Non vi è nulla di più fugace che il cibo ... ma nella memoria il suo ricordo rimarrà immortale ...


venerdì 8 febbraio 2013

SALUTIAMOCI .... A DISTANZA?


La Cuoca Pasticciona sarà la padrona di casa per questo mese e ospiterà l'ormai tradizionale e atteso appuntamento con

http://lericettedisalutiamoci.blogspot.it/
Protagoniste assolute delle ricette, questa saranno cipolle e affini,  ingredienti - tra l'altro - da me amati alla follia .... Scalogni, cipolle dorate rosse bianche, erba cipollina, cipollotti e porri  sono onnipresenti nei miei piatti e vengo presa da incredibile stupore quando sento le motivazioni che spingono le persone a non usarle.
A parte eventuali allergie o intolleranze, nonché seguaci della cucina ayurvedica, attorno alle cipolle si sono creati un sacco di miti da sfatare  o che possono essere raggirati con piccoli e semplici trucchi:
- Sono poco digeribili: vero, se non cucinate correttamente .... la cipolla si mangia cruda o cotta ... se cruda risciacquarla bene sotto acqua corrente o lasciarla in ammollo nel latte di soia o di cereali, poi scolarla e utilizzarla; se cotta, la cipolla per chi ha problemi di digestione, va cucinata almeno 15-20 minuti perchè diventi più leggera.
- Lasciano odore sulle mani: vero, ma possiamo usare guantini di gomma che terremo appositamente per questo utilizzo; possiamo procurarci saponi appositi (quelli naturali al caffé sono ottimi) da appendere in zona lavandino cucina oppure saponette di acciaio con cui strofinare le mani; infine possiamo tritarla o affettarla con appositi attrezzi in vendita comunemente sul mercato degli elettrodomestici :)
- Puzzano quando cuociono: dipende dal metodo di valutazione tra profumi, odori e puzze .... tra i profumi in cucina che preferisco c'è proprio quello della cipolla e dell'aglio che soffriggono ..... le puzze hanno aroma e aspetti differenti per il mio olfatto ;) ... Comunque: evitare le cotture stufate senza l'uso di coperchio, cappa con ventola e finestra socchiusa o aperta.
- Creano gonfiori di pancia: i gonfiori di pancia sono causati da molti fattori .... le cipolle poco cotte possono innescarli ma l'attenzione va rivolta, in questo caso, all'utilizzo di prodotti fermentati che aiuteranno a risolvere problemi come questi. Quando cuocete cipolle e affini, aggiungete in cottura qualche goccia di shoyu o tamari, oppure poco miso al posto del sale .... vedrete che saranno più digeribili.
- Lasciano l'alito cattivo: a prescindere che l'alito cattivo non lo lasciano solo le cipolle e affini ma anche una serie di infiniti altri fattori ... Fare una bella pulizia del cavo orale, comprendendo filo interdentale, pulizia della lingua e uso di colluttori naturali sono piccoli trucchi conosciuti .... ma bere il tè bancha a tavola, o una bella tazza subito dopo pranzo, lava la bocca da residui batterici e renderà l'alito "maneggevole" :DDD
Altrimenti ci sono anche le foglie di prezemolo o un chicco di caffé da masticare lentamente ... senza arrivare a masticare i chiodi di garofano che non sono certo il massimo del piacere, a causa dell'intensissimo e pungente gusto.
- Germogliano troppo in fretta e i germogli sono tossici: non ci sono prove scientifiche che dimostrino la tossicità dei germogli di cipolla ..... i talli di aglio si mangiano normalmente e sono gustosissimi .... i germogli di cipolla vengono consumati normalmente nelle cucine di tutto il mondo ... io li consumo da sempre e godo di ottima salute ;) ... i germogli da non consumarsi sono quelli delle patate per esempio, perchè sono solanacee ..... e poi, se germogliano significano che sono vitali e non sono state sottoposte a raggi X e Gamma che ne inibiscono la germogliazione e la muffa ..... ma per chi si occupa di cucina naturale .... questo è un altro mondo!!!

Ieri sera ho aperto la dispensa  cercando l'ispirazione e, nell'imbarazzo della scelta per l'ingrediente da usare, ho deciso di non fare torto a nessuno ...  è nato questo piatto veloce, semplice ma golosissimo ...... come sempre no ? Minima spesa e massima resa !!!!!

UDON CON CIPOLLE CARAMELLATE AL TAMARI E CIPOLLOTTI SALTATI ALLO ZENZERO 
ACCOMPAGNATI DA CREMA DI BATATA ALL'ERBA CIPOLLINA


100 gr. di udon integrali o di soba di saraceno (attenzione per gli intolleranti al glutine che la soba sia di solo grano saraceno)
5 cipollotti con il verde
1 cipolla piccola rossa
1 scalogno
1 spicchio di aglio
1 C di shoyu o tamari per gli intolleranti al glutine
1 c di malto di orzo (o sciroppo di riso per gli intolleranti al glutine)
2,5 cm. di zenzero fresco sbucciato
un pizz. di sale
un pizz. di paprica dolce o peperoncino 
un ciuffo di prezzemolo fresco
2,5 C di olio di sesamo

1 batata (la patata dolce) rossa o bianca lessata
un ciuffo di erba cipollina
un pizz. di sale rosa dell'Himalaya 
2 c di olio extravergine di oliva
1 C di aceto di mele o di riso 
  1. Mondare i cipollotti dalle radici e dalle foglie rovinate, lavarli sotto acqua corrente con cura e affettarli in diagonale separando la parte bianca da quella verde.
  2. Mondare cipolla e scalogno e affettarli sottilmente a mezzaluna.
  3. Versare un cucchiaio e mezzo di olio in un tegame, scaldarlo, poi fare rosolare cipolla, aglio e scalogno con un pizzico di sale, su fuoco medio basso, finché saranno dorati , poi unire la parte bianca dei cipollotti e lasciare rosolare per 1 minuto ancora.
  4. Versare il malto mescolando le verdure, poi sfumare con lo shoyu e saltare velocemente gli ingredienti, il tempo che si amalgamino in modo omogeneo.
  5. Levarli dal tegame e tenerli al caldo.
  6. Nel frattempo lessare  in acqua leggermente salta la pasta scelta, seguendo i tempi di cottura segnati sulla confezione (solitamente dai 7 ai 10 minuti), facendo in modo che rimanga al dente.
  7. Versare il verde dei cipollotti nell'ultimo cucchiaio  di olio caldo, unire un pizzico di  sale (proprio 3 granellini di numero), la paprica o il peperoncino e saltarlo velocemente per mezzo minuto.
  8. Condire con il succo di zenzero, ottenuto grattugiando il rizoma e spremendone la polpa ottenuta sulla pietanza, poi aggiungere la pasta scolata, il prezzemolo spezzetato a mano e il condimento precedentemente preparato con le cipolle, saltando il tutto con l'aiuto dei bastoncini di bambù e unendo un paio di cucchiai di acqua di cottura degli udon.
  9.  Servire caldi o a temperatura ambiente (nei mesi caldi) accompagnadoli da quenelles di crema di batata, ottenuta schiacciando con una forchetta la batata lessata e condendola con l'erba cipollina, l'olio, il sale e l'aceto di mele e regolandone il gusto a piacere.









































































































































































3 commenti:

  1. Gran inventiva ed ottimo piatto unico.. lo asseggerei immediatamente, perché amo gli udon e tutto ciò che é orinetale.. grazie per aver partecipato.. ;)

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  2. oh Ramona che delizioso questo piatto...ma dici che farsi la pasta di saraceno in casa è un'impresa??? :)

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  3. Ne ho sempre una scorta infinita in casa :)
    Lo' ... bisogna solo avere molta pazienza per stenderla ma si può fare !!!
    baci

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