Non vi è nulla di più fugace che il cibo ... ma nella memoria il suo ricordo rimarrà immortale ...


lunedì 7 novembre 2011

IL CIBO DEGLI DEI E L'ORO DEI MAYA ....

Amaro, energetico, afrodisiaco questi erano tre delle tante proprietà che rendevano il cacao un cibo riservato a nobili, sovrani e guerrieri fin dai tempi antichi e che veniva servito, normalmente, sotto forma di una bevanda calda più o meno densa. I semi di cacao venivano considerati talmente preziosi, da diventare anche moneta di scambio.
Arrivata nel mondo occidentale attorno al 1500 grazie a Cristoforo Colombo che portò in Europa qualche seme di cacao, viene apprezzata solo nel 1590 dopo che i monaci spagnoli trasformarono l'amara e "disgustosa" bevanda, aggiungendo vaniglia e zucchero ed ottenendo così l'attenzione verso questo incredibile prodotto.
Da allora il cioccolato in tutte le sue forme ha deliziato i palati di grandi e piccini, diventando per molti dessert indispensabile :))
L'Italia, naturalmente, ne ha fatto prodotto di "vanto" in diverse regioni, creando eventi cioccolatosi che sono diventati simboli fin dal 1600, a partire dai gianduiotti di Torino fino alla produzione del classico cioccolato di Modica ....
A parte la bontà più o meno apprezzata secondo i gusti personali, è ormai sfatato il mito dello sbocciar dei brufoli a causa del consumo di cioccolato ... la scienza (che da anni studia questo prodotto) ha messo in rilievo componenti quali i flavonoidi, sostanze antiossidanti presenti anche nel vino e nel tè ma che nel cioccolato risultano in percentuale più rilevante .... quindi .... mangiare cioccolato fa bene al sangue e al cuore, fisicamente ed .... emozionalmente, a patto che si consumi cioccolato fondente superiore al 70% , che contiene quantità inferiori di proteine del latte(inibitori di assorbimento), nonché di "zucchero" !!!!
Attenzione però: l'alta capacità energetica è confermata ..... e, come sempre, il poco fa bene il troppo "storpia" :))))
Nella mia cucina naturale è presente sotto forma di cioccolato fondente minimo all'85% e di cacao amaro, ovviamente di origine biologica o equosolidale; il gusto è più incisivo e, anche se più amaro, lo dolcifico con il malto di riso.
Secondo la macrobiotica, si classifica negli alimenti eccessivamente yin, come lo zucchero, la frutta, i cereali raffinati ma, essendo anche un seme tostato, trovo che il cioccolato amaro sia un ingrediente un po' a sè ... e ogni tanto fa bene coccolarsi nell'anima :)))
Personalmente non sono una "cioccolatodipendente" ma in famiglia, i miei due ometti, sono degli "appasionados", così mi piace sperimentare golosità goderecce  con questo particolare "dono della natura" ... la ricetta che condivido con voi oggi sono degli ottimi

 MUFFINS AL "TRIPLO" CIOCCOLATO

230 gr. di malto di riso
160 gr. di farina 0
90 gr. di panna di soia bio senza zucchero
60 gr. di cioccolato fondente min. al 70%
60 gr. di burro di soia bio (altrimenti 50 gr. di olio di girasole)
30 gr. di cacao amaro in polvere
8 gr. di cremortartaro bio
Un pizzico di sale
40 gr. di cioccolato fondente min. al 70% a pezzetti (o gocce)
1 c di aceto di mele


  1. In una ciotola, sbattere il malto con il burro di soia o girasole a temperatura ad ottenere un composto cremoso.
  2. Scioglier il cioccolato a bagnomaria e aggiungerlo all'impasto, mescolandolo per bene con un cucchiaio di legno.
  3. Aggiungere la farina e il lievito setacciati, alternandoli alla panna di soia. Una volta terminati questi ingredienti, unire il pizzico di sale, l’aceto di mele e infine il cacao setacciato.
  4. Amalgamare il tutto e dividere l’impasto in 12 pirottini medi sistemati possibilmente all'interno di uno stampo per muffins, poi cospargere la superficie con i pezzetti di cioccolato.
  5. Infornare i muffins in forno già caldo a 180°  in forno statico, oppure a 165° in un forno ventilato, per 20 minuti, o finché, inserendo uno spiedino di bambù al centro del dolce, ne uscirà asciutto.
  6. Sfornare i muffins e lasciarli raffreddare prima di servirli.

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