Non vi è nulla di più fugace che il cibo ... ma nella memoria il suo ricordo rimarrà immortale ...


mercoledì 23 novembre 2011

LE VARIAZIONI DELLE TRADIZIONI SI TRAMANDANO TRA I POPOLI ...

Se avete mangiato in qualsiasi ristorante o locale dall'influenza medio-orientale, sicuramente non avrete potuto evitare di assaggiare quei minuscoli dolcetti dall'aspetto croccante e dalla consistenza morbida e appiccicosa, che ti costringono a leccare le dita alla fine del pasto :))
Sto parlando della Baklava, dolce creato per la prima volta (forse) dagli Assiri ma tramandato di nave in nave fino a raggiungere i paesi Balcanici.
In comune l'ingrediente principale : fogli di pasta phyllo o filo e poi a seguire frutta secca, zucchero e miele .... ovviamente è un dolce bello sostanzioso ma, allo stesso tempo, che coinvolge intense emozioni partendo dal profumo per arrivare al gusto che varia di paese in paese, ma che dico, di famiglia in famiglia :)))
Paese che vai, ricetta che trovi e così, la Baklava si è arricchita di essenze profumate e di ingredienti nuovi e alternativi alle noci e al miele che la arricchivano alla sua nascita e che la rendevano ricetta riservata ai sultani per la credenza che questi due ingredienti fossero ... afrodisiaci ...
Così ne ho sperimentate diverse e questa ricetta, che vi propongo oggi, mi è stata regalata da Nives, mia carissima amica di cuore e fornelli, che me ne ha passata una versione servita in un grazioso ed eccellente ristorante macrobiotico a Zagabria.
Naturalmente l'ho adattata, così avremo un'altra delle centinaia di ricette esistenti al mondo :)))

Provatela e servitela con un profumato tè arabo alla menta .....

BAKLAVA MACROBIOTICA DI ZAGABRIA

10 fogli di pasta filo
1 T di nocciole tostate tritate
300 gr. di mele
Un pizzico di sale
Cannella in polvere
1 T di uvetta
250 gr. di tofu vellutato
1 T di fiocchi di avena grandi
1 C di buccia di limone grattugiata
100 gr. di semi di papavero
Acqua e olio di semi di girasole q.b.
Malto di riso q.b.

Per lo sciroppo
succo di 1 limone
¾ di  T di malto
½ T di acqua

1) Coprire i semi di papavero con acqua bollente assieme all’uvetta, pulire le mele e grattugiarle.
2) Oliare bene una teglia rettangolare bassa 40x30. Sistemare un foglio di pasta sul fondo della teglia, spennellare con una miscela composta da 1 parte di olio e ½ di acqua. Quest’ultima operazione deve essere fatta per ogni foglio singolo.
3) Fate uno strato di  4 fogli di pasta filo, cospargere con le mele grattugiate e spolverare con abbondante cannella, aggiungendo un pizzico di sale.
4) Coprire con due fogli le mele, e distribuire il tofu mescolato con qualche cucchiaio di malto (a piacere) , la buccia di limone e i fiocchi di avena.
5) Posare altri 2 fogli di pasta filo e cospargere i semi di papavero con l’uvetta dopo averli scolati dall’acqua in eccesso.
6) Distribuire le nocciole tritate e cospargere con qualche cucchiaio di malto di riso.
7) Posare altri 4 fogli di pasta filo spennellandoli con la miscela di acqua e olio come sempre.
6) Incidere il dolce con un coltello affilato, tagliandolo in rombi o altra forma e sistemarlo in forno caldo a 180° per 35-40 minuti circa, finché la superficie sarà dorata e croccante.
7) Una volta sfornato, lasciare intiepidire e irrorare con la salsa al limone, ottenuta miscelandone gli ingredienti (il succo di limone può essere dosato a piacimento.

3 commenti:

  1. Peccato averlo saputo con così poco anticipo, mi sarebbe piaciuto partecipare.
    Sarà per la prossima volta.

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  2. di solito i corsi sono sul post relativo al "calendario cordsi di cucina" ... se ti riferisci a quest'ultimo di Lodi, mi è stato richiesto all'ultimo momento .... peccato davvero ... ma ci saranno altre occasioni. Vedrò, comunque, di fare un post negli "appunti in agenda" ogni volta che aggiungerò nuove proposte di corsi.
    Buona serata!
    :)

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