato il fatidico giorno finalmente tutto si trasforma in pace e serenità, nella gioia di trascorrere una giornata magica affacciati su tavole imbandite e dorate tra sorrisi di bimbi e soddisfazione di grandi ..... non si riconosce la luce senza aver conosciuto il buio ..... non si apprezza la pace del Natale senza conoscerne la frenesia :)))
    Allora ho deciso di far partire un "countdown", condividendo ogni giorno qualcosa da dedicare al Natale ... semplici e naturali ricette utili per un goloso regalo o per arricchire il ricettario di famiglia, parole e musica per riscaldare i cuori, colori e immagini per rallegrare l'anima ....


    BISCOTTONI ALLE MANDORLE E CILIEGIE ESSICCATE



    2 T di farina di farro

    ½ T di farina enkir

    1 T di sciroppo di riso

    1 cucchiaino di polvere lievitante bio (cremortartaro)

    ½ c di bicarbonato di sodio

    10 ml. di aceto di mele o di riso

    1 C di estratto di mandorla bio

    1/2 T di mandorle affettate

    1 cucchiaino di buccia d'arancia grattugiata

    1 T di ciliegie essiccate tritate

    ¼ c di cannella

    1 pizzico di sale marino

    Latte di riso o soia q.b.


    Preriscaldare il forno a 175°
    1.     Unire gli ingredienti secchi in una ciotola di medie dimensioni.
    2.     Mescolare in un’altra ciotola l’aceto di mele, l’estratto di mandorle, lo sciroppo di riso. Aggiungere agli ingredienti secchi, impastando delicatamente con le mani.
    3.     Unire le ciliegie, la scorza d’arancia e la cannella, poi aggiungere le mandorle; mescolare accuratamente fino ad ottenere un composto omogeneo e della consistenza di una pasta frolla; eventualmente aggiungere qualche cucchiaio di latte di cereali.
    4.     Su una superficie infarinata, dividere l’impasto a metà e formare due cilindri di circa 14 cm di lunghezza e 5 cm. di spessore.
    5.     Sistemarli su una placca foderata con carta da forno, schiacciarli leggermente e cuocere 20/25 minuti circa, finché la superficie diventerà dorata e, inserendo uno spiedino di bambù al centro, ne uscirà asciutto.
    6.     Lasciare intiepidire su una gratella.
    7.     Nel frattempo portare il forno a 190°.
    8.     Tagliare i filoni diagonalmente, ottenendo dei biscotti con una larghezza al massimo di 2 cm.  Infornare    nuovamente per altri 7-8  minuti finché saranno dorati.
    9.     Lasciate raffreddare e conservare in una scatola di latta.
    10.   A piacere si possono intingere per la metà in cioccolato fondente fuso, cospargendoli di filetti di mandorle.

    mercoledì 14 dicembre 2011

    LODI E IL PROFUMO DI UN ANTICO NATALE

    La cascina della Lia si è vestita a festa quando il 27 novembre scorso si è svolto il corso di cucina naturale che aveva come tema "UN NATALE VEGANO".

    Avete presente 11 donne che tutte assieme nella rustica cucina di una cascina tagliano, impastano, friggono, saltano verdure, seitan, cereali e via dicendo?
    Avete presente il chiacchiericcio di 11 donne che ridono, si scambiano battute e, dopo un'oretta, se la raccontano come una volta "in cucina a far filò " ?
    Avete presente i profumi che invadono la cucina e stuzzicano l'appetito che viene già li' e non solo mangiando ?
    Avete presente l'aria godereccia sui visi di 11 donne che si gustano un caldo punch del moro con caffé d'orzo e cioccolato extra fondente ?
    O che si ciucciano le dita dalla glassa all'arancia della torta ?
    Ecco: questa è l'aria del Natale di una volta, quello che si ricordano i nostri genitori e i nostri nonni, quello che incuriosiva i bimbi e che creava quell'atmosfera di festa ...... e che finiva con i bottoni delle gonne e dei pantaloni slacciati per la mangiata abbondante in compagnia  :)))
    Grazie a queste 11 belle donne, che hanno permesso la buona riuscita di una giornata che ha preannunciato la festa più "golosa" dell'anno !!!!

    PS: per correttezza voglio specificare che le donne erano 11 ma i partecipanti erano 12, visto che un "piccolo cuoco" ha assistito in diretta dalla "panciotta" della sua mamma ....... speriamo che si sia divertito anche lui :DDDD

    martedì 13 dicembre 2011

    "IMPARA NELLA SEMINA, INSEGNA NEL RACCOLTO, ED IN INVERNO GODI ....".

    E' nella frase di William Blake sull'inverno che si racchiude la saggezza di questa stagione .... l'impegnativo lavoro delle stagioni precedenti si placa in inverno, quando dovremmo (e sottolineo... dovremmo :))) dedicarci al godimento dei relativi "frutti".
    La dispensa è colma dei raccolti che si conserveranno fino al risveglio della natura .... molti animali si cullano ormai nel piacere del letargo, le piante apparentemente secche e morte dormono e si riposano,  rallentate in attesa della primavera, gli esseri umani .... beh, gli esseri umani si fanno prendere dalla frenesia delle feste di Natale ma poi .... dovrà arrivare il tempo del meritato riposo ......
    Quel riposo racchiuso nella profondità nel nostro essere, insito nei pensieri più intimi e che fa capolino qua e là solo per, ancora una volta, "godere" di una cena o di una merenda con gli amici o con le persone a noi più care, di momenti magici sulla neve delle montagne o di passeggiate ben coperti sulla battigia vuota di una spiaggia.
    Fuori il freddo comincia a farla da padrone (e sarebbe anche ora :)) in un periodo dove la dominante energia yin prevale sullo yang dormiente e le giornate si accorciano, marcando sempre più in noi la necessità di trovare calore; il calore del pigiamone di flanella, delle pantofole calde, del nostro maglione preferito anche se "speluccato" e slabrato, il calore dei guanti e dei cappellini di feltro o di lana che rallegrano le strade, spiccando sul bianco ma anche sul blu scuro e sul nero delle ombre, che sono i colori dell'inverno.... è il tempo dove le emozioni danzano con le intenzioni lì, sopra di noi, nei nostri pensieri che divagano tra ricordi e progetti .... galleggiano sull'acqua che è l'elemento legato a questa stagione, che richiede di riscaldare il nostro organismo che si troverà, così, pronto e in piena forma per affrontare il successivo elemento che avrà bisogno dell'acqua per alimentarsi: il legno.
    Così si devono evitare cibi che raffreddano il corpo come l'eccessiva frutta fresca, succhi zuccherati, gelati e bevande fredde, verdure di natura estiva (pomodori, zucchine, melanzane etc...) e l'eccesso di cruditè, per lasciare spazio alle cotture più lunghe, magari anche con pentola a pressione, a brasati, stufati, cotture al forno, l'utilizzo di radici e verdure tonde sarà gradito e il grano saraceno con l'avena che è nutriente e riscaldante rallegrerà la nostra tavola; le bevande calde, le creme di cereali al mattino, le zuppe di cereali e legumi, i dolci a base di frutta secca e le alghe che sono in stretta connessione con l'energia acqua e che ci forniscono grandi riserve di sali minerali ....
    Non è complicato, basterà ascoltare il "richiamo della foresta" e tutto si muoverà in equilibrio .... lentamente ma inesorabilmente .... come sempre, lasciandosi andare al flusso della vita e alla musica della natura ...... namasteé (नमस्ते)

    martedì 6 dicembre 2011

    SUGO ROSSO ... MA NON DI POMODORO :))

    Nonostante i pomodori siano un frutto davvero notevole, versatile e gustoso con grandi proprietà nutrizionali, facendo parte della famiglia definita solanacee non risulta gradito a tutti anche a causa, sempre più spesso, di  intolleranze proprio verso questo meraviglioso dono della natura :))
    Così per scelta personale libera o "costretta" spesso ci si ritrova a dover fare i conti anche con il desiderio di un po' di colore vermiglio nel piatto e di un condimento che possa sostituire la nostra trdizionale salsa di pomodoro ..... ecco una proposta che vi lascerà piacevolmente sorpresi ... provate e mi saprete dire ....

    SUGO ROSSO SENZA POMODORO 


    400 gr. di carote pulite 
    1 cipolla  
    250 gr. di barbabietola rossa cotta e già mondata dalla buccia
    2 C di olio evo 
    1 pizzico di sale 
    3 C di acidulato di umeboshi 
    Basilico 
    1 T di acqua

    1. Pulire la cipolla ed affettarla a mezzaluna. Soffriggerla nell’olio per qualche minuto.
     
    2. Aggiungere le carote e la barbabietola a pezzetti, condire con un pizzico di sale, lasciare insaporire qualche minuto, poi aggiungere l’acqua, mescolare e coprire. Cuocere per 30 minuti o finché le verdure saranno morbide. 
    3. Raggiunta la cottura, levare dal fuoco, frullare col minipimer, condire con l’acidulato di umeboshi e rimettere 2 minuti sul fuoco. Spegnere e condire a piacere col basilico spezzettato.

    N.B. : questa salsa è un esempio di "alchimia" culinaria ... un po' come i dolci .... regola numero uno è attenersi alle dosi ... una carota in meno o in più cambierà il risultato finale !!!!!

    giovedì 1 dicembre 2011

    NELL'ARIA DEL LUOGO IDEALE SI SENTE GIA' PROFUMO DI FESTA ...

    Erano 16 i partecipanti che hanno formato la brigata alle cucine di Quaderni e Fornelli di Iper Portello a Milano ... maniche rimboccate, grembiuli e chi al taglio, chi al lavaggio verdure, chi agli impasti,  si sono alternati con allegria e impegno per affrontare questo nuovo viaggio gastronomico alla scoperta di un'alimentazione alternativa.

    Hanno lavorato alacremente per portare a termine il menù proposto .... qualcuno che già conosce questa cucina, qualcuno che sta imparando con curiosità e qualcuno che era "novizio", ma quello che è sempre bello sta proprio nel fatto che tutti hanno lavorato e imparato qualcosa di nuovo, scambiandosi anche le proprie esperienze culinarie.














     Profumo d'arancia e cannella, impasti croccanti o consistenze morbide, sapori delicati e leggeri, qualche attenzione in più alle forme e alla mise en place e il pain d'epicés mostoso e speziato, hanno creato assieme alle chiacchiere (che sono d'obbligo in ogni cucina che si rispetti), un'atmosfera di festa.
     E alla fine: il pranzo è stato servito, tutti assieme a tavola proprio come un bel gruppo di amici .......
    Siete stati davvero bravi :))
















     Intanto, guardando dalle grandi finestre della cucina, le bellissime casette di legno illuminate a festa con le bancarelle Trentine, creano una frizzante atmosfera e ci ricordano che il Natale sta arrivando anche quest'anno ... nonostante tutto e tutti :)))))

    mercoledì 30 novembre 2011

    UNA PICCOLA SCIALUPPA ....

    http://melagranata.it/2011/iniziative/una-ricetta-per-i-bambini-di-rocchetta-vara/


    Il mare di internet è ricco di idee, iniziative sociali, contest per divertirsi .... insomma vi si trova tutto quello che si desidera ..... tipo albero della Cuccagna .... navigando e approdando nelle cucine di altri blogger mi sono imbattuta in un'iniziativa che mi è davvero piaciuta e mi ha colpito: si chiama "Una ricetta per i bambini di Rocchetta Vara del Gulliver" .... si tratta di una Comunità cooperativa che si occupa di bambini, anziani e disabili e che ha visto il proprio "Nido di accoglienza" devastato dall'alluvione dello Spezzino ..... Ho deciso di partecipare con una semplice ricetta che profuma ancora d'estate, quell'estate che tutto asciuga e rallegra, quell'estate che ci auguriamo porterà un po' di sole nei cuori di chi sta vivendo questa triste esperienza .... Le ricette verranno poi donate alle coordinatrici del progetto Gulliver che, mettendole in vendita, raccoglieranno fondi per la ricostruzione delle strutture distrutte e il materiale disperso ....  inserisco anche il logo con i dati IBAN per chi volesse contribuire anche con piccole cifre :D e quello dell'iniziativa con il riferimento al blog per partecipare con eventuali altre ricette ... Nel mare di internet i pesci sono tanti, le navi solcano le acque alla ricerca di nuovi porti da scoprire .... ogni tanto incappiamo nelle tempeste di altri e, oggi, mi sono sentita di lanciare un piccola scialuppa che però aiuterà a fare la differenza :DD














    UNA RICCA PANZANELLA RIVISITATA

    4 fette di pane integrale bio 200 gr. di fagiolini
    2 carote
    1 barbabietola cruda
    1 costa di sedano bianco
    5 foglie di scarola
    10 foglie di belga
    1 spicchio di aglio
    Sale e acid. Di umeboshi
    5 foglie di insalata riccia
    2 zucchine sode
    1 T di ceci lessati

    Per la salsa

    1 C di capperi dissalati
    3 foglie di menta fresca
    1 C di pinoli
    1 C di olive verdi denocciolate
    ½ panino raffermo
    ¼ T di aceto di mele o di riso
    3C di olio una manciata di prezzemolo
    Acqua q.b. sale q.b.

    1. Pulire il sedano dai filamenti e tagliarlo a bastoncini lunghi 3 cm.
    2. Pelare le carote e la barbabietola, mondare le zucchine; tagliare le verdure a bastoncini come sopra, pulire i fagiolini.
    3. Scottare le verdure separatamente in acqua leggermente salata.
    4. versarle in una terrina assieme ai ceci e condire con l’umeboshi e un filo di olio.
    5. Nel frattempo ammollare il panino nell’aceto diluito con poca acqua. Strizzarlo e frullarlo con il resto degli ingredienti per la salsa.
    6. Tostare le fette di pane, strofinarle con lo spicchio di aglio e sistemarle sul fondo del piatto.
    7. Versare le verdure alternandole con le foglie di insalata e condire con la salsa.

    lunedì 28 novembre 2011

    QUANTO BASTA PER .... TRASFORMARE QUBI' IN UN VERO E PROPRIO LABORATORIO :))

    http://www.qubito.org/
    Settimana scorsa si sono svolti i due corsi di laboratorio vegano presso la sede dell'Associazione Qubì di Torino,  una location davvero carina dove si svolgono eventi di vario genere culturali, sociali, ambientali ... un vero e proprio vulcano di opportunità e di idee .... nel salone principale era presente una bellissima mostra di sculture in cotto e argilla, peccato non averle fotografate, d'altronde siamo stati impegnati tutti nello svolgimento di questi due interessanti corsi, durante i quali gli allievi sono stati bravissimi e hanno prodotto alimenti base come il latte di cereali o quello di mandorle, il dado vegetale, i germogli, marmellate e chutney fino a introdurci nell'invisibile mondo fantastico delle fermentazioni lavorando la soia per ottenere il tempeh, il riso dolce per fare l'amasake e così via ... tofu e seitan senza segreti e il glutine per giochi di consistenze gusto e reazioni fisiche e chimiche preparando anche i "ciccioli" vegani :)))


    Abbiamo toccato e approfondito vari argomenti e cucinato il pranzo utilizzando le materie prime prodotte durante le lezioni, ma non solo: nella seconda giornata sono riuscita a dimostrare che nulla vene sprecato, riutilizzando l'okara per fare degli sfiziosi crackers ai semi da sgranocchiare col chutney di zucca e, assieme allo "scarto" del latte di mandorle una buonissima torta farcita con la marmellata di frutta autunnale .... la crusca di riso per piccoli pancakes da gustare col burro di noci ...... insomma due giornate intense e "laboriose" a 360° ma tutti siamo rimasti soddisfatti .... Grazie alla mitica e vulcanica Anna, donna davvero dalle mille risorse che con la sua energia "piena" ma rilassante ha reso possibile questa piacevole esperienza ... e per chi non avesse potuto partecipare .... ci sarà il replay a gennaio :)), sempre all'ombra della bellissima Mole Antonelliana !!!!