Non vi è nulla di più fugace che il cibo ... ma nella memoria il suo ricordo rimarrà immortale ...


martedì 27 settembre 2011

DI "MAMMA" NON CE N'E' UNA SOLA ....

Ho il frigorifero pieno di barattoli di lievito naturale ovvero di quello che viene definito "pasta madre", alcune preparate da me con varie tecniche altre coltivate da preziosi regali di altri suoi amanti. Io la utilizzo maggiormente per la preparazione di deliziosi dolcetti come plumcake e pasta brioche, così settimana scorsa ho deciso di preparare dei muffin, di quelli che decidi di fare per applicare l'azione "svuotadispensa" tanto per capirci :)).... e questo è stato il risultato:

MUFFIN COCCO MANDORLE CON PASTA MADRE

300 gr. di pasta madre rinfrescata la sera prima
700 gr. di farina 0
330 gr. di malto di riso
una manciata di ciliegie essiccate (o altra frutta a scelta)
una manciata di semi di girasole
100 gr. di cocco rapè
1/2 c di sale marino
100 gr. di farina di mandorle
150 gr. di olio di girasole
vaniglia in polvere o essenza naturale
2 C di buccia di limone grattugiata
  1. Versare la farina nella ciotola dove la pasta madre ha riposato tutta la notte.
  2. Unire uno alla volta gli ingredienti asciutti, mescolando con un cucchiaio di legno, per poi proseguire aggiungendo quelli liquidi.
  3. Amalgamare il tutto e proseguire impastando velocemente con le mani unte di olio; il composto dovrà risultare non troppo morbido, ma ancora appiccicoso; eventualmente allungare con poco succo di frutta o latte di cereale.
  4. Preriscaldare il forno a 180°.
  5. Sistemare su una teglia i pirottini da muffin oppure ungere e infarinare gli stampi appositi.
  6. Distribuire l'impasto formando delle palline con le mani bagnate in acqua fredda sistemandole all'interno degli stampini scelti: la dimensione dovrà riempire per 3/4 circa lo stesso.
  7. Infornare e cuocere per 30-35 minuti circa, finché la superficie diventerà dorata e, inserendo al centro uno spiedino di bambù, ne uscirà asciutto.
  8. Lasciare raffreddare completamente prima di servire.
PS: nei prossimi giorni parlerò nello specifico del lievito "madre" e di come prepararlo in una versione semplice.

lunedì 19 settembre 2011

QUI RADIO LONDRA ... ATTO FINALE :))

... segue...
L'ultimo giorno da londinesi ... tantissime cose da vedere e poco tempo che rimane ... cosa fare? Decidiamo di evitare visite agli interni dei monumenti che richiedono troppe ore ciascuna e optiamo per la "carrellata turistica" esterna di alcuni luoghi tipici della bella, old London ....
Partiamo con una puntata in Piccadilly Circus , giusto per vedere e fotografare la famosa Shaftesbury Memorial Fountain che rappresenta l'Angelo della Carità Cristiana. Questo è uno dei luoghi che ha fatto la storia di Londra fin dal 1886 e che non accenna a perdere il proprio "smalto" :)
L'angelo raffigurato sulla cima del monumento è ormai chiamato da tempo "Eros", forse perché la rotonda si trova nei dintorni del quartiere di Soho, famoso per la sua ...ehmmm, diciamo vita notturna vivace :))).
Un tempo, attorno alla fontana, gironzolavano gentili e affascinanti signore definite "fioraie" alla ricerca di compagnia e, da qui, forse la denominazione ormai famosa dell'angioletto :)) o forse da una traduzione "maccaronica" del nome originale greco "Anteros" dio dell'amore corrisposto per alcuni studiosi e per altri di quello non corrisposto .... insomma, quello che si sa di preciso è che Anteros fosse il fratello di Eros.... credo che sia bello che ognuno, ammirandolo, lo riconosca con l'interpretazione che ispira le personali emozioni più intense :))

E Dopo le foto di tradizione, ci spostiamo più veloci la luce verso il Tower Bridge, il famoso ponte levatoio, bello con i suoi colori che spiccano sul lento e antico Tamigi e da cui si osserva sullo sfondo la corazzata Belfast, anch'essa in nota per il prossimo viaggio e l'imponenza e la regalità della Tower of London che non è una semplice Torre, bensì un'intera fortezza Medievale, comprensiva di prigione per nobili accusati di eresia, tradimento e altre "baggianate" e corredata di strumenti di tortura .... all'interno, in un'ala apposita della Torre Bianca, si trova la Jewel House dove vengono custoditi i gioielli della Corona.... al prossimo giro una visita non ce la toglierà nessuno :)))

Mentre ritorniamo alla metropolitana, Robert si avvicina guardingo ad un personaggio travestito da boia .... sarà statua o mimo?

Ma le sorprese non sono finite e infatti ci ritroviamo di fronte ad un grande muro , bellissima testimonianza della London Wall, ovvero dei 3 km. di  antiche mura di cinta  di "Londinium" , tale infatti era il nome della città che lascia trapelare le sue origini romano-brittaniche, e delle sei porte di origine Romana .. eh sì, perché sembra che Londra sia nata proprio da un loro accampamento !!

Ci sediamo un attimo per ammirare questo reperto archeologico e concederci un "viaggetto" nel tempo e poi riprendiamo la nostra ormai affezionata tube....


Percorriamo il ponte per recarci nel cuore del settore Westminster e incamminadoci sull'omonimo ponte  compare davanti ai nostri occhi, in tutta la sua bellezza, il Palazzo del Parlamento accanto al quale spicca il famigerato Big Ben !!!
Piuttosto pittoresco sentire dal vivo i rintocchi dell'orologio più famoso d'Europa :DD e dall'altra parte ci osserva la grande ruota panoramica la "London eye" ... restiamo affacciati sul ponte per ammirare questo bellissimo scorcio, scattare qualche foto e  godere le ultime ore di questo bellissimo viaggio.






Ritorniamo sui nostri passi e percorriamo a piedi tutta la lunghezza del palazzo, entrando così dalla lato posteriore dell'Abbazia di Westminster passeggiando nel relativo parco.
Qualche scatto anche qui e poi ci incamminiamo verso Buckingham Palace, costeggiando ancora una volta il bellissimo St. Jame's Park.
E durante il percorso, fuori programma, abbiamo anche il piacere di assistere alla preparazione del cambio della Guardia .... dopo 10 minuti, però, proseguiamo verso la residenza dei Reali inglesi.






Davanti una folla fitta ma composta, foto e fotine al bel monumento dedicato alla Regina Madre, al Palazzo Reale e poi via verso la metropolitana dove "interecettiamo" ancora una volta il gruppo delle guardie che marciano verso il B.P. ...




 la passeggiata che ci concediamo attraversa il solito Parco e approfittiamo per rigenerare vista, olfatto e polmoni .....





 E'giunta l'ora di pranzo e non potevamo lasciare Londra senza una capatina al Whole Food market, una catena di grandi supermercati americani del biologico e presente in Europa solamente qui.
Entriamo e .... per me, appassionata di alimentazione naturale, è come entrare in un piccolo Paradiso Terrestre :))
Prodotti freschi a bizzeffe, verdure di ogni genere, e una gamma di gastronomia da asporto di una vastità davvero notevole .... piatti per tutti i gusti vegan e vegetariani .. take away, prendi e sali nel reparto ristorazione, dove ti ci vuole mezz'ora per scegliere dove mangiare.
Avevamo in programma di pranzare presso un ristorante vegano chiamato SAF, molto citato nei siti vegetariani e vegani, ma cambiamo idea, quando guardando il listino prezzi ci trovo un risotto ai finocchi alla bella cifra di quasi 17 sterline :oo ... questa cosa ci indispone un po' e decidiamo di cambiare: tanto ogni "locale" nell'open space serve una scelta molto varia di piatti adatti alle nostre esigenze.
Dopo pranzo non rimane che ritornare al Seraphine Hotel per riprendere i bagagli e avviarci verso l'aeroporto... e subito i miei ometti approfittano per riposarsi ....

Sono stati 4 giorni intensi ma ricchi di esperienze piacevoli e interessanti.
Molto abbiamo visto e molto ci rimane da vedere in un prossimo London tour .... chissà ......sicuramente ritorneremo, ma altrettanto sicuramente lasciamo qui un pezzetto di cuore e al suo posto ci portiamo a casa un pezzetto della Old London :)) 
attenti ai "bisogni"
dei turisti...... :)

lunedì 12 settembre 2011

L'ESTATE STA FINENDO ....

"L'estate sta finendo e un anno se ne va ... " cantavano i Righeira qualche anno fa :) ma, pur percependo l'energia dell'autunno, ho ancora voglia di colori e profumi che mi ricordino le vacanze ... ecco un piatto da servire tiepido o a temperatura ambiente, semplice, veloce e profumatissimo per gustare l'ultimo basilico, che ormai cerca sempre più velocemente di andare in semenza e i pomodori essiccati che concentrano tutti i profumi della loro stagione e anche l'energia, grazie al sole che li ha resi più yang !!!!

INSALATA DI RISO BASMATI SAPORITA CON PESTO LEGGERO


1 + 1/2 T di riso basmati integrale sciacquato e scolato
2 + 1/2 T dibrodo vegetale
1 C di olio di oliva
2 spicchi d’aglio tritati
1 c di timo
un pizzico di sale marino
1 T di foglie di basilico fresco a striscioline sottili (taglate con le forbici)
1 T di pomodori secchi morbidi tagliati a strisce sottili
1 C di acidulato di umeboshi (o sale q.b.)
pepe q.b. a piacere
Per il pesto leggero 
2 manciate di basilico fresco lavato e asciugato
1 ciuffetto di prezzemolo fresco lavato e asciugato
sale q.b.
4 noci sgusciate
olio extravergine di oliva q.b.
acqua q.b.
  1. Versare  il riso, l’olio, l’aglio, il timo, il brodo e il sale in una casseruola media portando a bollore. Abbassare la fiamma, copire con coperchio e sobbollire senza mescolare per 40’, o finchè il riso sia cotto e il liquido assorbito. Trasferire in una capiente ciotola e mettere da parte a raffreddare.
  2. Quando il riso è freddo, aggiungere i rimanenti ingredienti e mescolare bene. Regolare a piacere di sapore e condimenti.
  3. Servire a temperatura ambiente o mettere in  frigorifero e servire freddo, accmpagnando con una pesto fluido e leggero, ottenuto frullando gli ingredienti assieme fino ad ottenere una salsa profumata e fluida.
PS: per ammorbidire i pomodori secchi, sbollentarli per 5 minuti in acqua leggermente salata con l'aggiunta di 2 C di aceto di mele o di riso.

mercoledì 7 settembre 2011

CI VEDIAMO PER UN APERITIVO?

La scuola di cucina di Iper Portello apre le sue porte per accogliervi e fare la vostra conoscenza .... Vi aspetto assieme a Federica ed Annalisa (le padrone di Casa :))) e con Joen, una nuova entrée come me nelle cucine del .... Luogo Ideale :DDD

Un appuntamento da non dimenticare
con la scuola di cucina quaderniefornelli
 

Vi aspettiamo martedì 13 settembre 2011 dalle 18 alle 21 per un aperitivo insieme.

Presenteremo il nuovo  programma dell’autunno, le nuove insegnanti che collaboreranno con noi  e le iniziative di questo trimestre.

Ed infine una sorpresa per tutti i partecipanti: le iscrizioni confermate durante l’open day godranno di uno sconto del 10%.

le insegnanti Annalisa e Federica  

martedì 6 settembre 2011

QUANDO CASCA A FAGIOLO .....

Si sa i fagioli o piacciono o si detestano ...  a me piacciono :DD
In questi giorni di ripresa della quotidianità sono un po' impegnata a riassestarmi dal rientro post vacanze e quindi sono di corsa (tanto per non smentirmi mai e restare in allenamento:)) ma nei prossimi giorni parlerò più nello specifico delle virtù e di come aggirare l'unica debolezza dei legumi ....
Oggi vi racconto questa ricettina facile e utile per riciclare o camuffare i fagioli cotti:
Bambini piccoli e grandi saranno felici di questi burgher sani e gustosi, da servire come secondo piatto, come farcitura per sandwich (tra poco riaprono le scuole e questi sono un'ottima alternativa ai panini per i nostri ragazzi più grandi) e, in dimensione più piccola, per arricchire i nostri buffet ed happy hour .... buon lavoro !!

BURGHER DI FAGIOLI

1 T di fagioli cotti                                        
1 C di pangrattato (o fiocchi di avena)
1 T di cipolle tritate finemente                            
1 C di succo di zenzero
3 foglie di salvia tritate finemente             
 ½ c di succo di buccia di limone
1 c di timo secco                                       
 ½ C di shoyu
sale q.b.
1 C di olio di sesamo

  1. In una casseruola, saltare la cipolla nell’olio, aggiungere  timo, salvia, zenzero e shoyu e cuocere per un paio di minuti.
  2. Schiacciare i fagioli cotti, aggiungere il pangrattato (o fiocchi avena macinati grossolanamente) e la cipolla saltata, regolare di sapore a piacere e mescolare co un cucchiao di legno fino ad ottenere un  impasto morbido ma compatto. Lasciare riposare 15 minuti.
  3. Con le mani umide, formare dei burgher, volendo ripassarli in poco pangrattato, scaldare poco olio in una padella e far rosolare da entrambi i lati.
  4. Servire accompagnati da maionese vegan ed insalata fresca.

venerdì 2 settembre 2011

LA VARIAZIONE DEL PIZZOCCHERO

Mi piacciono i pizzoccheri !
Mi piace rivivere le sensazioni che ho provato nel passato, quando dopo bellissimi ma estenuanti trekking fra le alte cime italiane, si raggiungevano le baite valtellinesi e si terminava la giornata in bellezza, davanti a un fumante piatto di pizzoccheri casalinghi che le anziane madri dei gestori preparavano davanti a noi ....
Da tempo li ho rivisitati per prepararli in una versione vegana, anzi, in più versioni ma mi mancava quella "estiva".
Così l'altro giorno ho trovato l'ultimo sacchetto nella credenza della montagna, ho guardato in frigorifero e mi sono detta: perché non cucinarli anche con verdure estive?
D'altro canto, ben saprete che i pizzoccheri sono un alimento non certo di origini nobili, ma presente nel centro delle tavole povere di montagna nel tipico ciapél, un grosso contenitore di legno da cui ogni componente della famiglia prelevava la quantità di pietanza, e come tutti i piatti cosiddetti poveri, gli ingredienti variavano secondo le stagioni.
E' così che troviamo pizzoccheri cucinati con le coste, le verze o i fagiolini .... non se ne abbiamo a male gli abitanti di Teglio per la stravoltura ma ecco la mia nuova versione:


250 gr. di pizzoccheri di Teglio
una manciata di fagiolini
1 peperone rosso o giallo
1 patata 
1 zucchina
1 grossa cipolla
1 grossa carota
2 spicchi di aglio
5-6 foglie di salvia fresca
2 C di olio extravergine di oliva
Per  la salsa: fonduta Vegusto (http://www.vegusto.it/) o, in alternativa panna di soia o besciamella vegetale

  1. Portare a bollore abbondante acqua, salare leggermente e versarvi la patata e la carota sbucciate e tagliata a pezzetti. e rondelle.
  2. Cuocere per 5 minuti, poi aggiungere i fagiolini spuntati, lavati e spezzati a metà. Cuocere per 5 minuti, poi versare i pizzoccheri e portare a cottura.
  3. Nel frattempo mondare la cipolla e affettarla a mezzaluna sottile, versarla in un tegame capiente, unire l'aglio sbucciato ed affettato sottilmente, un pizzico di sale, la salvia fresca lavata e lasciare rosolare su fuoco medio finché la cipolla sarà leggermente dorata.
  4. Unire la zucchine a mezze rondelle, condire con sale e pepe e lasciare saltare per qualche minuto, dopodiché aggiungere i peperoni anch'essi privati di semi e filamenti e tagliati a quadrotti.
  5. Lasciare cuocere finché le verdure saranno ammorbidite ma sempre al dente, regolando di sale e pepe a piacere.
  6. A questo punto, aggiungere l'ingrediente scelto per creare la salsa e mantecare velocemente.
  7. Scolare la pasta (non troppo) e versarla nel tegame, mescolando con un cucchiaio di legno e servire caldo, cospargendo con gomasio a piacere.