Non vi è nulla di più fugace che il cibo ... ma nella memoria il suo ricordo rimarrà immortale ...


domenica 25 marzo 2012

PROFUMO DI .... AGLIO

"L'Inghilterra e' l'unico paese in cui il cibo e' piu' pericoloso del sesso" (Glenda Jackson) 

E proprio durante il nostro soggiorno a Londra ho assaggiato questo stuzzichino fantastico:

GARLIC BREAD

1 filoncino di pane morbido
2 spicchi di aglio sbucciati e senza germoglio
un ciuffo di prezzemolo fresco
3 C di olio extravergine di oliva
2 C di "fonduta vegusto" oppure 1 C di besciamella vegan insaporita al curry
sale, pepe e paprica dolce a piacere

  1. Riscaldare il forno a 170°.
  2. Tagliare il filoncino a fettine ma senza staccarle dal fondo.
  3. nel suribachi (o in un mortaio tradizionale),  mettere gli spicchi di aglio cominciando a schiacciarli col pestello.
  4. Unire poco alla volta tutti gli ingredienti, schiacciandoli finché si otterrà una salsa morbida.
  5. A questo punto spalmare leggermente le fette su un lato, sistemare il pane sopra una teglia bassa foderata con carta da forno, cospargerlo a filo con olio extravergine di olio (poco) e infornarlo per 10 minuti, finché si sarà leggermente tostato.
  6. Servire le fettine come stuzzichino o per accompagnare una vellutata di verdura.
  7. Noi lo abbiamo mangiato in accompagnamento ad una vellutata di cavolfiore e kombu.

martedì 20 marzo 2012

VOGLIO FARE CON TE CIO' CHE LA PRIMAVERA FA CON I CILIEGI ....

"Fiori rosa fiori di pesco c'eri tu, fiori nuovi stasera esco  ho un anno di più ..... " e con le parole di questa bellissima canzone del grande Lucio Battisti possiamo annunciare, ormai, che la primavera è arrivata ..... Spingeva da tempo dietro i bozzoli che, impazienti, quest'anno hanno atteso a lungo sui rami degli alberi per trasformarsi in gemme e ora, finalmente, eccoli sbocciare in fiori dai tenui colori con le sfumature che vanno dal bianco al rosa con le loro scale cromatiche e i  loro profumi che risvegliano l'aria, rendendola frizzante e piacevole.
Si riprende a uscire con la gioia di sentire il tepore dei raggi di sole che riscaldano la pelle, con le giacche che si aprono un bottone al giorno, con i capelli che svolazzano al fresco venticello lasciati liberi dai colorati cappellini d'inverno ..... incominciano a prendere forma e vita i progetti pensati e meditati nelle lunghe serate d'inverno e incominciano a sentirsi i desideri di un'alimentazione più leggera.
Le cotture diventano più veloci, gli ortaggi più leggeri e di forma allungata, foglie verdi e germogli la fanno da padroni .... come l'energia legno-albero che ci predispone all gentilezza e alla disponibilità, all'apertura verso nuove strade e nuove conoscenze, a dedicarci con pazienza ai nuovi impegni che si presentano sul nostro percorso, nuovi incontri che ci permetteranno di proseguire la nostra crescita interiore, spirituale e materiale ...
Questa energia è legata a fegato e cistifellea che possiamo aiutare a rafforzarsi, aumentando il consumo di orzo, farro, avena e frumento, assieme a ingredienti dal sapore acido come il limone, l'acidulato di umeboshi e di riso, l'aceto di mele; l'uso quotidiano di foglie verdi scottate o saltate per 3 minuti, condite solo con i condimenti di cui sopra e abbinate a radici come il daikon, il ravanello, lo zenzero, ai crauti naturali e agli insalatini fermentati, nonché a cotture saltate o al vapore, daranno un grande aiuto a questi due importanti organi, rafforzandoli e alleggerendoli dagli eccessi invernali.
Il corpo sente sempre di più il bisogno di rinfrescarsi ..... verdure di stagione pressate, insalate e frutta fresca, così come le gelatine e i dolci sempre a base di frutta ci aiuteranno a farlo in modo equilibrato e naturale..... Ogni stagione ha il suo cantico, ogni stagione ha il suo cruccio ..... l'importante è vivere l'istante ..... sempre !!!


Giochi ogni giorno...

Giochi ogni giorno con la luce dell'universo.
Sottile visitatrice, giungi nel fiore e nell'acqua.
Sei più di questa bianca testina che stringo
come un grappolo tra le mie mani ogni giorno.

A nessuno rassomigli da che ti amo.
Lasciami stenderti tra ghirlande gialle.
chi scrive il tuo nome a lettere di fumo tra le stelle del sud?
Ah lascia che ti ricordi come eri allora, quando ancora non esistevi.

Improvvisamente il vento ulula e sbatte la mia finestra chiusa.
Il cielo è una rete colma di pesci cupi.
Qui vengono a finire tutti i venti, tutti.
La pioggia si denuda.

Passano fuggendo gli uccelli.
Il vento. Il vento.
Io posso lottare solamente contro la forza degli uomini.
Il temporale solleva in turbine foglie oscure
e scioglie tutte le barche che iersera s'ancorarono al cielo.

Tu sei qui. Ah tu non fuggi.
Tu mi risponderai fino all'ultimo grido.
Raggomìtolati al mio fianco come se avessi paura.
Tuttavia qualche volta corse un'ombra strana nei tuoi occhi.

Ora, anche ora, piccola mi rechi caprifogli,
ed hai persino i seni profumati.
Mentre il vento triste galoppa uccidendo farfalle
io ti amo, e la mia gioia morde la tua bocca di susina.

Quanto ti sarà costato abituarti a me,
alla mia anima sola e selvaggia, al mio nome che tutti allontanano.
Abbiamo visto ardere tante volte l'astro baciandoci gli occhi
e sulle nostre teste ergersi i crepuscoli in ventagli giranti.

Le mie parole piovvero su di te accarezzandoti.
Ho amato da tempo il tuo corpo di madreperla soleggiata.
Ti credo persino padrona dell'universo.
Ti porterò dalle montagne fiori allegri,copihues,
nocciole oscure, e ceste silvestri di baci.
Voglio fare con te
ciò che la primavera fa con i ciliegi.


PABLO NERUDA

venerdì 16 marzo 2012

VERDE PROFUMO DI PRIMAVERA .....
























Della primavera parlerò nel prossimo post .... ma come assaggio propongo questa pasta provata stasera, fresca e delicata, adatta anche per la stagione calda perchè si può servire tiepida, ispirata a una ricetta tradizionale e facilmente trasformata in versione completamente vegetale :))

ORECCHIETTE IN SALSA VERDE CON ZUCCHINE

300 gr. di orecchiette
3 zucchine
1 porro
2 spicchi di aglio sbucciati e privati del germoglio e tritato grossolanamente
180 gr. di piselli freschi o surgelati scottati
2 C di basilico e prezzemolo freschi
1 c di menta fresca
180 gr. di yogurt naturale di soia (non zuccherato)
3 C di olio extravergine di oliva
sale e pepe q.b.

  1. Lessare la pasta in abbondante acqua salata, seguendo i tempi di cottura indicati sulla confezione.
  2. Nel frattempo mondare, lavare e affettare sottilmente il porro, poi saltarlo velocemente in un tegame con 2 C di olio e un pizzico di sale.
  3. Quando sarà tenero ma sempre verde brillante (unire eventualmente 1 o 2 C di acqua di cottura della pasta), aggiungere i piselli e lo yogurt, mescolando con un cucchiaio di legno e regolando di sale e di pepe, lasciare sobbollire per 2 minuti, poi spegnere e frullare col minipimmer allungando eventualmente la salsa con acqua di cottura della pasta, fino ad ottenere una consistenza vellutata. Mettere da parte.
  4. Intanto mondare la zucchina e tagliarla a bastoncini lunghi 2,5 cm., rosolare l'aglio in un cucchiaio di olio con un pizzico di sale, aggiungere le zucchine e lasciare saltare la verdura finché si sarà ammorbidita rimanendo, però, sempre al dente. Regolare di sale e pepe, mescolare poi spegnere.
  5. Scolare la pasta lasciandola morbida, versarla nel tegame della salsa e mescolare velcemente, unendo prezzemolo, menta e basilico tagliuzzati con le forbici.
  6. Aggiungere le zucchine, mescolare e servire.

martedì 13 marzo 2012

ORMAI SIAMO DI CASA ?

Un post in agenda per avvisare che giovedì e venerdì alle 12 e in replica alle 19, sarò ancora dalla dolcissima Arabella Biscaro su Telereporter (dig.terr. 13), nella sua trasmissione
preparerò altri due semplici e veloci piattini naturali: il filetto di seitan al pepe verde e la bruschetta con cavolo nero ripassato e cannellini all'uccelletto ..... due vere bontà !!!

QUANDO IL "TENTAR" NON NUOCE ......

Erano in 15 eran golosi e curiosi ..... e sono stati i fautori della serata dedicata alle dolci tentazioni al cucchiaio, che si è svolta nello "Spazio Ideale" della Scuola di cucina Quaderni e Fornelli di Iper Portello a Milano.
Il piacere di una serata diversa dalle altre, dove rillassarsi e divertirsi è uno dei punti fondamentali dei corsi di cucina naturale scoprendo che lavorare assieme, crea un'energia tanto particolare quanto antica intessendo legami e nuove amicizie che si accomunano grazie alla passione dello "spignattare" ... insomma, possiamo definirla una "cucina-terapia" a 360°  :)

guarda che ti curo sai ....
il nostro "tester" ufficiale
Consistenze cremose con i loro contrasti, profumi di vaniglia e di agrumi, succosi frutti di bosco per riequilibrare i sapori, cereali e sciroppo di riso hanno ammaliato anche chi, come Vito,  era convinto di partecipare ad un corso di pasticceria tradizionale, creando in loro curiosità e stupore per le emozioni che la cucina naturale regala con generosità a coloro che la scoprono anche per ... ehmmm ... diciamo per caso :)

a qualcuno tocca pur di fare il lavoro sporco ...
Bravi tutti e un grazie di cuore perchè con le loro "mani in creme" hanno saputo trasformare la bellissima cucina di Iper in un vero e proprio laboratorio di pasticceria, imparando non solo a produrre dolci sfiziosi ed equilibrati ma a diventare attenti e consapevoli di ciò che si mangia, punto importante per un'alimentazione che davvero cambia la vita e i nostri occhi sul mondo !!!!!
Vi aspetto per il prossimo incontro :))))

sabato 10 marzo 2012

A' PIZZA CA' SCAROLA ..... (PIZZA CON LE SCAROLE)

In effetti, la pizza con le scarole è un cavallo di battaglia della cucina napoletana, cucina dalle origini antiche ed eclettiche, a causa delle diverse invasioni subite da popoli con svariate tradizioni, spaziando come base dalle influenze greche e romane e, col trascorrere degli anni, trasformandosi con l'aggiunta delle erbe profumate con il dominio degli Angioini che arrivarono dalla Francia e appesantendosi con gli Aragonesi che esportarono nella tradizione culinaria napoletana, fritture e carni grasse .... cucina estremamente ricca o estremamente povera si stabilizza infine su ingredienti semplici ma gustosi come i cereali, i legumi, il pesce e le verdure creando piatti gustosi.
La pizza con le scarole è un tipico piatto che si consuma alla Vigilia di Natale .... ma è un vero e proprio fiore all'occhiello in qualsiasi momento dell'anno .... questa è una mia versione senza cottura al forno, metodo che utilizzo quando non ho organizzato più piatti da cuocervi per ottimizzarne i consumi con l'accensione :))
La ricetta può essere preparata utilizzando gli "avanzi" della scarola 'mbuttunata qui , oppure preparando la farcitura appositamente per la pizza.


PIZZA CON LE SCAROLE SPADELLATA

600 gr. di farina 0
20 gr. di lievito di birra fresco
2 C di olio extravergine di oliva
1 C di sciroppo/malto di riso
10 gr. di sale fino marino
350 ml. circa di acqua tiepida

1 scarola lavata e tagliata a pezzettoni
una manciata di olive nere (di Gaeta)
2 c di origano essiccato
sale e peperoncino q.b.
1 C di uvetta passa
1 C di pinoli
1 C di capperi dissalati
se consumate pesce 2 o 3 filetti di acciuga altrimenti un pizzico di alghe nori in fiocchi
3 C di olio extravergine di oliva
2 spicchi di aglio tritati 
prezzemolo tritato q.b.
  1. versare in una ciotola capiente la farina.
  2. sciogliere in poca acqua il lievito di birra, poi versarlo nel centro della farina, proseguendo con la rimanente acqua (poca alla volta) e il malto.
  3. Quando l'impasto comincerà a "stracciarsi" aggiungere il sale e l'olio, mescolando sempre con un cucchiaio di legno.
  4. Impastare velocemente con le mani, fino ad ottenere un panetto omogeneo e morbido: la consistenza non dovrà essere troppo dura, ma nemmeno appiccicosa.
  5. Coprire con un telo umido e lasciare riposare al caldo per almeno 4 ore.
  6. Nel  frattempo versare in un tegame l'olio assieme all'aglio, lasciare rosolare con un pizzico di sale poi unire uvette, olive, pinoli e capperi, peperoncino e acciughe o alghe nori, lasciare cuocere per 1 minuto mescolando con un cucchiaio di legno, nfine versare la scarola; regolare di sale, coprire e lasciare cuocere per 5 minuti circa, finché si sarà ammorbidita, poi scoprire il tegame e proseguire  afuoco medio alto la cottura per qualche minuto, finché il liquido sarà evaporato.
  7. Dividere in due o più pezzi l'impasto (secondo il diametro che vorrete dare alla pizza), ma sempre in numero pari, stendere i dischi separatamente con le mani unte di olio, distribuire sulla metà la scarola cotta, spolverare con il prezzemolo tritato, poi coprire ogni disco farcito con i rimanenti.
  8. Riscaldare una padella su fuoco medio, appoggiarvi la pizza, abbassare e lasciare cuocere per qualche minuto, finché la base diventerà dorata e l'impasto sarà cotto.
  9. Girare sull'altro alto aiutandosi con una paletta da cucina e proseguire fino a doratura.
  10. Continuare con questo metodo fino ad esaurimento delle pizze.
  11. Ottime sia calde che a temperatura ambiente. E' possibile anche congelarle per conservarle più a lungo e in caso di "emergenza"......... sarà sempre buona ..... proprio come 'nu bbabbà :))

giovedì 8 marzo 2012

DONNE ....


8 marzo 2012 .....
a voi compagne di viaggio, a voi compagne di cucina, a voi compagne di passioni, a voi compagne di chiacchiere, curiose e attente, affamate della vita e dei suoi piaceri,  faccio dono di
.... colori, profumi e dolci sapori ..... perchè è così che siamo .....
.... di immagini ... perchè l'essere donna per me significa riconoscere la mia "femminilità" nell'essere e non nell'apparire ....
.... di musica ..... perchè il mio e il vostro cuore non cessino mai  un istante di riconoscere le sue femminili emozioni ....
... di parole .... perchè nessuno come alcuni uomini hanno saputo cogliere la femminilità e l'immensità della donna nel suo esserlo oggi e per sempre ......
Che questo sia un giorno semplicemente per ricordarsi ancora una volta del grande dono che siamo ....
 
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.

Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.

Amor mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi
Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.

Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.

Pablo Neruda

lunedì 5 marzo 2012

TELEREPORTER ... IL RITORNO


Telereporter, nella persona di Arabella Biscaro con la sua trasmissione di attualità "Ore 12: indovina chi viene a pranzo",  ha espresso il desiderio di presentare altre ricettine di cucina naturale .... come non accettare ? Finalmente qualcuno si impegna a dare un piccolo spazio riservato a un'alimentazione equilibrata e soprattutto gustosa ..... la prova sta nei piatti letteralmente "spazzolati" dallo staff  :))
Ci vediamo mercoledì 7 e venerdì 9 marzo alle ore 12 e, in replay alle 19, sul canale 13 del Digitale Terrestre con altre ricettine "simple and very fast"

venerdì 2 marzo 2012

UN DOLCE .... SARACENO

Il grano saraceno è una vera e propria àncora di salvezza per coloro che hanno sviluppato nel proprio organismo situzioni di intolleranze e di allergie al glutine o, anche più semplicemente, al frumento.
 "Adottato" ufficialmente nella famiglia dei cereali, questo interessante ingrediente è, botanicamente parlando, un seme.
Ma le sue caratteristiche nutrizionali e la sua capacità di "sfamare" numerose popolazioni del Nord Europa e Asia fin dai tempi antichi, lo hanno "promosso",  introducendolo come importante ingrediente  di molte tradizioni gastronomiche.
Noi lo conosciamo nei famosi pizzoccheri valtellinesi e nella polenta taragna ma, pietanze come la kasha dei paesi dell'Est, i blinis russi  e la soba giapponese fanno di lui una vera "star" della tavola con un carattere "riservato", poiché ai molti,  la sua presenza in alcune preparazioni è quasi sconosciuta ....
Rinforzante della rete capillare e, di conseguenza, miglioratore della circolazione, è ancora sottoposto a studi scientifici che lo analizzano per la sua proprietà di "messaggero" riguardo la produzione di insulina, nonché interessanti "legami" con il colesterolo :) ....
Ricco di proteine e aminoacidi, vanta la presenza di diverse vitamine del gruppo B, di carboidrati e di minerali  e ..... dulcis in fundo: è completamente privo di glutine.
Con quest'ultima caratteristica bisogna quindi tenere presente che non può essere utilizzato da solo nella preparazione di dolci al forno o pane ma va "tagliato" con amido di mais che gli consenta di legarsi.
In ogni caso, utilizzarlo da solo non darebbe risultati eccellenti anzi : diversi anni fa, il mio primo pane sperimentale sfornato con la macchina apposita, fu proprio di solo grano saraceno ...... ho perso un'occasione per aprire un'azienda edile ecosostenibile :D ... talmente era duro che per portarlo in giro mi avrebbero potuto chiedere il porto d'armi  !!!!!
Il suo sapore tendente all'amaro vi stupirà nella sua trasformazione, sfornando questa

TORTA AL GRANO SARACENO E NOCI

200 gr. di farina di grano saraceno
50 gr. di farina di miglio
120 gr. di amido di mais
1 bustina di cremortartaro
180 gr. di noci tritate
1 C di caffé d'orzo solubile
2 C di cioccolato extrafondente grattugiato
5 ml. di aceto di mele o di riso
100 gr. di margarina bio (o 70 di olio di girasole bio)
1 T di sciroppo di riso
1/2 c di vaniglia in polvere
succo di mela limpido bio q.b.
confettura di lamponi senza zucchero
  1. Preriscaldare il forno a 180° e ungere e spolverare con farina di riso uno stampo a cerniera d. 26.
  2. Versare gli ingredienti asciutti in una ciotola e aggiungere il malto e, se utilizzato, l'olio mescolando con una frusta da pasticceria, finché saranno ben amalgamati; se necessario, unire poco alla volta del succo di mela, fino ad ottenere un composto omogeneo e morbido.
  3. Infornare per circa 3/4 d'ora, finché la superficie sarà dorata e, inserendo al centro uno spiedino di bambù, ne uscirà completamente asciutto.
  4. Lasciare raffreddare completamente, poi tagliarla a metà, farcirla abbondatemente con la confettura, coprire con la parte superiore e spalmare con altra marmellata la superficie della torta.
  5. La sua consistenza è abbastanza friabile, quindi le operazioni vanno effettuate con delicatezza: molto più buona il giorno seguente :)
NB: per i celiaci, devono essere controlati tutti gli ingredienti, ad esempio, del cioccolato, per accertarsi che siano prodotti privi di glutine !!!