Non vi è nulla di più fugace che il cibo ... ma nella memoria il suo ricordo rimarrà immortale ...


domenica 13 febbraio 2011

IL RISO ABBONDA.....NELLA BOCCA DEI SAGGI :))


" sei per otto quarantotto vai in cucina e fai il risotto.." così ripeteva una cantilena che recitavo quando ero piccola....e altro che "..abbonda sulle labbra degli stolti"....il riso è un alimento indispensabile nell'alimentazione del benessere.
E il risotto è ormai il cavallo di battaglia di Davide (mio marito): oggi si è cimentato in uno di quelli che preferiamo e vi invito a provarlo :))


RISOTTO AL KIWI


280 gr. di riso Carnaroli semintegrale
2 C di olio extravergine di oliva
1 cipolla piccola

sale q.b.

1/2 bicchiere di vino bianco

1 lt. circa di brodo vegetale caldo

2 kiwi maturi ma sodi
  1. Tritare finemente la cipolla; versare l'olio in un tegame largo e basso, unire la cipolla con un pizzico di sale e lasciarla rosolare delicatamente finché diventerà traslucida.
  2. Nel frattempo risciacquare il riso sotto acqua corrente, lasciarlo scolare e versarlo nel soffritto di cipolla; unire un pizzico di sale e tostarlo a fuoco basso per qualche minuto, mescolando spesso.
  3. Sfumare con il vino, lasciare evaporare, poi cominciare la cottura aggiungendo il brodo poco alla volta e mescolando frequentemente.
  4. Sbucciare i kiwi e tagliarli a pezzetti, unirli a fine cottura e a fuoco spento. Mantecare con 1 C di olio. L'aspetto del risotto deve risultare "all'onda" ovvero non compatto ma leggermente morbido (si asciugherà durante il tempo di riposo).
  5. Lasciare riposare 5 minuti coprendo la pentola (così facendo i chicchi termineranno di "gonfiarsi") e servire caldo decorando con qualche fettina di kiwi.

5 commenti:

  1. Interessante e da provare sicuramente.
    Il kiwi è uno di quei frutti che amo mangiare così e basta senza impiegarlo in alcuna ricetta ma son sempre in tempo a cambiare idea!

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  2. Cara Ramona! Non so che da parte iniziare! Non puoi ricordarti di me, ma ho appena frequentato il tuo corso 'Laboratorio in casa' e..beh, ci sono un paio di cose che ci terrei a scriverti via mail, in un contesto più intimo. Permettimi un GRAZIE che non mi va di esprimere con perifrasi barocche. Grazie per ciò che sei, per ciò che fai e per questo blog.
    ..parto subito con le domande: caspiterina, ma sai che io col sale devo ancora capire tante cose? Per esempio: cucino spesso riso e risotti, compreso quello al kiwi. Ma io metto il sale già sciolto nel brodo vegetale ed eventualmente aggiusto a metà-fine cottura cercando di scioglierlo in un goccino di liquido. Tu invece ne metti un pizzico a ogni passaggio. Interessantissimo. Serve per ammorbidire la cipolla inizialmente? E perché lo metti anche in tostatura del riso? Grazie ancora! Ah, avevo pestato i mochi..

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  3. ciao. prima di tutto ti ringrazio per la tua stima...è il carburante che spinge il motore ad impegnarmi sempre di più in quello che faccio...il sale:
    è una delle mie caratteristiche in cucina...ne aggiungo un pizzico su ogni ingrediente così penetra in profondità esaltandone il gusto ed attivandone al massimo l'energia....alla fine ne useremo in quantità inferiore ottenendo ugualmente un sapore gustoso....
    A proposito....hai rifatto il mochi? :DDDD

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  4. Scusa il ritardo, cara Ramona. macché, appena entrerò in possesso del prezioso riso calmochi riproverò a fare il mochi! Eh eh conflitto interiore tra curiosità e selvaticume-km zero ;-) Grazie delle dritte. da come ti ho conosciuta e dagli spetegulès su di te, altro che carburante! Direi che la tua mamma, con te, ha generato il moto perpetuo che nessun fisico è ancora riuscito a scoprire :-D :-D Hai pubblicato un sacco e mi prenderò il tempo di leggerti. Grazie della condivisione, grazie di cuore. A parole è banale, ma è l'unico mezzo che ho al momento. Ti scriverò in pvt appena riesco.

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