Non vi è nulla di più fugace che il cibo ... ma nella memoria il suo ricordo rimarrà immortale ...


lunedì 31 dicembre 2012

ANNO VECCHIO .... ANTICHE NOVITA' NEL PIATTO

Sì lo so che per l'ultimo dell'anno ci si aspettano manicaretti elaborati e succulenti portate che imbandiscano la tavola delle feste ..... ma amo la cucina naturale semplice, i suoi sapori intensi e i suoi profumi antichi e, soprattutto quando sono in montagna, le minestre ..... e cosa c'è di meglio che una bella minestra con un legume antico: la roveja ....
Si tratta di un antico pisello selvatico dal colore marrone/rossiccio che viene coltivata ancora oggi sulle montagne di Cascia in Umbria e, nel 2005, è entrata a far parte del Presidio Slow Food.
Sembra provenga da una regione del Medio-Oriente chiamata Mezzaluna fertile e che venisse consumata già ai tempi degli antichi romani.
Per secoli è stata una verdura/legume che ha sfamato le popolazioni di montagna .... unico neo: il costo un po' troppo  ... ehmmm, come dire, importante ;)
Ha un sapore marcato ma dolce, dalla buccia importante (somigliante alla cicerchia, tanto per capirci) deve essere ammollata per almeno 12 ore e poi cotta per un'ora e 20 circa in pentola normale e per 50 minuti in pentola a pressione.
Una volta cucinata la si utilizza come qualsiasi legume .... oggi è finita nella mia

MINESTRA DI ROVEJA, VERDURE NUOVE , ANTICHE E PASTA SARACENA

180 gr. di Roveja cotta con foglia di alloro e kombu e la sua acqua di cottura
100 gr. di gnocchetti sardi di grano saraceno (o altra pasta corta a piacere)
1 costa di sedano
2 carote bianche (o classiche)
1 porro
1 Chorizo vegetale opp. 100 gr. di tofu affumicato a dadini
1 C di prezzemolo fresco tritato
2 c di miso di riso
  1. Dopo aver cotto il legume, versare nel brodo le carote e il sedano, la salsiccia vegana o il tofu fumè e cuocere per 5 minuti, unire il porro tritato grossolanamente e cuocere ancora per 5 minuti.
  2. Unire la pasta e cuocere seguendo i tempi di cottura della stessa, condire con il prezzemolo tritato e il miso sciolto nel brodo della minestra, regolare il sapore a piacere e servire calda e fumante !!!!
E questa sera organizzerò un piccolo buffet con stuzzichini dolci e salati .... un bel film .... una calda tisana speziata ... i miei due mostrilli rompiscatole ... ma che cosa voglio di più dalla vita ....
ah sì, dimenticavo .... una fiammella di candela che distribuirò per casa, per ognuno degli ospiti che virtualmente e no sono passati nella mia cucina e si sono seduti davanti a una tazza fumante di tè tra chiacchiere, risate e golose delizie ....
Buon fine anno a tutti !!!!!!




sabato 29 dicembre 2012

UN CAVOLO DI PIATTO UNICO ;)

 a dicembre con i cavoli a merenda, pranzo, cena, ovunque si voglia loro stanno bene sempre e, con loro, anche noi ;)
Ormai è confermato anche scientificamente che il consumo di brassicaceae (ovvero la famiglia dei cavoli) è un valido aiuto alimentare nella prevenzione di gravi patologie intestinali; ricco di vitamina C e di vitamina B9 utile nel processo di rinnovamento cellulare: altro che le iniezioni di botulino !!!!
Queste vitamine si conservano anche dopo la cottura, a patto che sia veloce .... ma la velocità della cottura dei cavoli è anche necessaria per evitare che diventino sgradevoli al palato e all'olfatto ;)
Questo mese l'evento è ospitato dal Blog  l'Orto di Michelle  e la ricetta che ho cucinato per questo tema è una pietanza, che diventa un piatto unico sostanzioso e saporito, utilizzando il cavolo romanesco, una varietà dei cavolfiori differente dai soliti bianchi, gialli, viola non solo per il colore ma anche per le forme piramidali perfette che compongono questa opera d'arte di madre natura.
Dal gusto più delicato si abbina perfettamente al porro: da provare !


POLPETTE DI TOFU IN SALSA SAPORITA SU PURE' DI CAVOLO ROMANESCO E PORRI

Per le polpette di tofu:

200 gr. di tofu naturale
2 c di senape in crema
1 C di shoyu o tamari in caso di intolleranze al glutine
sale e pepe a piacere
1 C di prezzemolo tritato
1 C di crema di mandorle
1 C di amido di mais + necessario per infarinare le polpette
olio extravergine di oliva per rosolare le polpette


  1. Sbriciolare il tofu con le dita in una ciotola.
  2. Unire gli altri ingredienti, impastando il tutto con le mani o con una forchetta, affinché siano ben amalgamati.
  3. Formare con le mani delle polpette, grandi come piccole noci, passarle velocemente in poco amido e rosolarle in due dita di olio caldo, girandole con una forchetta, finché la superficie diventerà dorata.
  4. Mettere a scolare su carta assorbente, mentre si prepara 
Per la salsa saporita:
3 C di passata di pomodoro
1 C di shoyu o tamari in caso di intolleranze al glutine
1/4 c di miso di riso
1/2 c di paprica dolce
1 e 1/2 c di malto di riso o sciroppo di riso in caso di intolleranze al glutine
1 C di aceto di riso o di mele
sale e pepe q.b.
1/8 c di aglio o cipolla in polvere
2 C di olio extravergine di oliva
  1. Versare gli ingredienti in un piccolo tegame, unire qualche cucchiaio di acqua per rendere fluida la salsa, portare a bollore e cuocere per un minuto, regolando il sapore della salsa a gusto personale.
  2. Unire le polpette cotte e mescolarle delicatamente con un cucchiaio di legno, fino a ricoprirle accuratamente con la salsa.

Per il purè:
400 gr. di cavolo romanesco scottato
2 porri medi (la parte bianca)
noce moscata a piacere
sale e pepe 
un mazzetto di erba cipollina fresca (o 1 C colmo della parte verde dei porri tritata)
3 C di olio extravergine di oliva
latte di riso o soia a piacere


  1. Versare i porri affettati in un tegame, coprirli a filo di acqua, salare leggermente, portare a bollore e lasciarli cuocere per qualche minuto, finché diventeranno teneri.
  2. Aggiungere il cavolo scottato (tenendo da parte qualche cimetta per decorare), l'olio, l'erba cipollina ( il verde del porro) e frullare col frullatore a immersione, allungando il composto con il latte vegetale scelto in quantità necessaria per ottenere un composto omogeneo e vellutato ma non troppo liquido.
  3. Regolare il sapore con sale e pepe, condire con noce moscata a piacere, rimettere per mezzo minuto su fuoco basso per scaldare il purè.
Per servire:
Cocco rapè
pane tostato o piadina grigliata

Versare il purè di cavolo sul fondo di piatti individuali o in un piatto unico da portata, distribuire le polpette con la salsa, decorare con le cimette di cavolfiore scottate tenute da parte e qualche filo di erba cipollina, spolverare con del cocco rapé e servire caldo, accompagnando con fettina di pane tostato o triangoli di piadina grigliata.

giovedì 27 dicembre 2012

REGINE D'AUTUNNO ... PRINCIPESSE D'INVERNO

Dolci frutti d'autunno che ormai scarseggiano sui mercati ... ma sono così buone che finché ce ne sono le prendo, anche se non sono proprio economiche, nemmeno molto light e comportano qualche effettuccio - musicalmente parlando - collaterale, non se ne può fare proprio a meno ... le castagne sono regine indiscusse dei mesi freddi e, con la loro versatilità, si introducono in piatti dolci e salati.
Oggi ne ho preparata una manciata in versione golosissima, cucinando

LE CASTAGNE CANDITE

250 gr. di castagne grandi 
bollite con 2 foglie di alloro, un pizz. di sale grosso e private di buccia e relativa pellicina
malto di riso q.b. (sciroppo di riso per intolleranze al glutine)
un pizz. di sale
un pizz. di vaniglia in polvere 
un pizz. di cannella in polvere

  1. Versare le castagne in un tegame basso e ampio, unire un paio di cucchiai di malto di riso, il sale, la vaniglia e la cannella e cuocere a fuoco basso, mescolando delicatamente con un cucchiaio di legno, finché il malto sarà sciolto e assorbito dalle castagne.
  2. Spegnere e lasciare raffreddare.
  3. Rimettere sul fuoco, unire ancora un cucchiaio di malto e cuocere su fuoco basso sempre mescolando come sopra.
  4. Ripetere l'operazione per altre due volte (in totale 4), poi sistemare le castagne su una teglia bassa foderata con carta forno e passarle i foro caldo a 130° per circa 15/20 minuti.
  5. Spegnere, lasciare raffreddare e conservarle in una scatola di latta.
  6. Ottime come snack, decorazioni di dessert e ingredienti per arricchire farciture e salse per torte.
  7. Non so dire quanto si conservino .... le ho sempre finite entro una settimana al massimo ;)



mercoledì 26 dicembre 2012

DUE SPAGHETTI DEL DOPO NATALE

Per il pranzo di oggi ho creato un variazione su questa ricetta ....
e così ecco qua un piatto veloce e gustoso con queste verdure di mare ricche di vitamina C e di potassio, utili contro la ritenzione idrica e indicate per proteggere lo stomaco da problemi di acidità, grazie alla presenza degli alginati ... primo goloso e salutare: che cosa vogliamo di più da  un piatto di

SPAGHETTI DI MARE E DI TERRA CON VARIAZIONE SUL TEMA ;)

300 gr. di spaghetti integrali (di mais o di ris per intolleranti al glutine)
una manciata di spaghetti di mare ammollati
15 gr. di funghi porcini secchi
1/2  C di concentrato di pomodoro
2 C di olio extravergine di oliva
2 C di olive farcite (o al naturale denocciolate)
3 carciofini sott'olio sgocciolati (facoltativi)
un ciuffo di erba cipollina
2 spicchi di aglio
sale fino q.b.

  1. Portare a bollore abbondante acqua, salarla e cuocere gli spaghetti; negli ultimi 5 minuti versare anche le alghe.
  2. Nel frattempo cuocere per 8 minuti dal momento del bollore i funghi, assieme a una fettina di limone; scolarli e tagliarli grossolanamente.
  3. Versare in un tegame l'olio con l'aglio affettato, un pizzico di sale e farlo dorare delicatamente, aggiungere i funghi, le olive, il concentrato di pomodoro, i carciofini affettati, regolare di sale  a piacere e lasciare insaporire per 5  minuti, allungando con qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta.
  4. Scolare gli spaghetti al dente, versarli nel tegame del condimento e fare saltare tutti gli ingredienti per un minuto, finché saranno ben amalgamati.
  5. Spolverare con l'erba cipollina tagliuzzata e servire caldi.

martedì 25 dicembre 2012

LO SPIRITO DEL PANE NATALIZIO

Si sa, il Natale diventa spesso stressante con i suoi ritmi serrati e incalzanti, con i giorni che scivolano giù dal calendario come le foglie in autunno .... ma poi, come ogni anno, il 25 dicembre arriva e il tempo all'improvviso rallenta, l'atmosfera si accende di colori caldi e l'aria di profumi e ricordi .....
Quest'anno abbiamo deciso di trascorrerlo nella nostra casetta in montagna, da soli e nella pace più assoluta ..... ma abbiamo pensato a piccoli particolari che potessero rendere questa giornata speciale per noi ma, soprattutto, per il Mostrillo ormai dodicenne ma sempre affascinato dall'atmosfera delle feste natalizie ;)
Così mio marito ha pensato a organizzare una "caccia al regalo" ... indizi ... biglietti .... e regali sparsi per la casa hanno divertito Robert che è rimasto piacevolmente sorpreso della novità, mentre per il pranzo ho proposto che ognuno di noi scegliesse un piatto preferito e di cui aveva voglia ..... e la bellezza anche di cominciare alle 10,45 a cucinare e sedersi alle 13,15 con la tavola "imbandita" ;)
E' venuto proprio bene questo Natale, rilassante, tranquillo, intimo con una semplice pasta al forno con ragù vegetale, una montagna di patate e batate al forno di diverso tipo, l'insalata russa che non può mai mancare in questa occasione e un pane conviviale a forma di stella, che si presta benissimo alle tavole affollate e ricche di sfiziosità, da sbocconcellare al centro della tavola mente la decora allegramente ...... perché anche il pane, nella sua estrema semplicità, può fare lo spirito del Natale !!!!!

STELLA DI PANE AL LATTE DI RISO

400 gr. di farina 0
200 gr. di semola di gran duro
20 gr. di lievito di birra fresco o una bustina di secco
15 gr. di sale
1 C di malto di riso
330 ml circa di latte di riso
semi di sesamo e papavero per decorare


  1. Versare le farine setacciate in una ciotola capiente.
  2. Unire il lievito stemperato nel latte di riso, mescolare con un cucchiaio di legno fino a stracciare il composto, poi aggiungere il malto, il sale e impastare con energia per 7-8 minuti circa, finché il composto sarà omogeneo ed elastico.
  3. Eventualmente aggiungere farina o acqua a necessità per ottenere la giusta consistenza, che deve essere morbida ma non appiccicosa.
  4. Coprire con pellicola trasparente e lasciare lievitare in luogo tiepido almeno per un'ora e mezza, fino a quando il volume sarà raddoppiato.
  5. Riscaldare il forno con la funzione statica a 220° e infarinare generosamente la placca del forno.
  6. Con uno spiedino disegnare sulla placca una stella o altra forma natalizia a scelta, poi con le mani leggermente unte staccare dall'impasto delle palline grandi quanto una piccola albicocca e formare la figura scelta riempiendo il disegno tracciato sulla farina; formare palline più piccole per gli eventuali angoli e punte.
  7. Spennellare la superficie con del latte di riso e cospargere a piacere con i semi, lasciare riposare altri 15 minuti poi infornare e abbassare a 200° il forno.
  8. Cuocere per circa 15 minuti, poi abbassare a 180° e cuocere altri 10 minuti, finché sia la superficie che la parte inferiore saranno dorate e, picchiettando con le nocche  delle dita sul pane, ne uscirà u rumore "sordo".
  9. Sfornare e lasciare intiepidire prima di sistemare il pane nel centro della tavola.
  10. Se la tavola è "affollata" di ospiti, si possono formare stelle più piccole da distribuirsi lungo il tavolo.
E sulle note della versione, a mio avviso, più bella di Jingle Bells .... vi auguro dei sereni e golosi giorni di festa