Non vi è nulla di più fugace che il cibo ... ma nella memoria il suo ricordo rimarrà immortale ...


lunedì 14 settembre 2015

... LASCIAMI INGOIARE IL TRAMONTO ..... E UNA ZUPPA FUCSIA .....

"Lasciami, oh lasciami immergere l’anima nei colori; lasciami ingoiare il tramonto e bere l’arcobaleno."
(Khalil Gibran)

Amo i colori con le loro sfumature .... nel piatto, in modo particolare ....
La barbabietola è un frutto dell'orto, non molto conosciuto come ingrediente nella cucina di casa, sfruttato nell'industria alimentare.
Ha un gusto dolce e zuccherino, un succo denso e corposo che colora tutto quello con cui viene a contatto ed è adattabile a ricette che vanno dall'antipasto al dessert.

Appartenente alla stessa famiglia degli spinaci e delle bietole, se ne possono consumare sia le foglie, ricche di calcio e ferro, che le radici, facendo attenzione a moderarne il consumo, in caso di problemi di calcoli renali; ne esistono di diverse sfumature di colore ma, sul nostro territorio, è piuttosto improbabile trovarne gialle o arancioni anche se, bisogna tenere presente, che le rosse sono quelle più utili per il nostro benessere.

Ai tempi dei romani erano considerate cibo afrodisiaco e, in effetti, non si può definire solamente "folklore" poiché, ai tempi nostri, sappiamo che contengono anche del boro, elemento che agisce sulla produzione di ormoni sessuali umani :)

Quasi priva di grassi, povera di calorie, ricca di vitamine, minerali e di preziosi antiossidanti, è una degli ingredienti utili in questo periodo per le sue caratteristiche depurative, agendo sul fegato e stimolandone i processi di depurazione.

Il colore rosso è dato dall'alto contenuto di betacianine, possiedono acido folico, Vitamine A e C, manganese e potassio, glutammina, nonché una buona percentuale di fibra che favorisce il transito intestinale, regolando i livelli del colesterolo; rafforza le pareti arteriose, diminuendo il rischio di malattie cardiache e ictus.

La barbabietola ha uno dei più alti contenuti si zuccheri, di qualsiasi altra verdura, ma viene rilasciato lentamente nell'organismo ..... anche se possiede un indice glicemico "medio" (circa 64), ha un impatto glicemico molto basso di circa 2,9 che significa essere un prodotto che aiuta a mantenere le glicemie stabili ... insomma, agisce in modo nettamente differente di una tavoletta di cioccolata :)

Recenti studi hanno confermato che, bere regolarmente del succo di barbabietola, promuove l'ossigenazione del cervello rallentando, così, la progressione della demenza senile; ma anche per chi pratica sport, diventa un eccellente alleato per aumentare la propria resistenza agli sforzi atletici.

Sui banchi dei supermercati si trovano in versione già cotte al vapore e confezionate sottovuoto; diventa un po' più complicato procurarsene di fresche in modo tale da provvedere direttamente alla relativa cottura: sono disponibili sui banchi di negozi specializzati in alimentazione naturale o ai mercati diretti dei produttori
  • Cuocendole in casa, il gusto dolce risulta meno stucchevole e anche la consistenza ne guadagna.
  • Si conservano in frigorifero, avvolte in canovacci umidi.
  • Se, col passare dei giorni, perdessero di croccantezza e diventassero un po' elastiche al tatto, basterà lasciarle rinvenire tutta notte in frigorifero, immerse in una ciotola di acqua fredda.
  • Per lavarle, utilizzare una spazzolina apposita per radici, senza grattare troppo la scorza che fungerà da protezione dei pigmenti viola, durante la cottura.
  • Cuocere in acqua bollente, leggermente salata, le radici, mantenendole integre con la radichetta inferiore e almeno 3 cm. della base delle foglie.
  • Per sbucciarle, utilizzare guanti protettivi per evitare di macchiarsi di rosso le mani, oppure lavare le mani macchiate, con succo di limone.
  • Si possono cuocere al vapore: anche in questo caso, non sbucciarle.
  • Si cuociono intere al forno, a 180° per 30 minuti, coperte con foglio di alluminio e altri 20 minuti, eliminando l'alluminio.
La ricetta di oggi è una zuppa tipica dei Paesi nordici.
L'ho mangiata quest'estate, nella bellissima Cracovia e l'ho rivisitata, adattandola con ingredienti più facilmente reperibili, rispetto alla ricetta originale: ve ne innamorerete !!!!!

BORSCHT ESTIVO 


400 g di barbabietole rosse, cotte e sbucciate
100 g di panna di soia
300 g di yogurt di soia naturale
4 C di acidulato di umeboshi o q.b.
pepe macinato a piacere
un bel ciuffo di erba cipollina
il succo di un limone
  1. Versare in un contenitore dai bordi alti, la panna di soia; salare leggermente e condire con il succo di limone, mescolando e lasciando riposare per 15 minuti.
  2. Tagliare a pezzetti le barbabietole e versarle nella ciotola con la "panna acida".
  3. Unire lo yogurt, pepe macinato e frullare, unendo acqua quanto basta per ottenere una consistenza vellutata e ben amalgamata.
  4. Lasciare riposare per 10 minuti, poi condire con acidulato di umeboshi a piacere.
  5. Conservare la zuppa in luogo fresco (anche il frigorifero) fino al momento di servirla, distribuita in ciotole e decorando con abbondante erba cipollina.
  6. Rimane in frigorifero fino a 3 giorni.
Variazione:  Questa zuppa, ottenendo una consistenza più fluida, diventa un'ottima bevanda che accompagna le pietanze d'estate.

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