Non vi è nulla di più fugace che il cibo ... ma nella memoria il suo ricordo rimarrà immortale ...


giovedì 24 marzo 2011

SURIBACHI & SURIKOJI




 

Nella precedente ricetta ho nominato un accessorio chiamato suribachi. Si tratta di un mortaio giapponese corredato dal surikoji che ne è il relativo pestello. E' fatto in ceramica smaltata all'esterno e, la particolarità rispetto a quelli tradizionalmente usati in Occidente, è che il suo interno è zigrinato; questa caratteristica, assieme alla sua forma, lo rende una caccavella davvero utile: gli ingredienti si macinano con più facilità.
Nasce nell'antichità del Giappone come accessorio per preparare prodotti farmaceutici e, via via, viene impiegato per la macinazione della farina prima e per un uso in cucina ampliato poi. Il surikoji, in origine, era intagliato nel legno del pepe di sichuan, così da rilasciarne l'aroma durante l'uso.

Si appoggia sul piano da lavoro, sopra un canovaccio piegato per attutire la pressione, e si schiaccia ruotando contemporaneamente la preparazione. Normalmente si usa per ottenere il gomasio (un condimento a base di semi di sesamo e sale tostati) ma è utilissimo anche per schiacciare e amalgamare cibi cotti.

Le donne giapponesi lo sistemano sopra le gambe e vicino al tan tien (4 dita circa sotto l'ombelico) che è riconosciuto nella medicina cinese come il punto centrale di conservazione e distribuzione dell'energia vitale. In questa posizione il movimento e la preparazione si "caricano" anche della nostra energia...dando un "gusto" davvero personale al risultato finale:))

2 commenti:

  1. Cara Ramy è sempre un piacere leggere i tuoi approfondimenti, anche quello sul acidulato.
    Naturalente senza tralasciare le tue deliziose ricette.
    Grazie e un grande bacio

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