Chi non ha, almeno una volta nella vita, ammirato quell'arte perfetta che si fa bella mostra nel tagliare il cicorino appena raccolto dall'orto?
Questa insalatina tipica della produzione propria degli "ortaioli", prima legata in mazzetti, poi tagliata finissima con i grossi coltellacci di campagna, lavata ed infine sistemata nel canovaccio pulito che si andava a "scuotere" con un movimento di braccio potente "avanti e indietro" precursore delle moderne e plasticose "centrifughe";
Quando sono nella mia "home sweet home" della bergamasca cerco sempre di acquistarne un po' dal verduraio di paese che vende il bel cicorino da taglio coltivato da loro stessi; così poi, una volta lavato, mi accingo a ripetere il rito dell'asciugatura manuale uscendo a piedi nud nel prato che, almeno per me, ha un che di ancestrale e mi lega con un sottilissimo filo alla tradizione contadina che profuma di antico e sapienza...
uahuuu !!! tante sensazioni legate a questa semplice insalata che fa parte di una grande famiglia: spadona, belga, radicchi rossi e variegati, da cespo e da radice, ma così sfiziose che con il loro gusto amarognolo ci donano freschezza, vitamine e sali minerali in abbondanza; diuretica, digestiva, depurante e sfiziosa condita semplicemente con qualche goccia di acidulato di umeboshi, olio extravergine di oliva e un pochino di aceto di riso o mele .... con questo caldo poi, un vero toccasana !
Era in vendita nel solito "magico banco" dell'Iper Portello, tra le varie erbe del contadino km 31 :))...comprata e mangiata !!
Ciao! complimenti per il tuo blog!
RispondiEliminaMa sai che non l'ho mai vista a mazzi legati dalle mie parti? O_o (Trevigiano)
Giusto, rinfrescante...con qualche ravanello e una grattuggiata di carote magari!
E.
In effetti la cordina che lega ti agevola nel taglio :)))
RispondiEliminaCiao !!
però non guastare il suo gusto con la gratuggiata di carote, lasa perd,il ravanello ci può stare
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